Capitolo 19

64 2 0
                                    

Vidi l'enorme villa abbandonata,dove ci avevano portato e mi venne la pelle d'oca
<<se non fossi con lui mo divertirei>>Alex ringhio e lo tenni fermo
<<fottiti>>dissi. Mi guardò male e Alex si mise davanti a me
<<non sperarci non la perderò mai di vista. Quindi ciò che penso di farle te lo puoi scordare>>si spostò e parlò al telefono con qualcuno. Si girò dalla mia parte
<<lo ammazzo>>non lo guardai
<<ehy>>alzai lo sguardo
<<perché non sei rimasto con Maya,tu sei il padre cazzo>>mi asciugò le lacrime
<<perché l'idea di te con lui mi ha fatto perdere ogni altro pensiero. So che è in buone mani>>sospirai
<<non voglio perderla>>mi abbracciò
<<amore hai idea di quanto protettivo sia Austin e poi è un fenomeno con i bambini. È capace di tenerla in braccio tutto il santo giorno,di farsi la doccia con lei in braccio,correre con lei,fare sport con lei.  È bravissimo>>annuì e mi blocca appena vidi mia madre uscire dalla casa
<<Alex c'è mia madre>>mi tremavano le mani. Il cuore batteva veloce e mi girava tutto.  Lui mi strinse a sé w sentendo il suo battito cardiaco riuscì a calmarmi. Ci fecero entrare
<<state qua e non vi muovete. C'è io bagno e ogni giorno vi porteremo cibo e acqua>>andò via chiuse a chiave
<<la pistole...l'ho dimenticata a
casa >>lo guardai e ne tirai fuori una dagli stivali
<<tesoro non ti facevo così furba>>sorrisi
<<è invece lo sono...ho pure lo sparay al peperoncino>>sorrise
<<dove?>>alzai le spalle
<<non importa. Ora controlliamo questo posto>>lo presi per mano e grammo entrando in una stanza con un materasso per terra con sopra  delle coperte e due cuscino
<<almeno è comodo>>vidi dei topi morti e mi venne da vomitare. Uscì ma inciampai e caddi a terra
<<aiai>>si girò e mi venne incontro
<<dannazione>>si tolse la maglietta e la usò per pulirmi la ferita in testa.Mi morsi il labbro e lui ridacchio
<<era il mio piano per stasera>>mi guardò
<<già.. sarebbe stato fantastico>>mi accarezzò la guancia
<<non staremo qua per molto e tornati a casa ti farò passare una vera notte da lupi>>mi baciò a stampo è mi aiuto ad alzarmi e girammo la stanza
<<fa caldo qua>>guardò fuori
<<è secco...dove cazzo siamo>>sbuffo
<<Messico>>ci girammo e vidi mia madre
<<che coraggio eh...rapire tua figlia>>rise
<<potevi lasciarmi tua figlia...così l'avrei venduta a qualche povero>>mi avvicinai ma fui fermata da Alex
<<te lo sei scelta bene>>lui indossò la felpa che aveva con sé
<<vattene...>>lasciò il cibo e andò via
<<scusa piccola ma sto morendo di caldo>>si tolse la felpa e lo fissai eccitata
<<tranquillo>>mi sdraiai. Si mise su di me
<<mi piace farti lo stesso effetto di qualche mese fa>>mi baciò la guancia
<<allora bellezza...mi insegni a sparare?>>annuì
<<ovviamente>>lo baciai a stampo e ci alzammo. Presi delle lattine trovate in giro e le misi in fila
<<ok,sai prendee la mira
giusto?>>annuì
<<si>>sorrisi
<<è questione di mira e mano ferma. Mai farti vedere insicuro e tremante>>annuì
<<mi fai vedere prima te?>>annuì. Lo feci facendo cadere tutte le lattine in una volta
<<caspita pupa..sei bravissima>>sorrisi
<<ora fammi vedere te>>lui ci provo varie volte ma falli
<<cazzo...sono impedito>>feci un nodo alla maglietta
<<ok piccolo mio...il tuo problema è che pensi troppo.  Immagina come se io e Maya stessimo chiuse in una stanza e tu dovessi sparare a chi impedisce di farci uscier>>lui annii e ci riprovo ma stavolta le buttò giù tutte
<<mitico>>mi baciò
<<non sei impedito>>rise. Ci sdraiammo addormentandoci

Il Mio Bodyguard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora