Quell'essere si avvicinò a me ed all'improvviso, vidi tutto nero. Come sempre.
Sentii il mio corpo alzarsi, camminare ed andare via dalla scuola. Mi feci trasportare, non potevo fare altrimenti. Ad un certo punto il mio corpo bussò ad una porta e mi risvegliai: eravamo davanti casa di Luke. Perché mi aveva portata qui? Cosa dovrei fare?
"Hey Anne! Da quanto tempo, come stai? Entra."
"Ciao Luke! Abbastanza bene, continuo ad avere attacchi, tu sai cosa intendo. Tu?"
"Ah, mi dispiace molto. Ancora i medici non sanno cosa farci?"
"Eh purtroppo no..." Lo seguii e ci sedemmo sul divano.
"Spero riescano a trovare una soluzione a tutto ciò... Comunque, perché sei venuta qui?"
"In realtà non lo so... Camminando mi son ritrovata qui e ho deciso di venire a salutarti." Ovviamente non potevo dirgli il vero motivo, ma una mezza verità sì.
"Ti mancavo?"
"Cosa? No" Mi rivolse uno sguardo provocante, di quelli che mi facevano svolazzare le farfalle nello stomaco e vibrare il basso ventre.
"Va bene, forse... Sì, molto."
"Bene, anche tu mi mancavi molto." Si buttò a capofitto sulle mie labbra, chiese l'accesso e glielo permisi senza pensarci un secondo. Era un bacio acceso, pieno di emozioni. Mi misi sopra di lui, sentendo la sua erezione premere sulla mia intimità. Capivo la sua voglia, perciò cominciai a slacciargli i jeans. Non resistendo più, si tolse anche la maglia ed io mi alzai per fargli scivolare via i pantaloni. Cominciai a spogliarmi anche io rimanendo in intimo. Lui mi guardò con aria sognante, voleva dire qualcosa ma si fermò e continuò a baciarmi. Senza più fermarsi. Si alzò, mi tenne stretta per i fianchi ed io gli strinsi le gambe attorno. Dal soggiorno mi portò in camera sua e mi adagiò sul letto mettendosi poi sopra di me. Le sue mani scivolavano sul mio corpo in cerca del reggiseno da slacciare. Incurvai la schiena permettendogli di fare ciò che stava tentando di fare prima. Me lo tolse, rimanemmo con un solo strato di stoffa a separarci. Finalmente lui si decise a togliersi i boxer e dopodiché anche le mie mutandine. Il mio basso ventre lo bramava, ogni secondo di più. Con le mie gambe lo avvicinai a me e intanto alzai anche i fianchi, per fargli capire che lo volevo più di ogni altra cosa. Entrò in me e dopo tanto non mi sentii più vuota, mi mancava questa sensazione. Mi mancava lui. Ogni volta le spinte si facevano più veloci. La sua bocca intanto baciavano ogni centimetro del mio collo, mentre le sue mani toccavano i miei seni. Ci giocavano. Finché ad un certo punto decisi di capovolgere la situazione e mettermi sopra di lui. Altre tre, o quattro spinte e arrivammo all'apice gridando l'una il nome dell'altro.
Ci staccammo e ci sdraiammo. Avevamo il fiatone. Mi è mancato così tanto.
"Mi sei mancata davvero, molto." Mi disse guardandomi negli occhi. Aveva degli occhi verdi, profondi, bellissimi, a mio avviso.
"Mi era mancato tutto questo... I tuoi occhi che mi scrutano dalla testa ai piedi, tu. Il tuo profumo di lavanda che tanto amo. Sai... non ti ho mai dimenticato." Lo guardai fisso negli occhi per poi baciarlo dolcemente.
"Io nemmeno. E mai lo farò." Mi accarezzò una guancia "Posso dirti una cosa?"
"Sì, dimmi" Continuai a guardarlo in attesa di una risposta, le farfalle ancora svolazzavano.
"Ti amo. Non ho mai smesso di farlo."
"Anche io... Ma un dubbio mi sorge spontaneo: come faccio con Jack?"
"Lascialo. Rimani con me, per favore. Ho bisogno di te"
"Gli scrivo." Presi il telefono e gli scrissi un messaggio:
- Devo parlarti. Ci vediamo al parco alle 14-
Jack lo lesse quasi subito e mi rispose con un semplice "Ok".
***
"Hey, tutto okay?" Appena mi vide, Jack si avvicinò per baciarmi ma io lo scostai.
"Sì ma devo parlarti... Di noi" dissi indicandoci.
"Dimmi..." Disse con sguardo quasi perso.
"Mi dispiace dirtelo così, ma... Amo ancora Luke. Me ne sono resa conto da poco tempo, ci ho ragionato su ed è meglio non continuare così. Scusa, non volevo illuderti." Me ne andai, lasciandolo lì, senza parole. Con uno sguardo vuoto. Senza più speranze.
Mi dispiaceva? Sì, molto. Ma non volevo continuare così, stando con lui ma pensando al mio ex.
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Dear Crush...
ParanormalQuesto libro narra di una ragazza diciottenne che è nata e vive a Dodge City in Kansas. Da piccola ha perso il padre a causa di un incidente d'auto di cui lei pensa esserne la responsabile. Da quel giorno, lei vede una demone, Regan Black, che la pe...