E ancora una volta... che cosa intende dire?
Quel "Potrai riabbracciarlo presto" cosa può voler dire? Cosa mi potrebbe fare quella donna, quell'essere?
- Signorina Anne, sua madre ha appena firmato dei documenti per farla uscire. Cosicché ora lei può vestirsi e successivamente raggiungerla in sala d'aspetto. - Disse un'infermiera che sembrava essere nel suo periodo h24.
Per vestirmi mi reco in bagno nel quale per prima cosa mi sciacquo il viso. Faccio per alzare lo sguardo sicché potessi asciugarmi il viso e quasi mi prende un attacco di cuore. Per cosa? Per quell'essere. Lì. Dietro di me, a fissarmi. Con un'espressione seria, ma anche da presa in giro.
- Che cosa vuoi ancora da me? - Le chiesi con l'espressione più seria che avessi mai fatto.
- Bah, nulla di che. Solo che tu non parli più a nessuno di me. A NESSUNO. -
- O se no? - Chiesi con tono non di sfida, di più.
- Mi stai sfidando? - domandò lei quasi ridendo.
- Beh, non lo so... Sì. -
-Bene... Ora puoi tornare pure a ciò che stavi facendo prima del mio arrivo, resterò qui ma tu fai come se non esistessi. -
- Ma in realtà tu non esisti, sei solo frutto della mia immaginazione. -
- Davvero? Allora prova a combattermi, se hai le cosiddette palle. - mi disse prima che vedessi tutto nero.
***
Mi ritrovai sul mio letto, vestita e sotto le coperte. Lei nell'angolo a fissarmi. Io con il viso coperto dalla coperta a parte gli occhi. Mi guardava con un mezzo sorrisetto che mi metteva parecchio in soggezione, ma non lo davo a vedere.
- Anne! Come ti senti? Sai, appena arrivate a casa sei crollata. -
- Mamma! Sì sì, tutto bene. Avevo sonno, tutto qui. -
- Okay, bene. Comunque ora vieni a cenare e poi a dormire presto che domani torni a scuola. -
- Davvero mi fai tornare? -
- Beh sì, prima me lo hai chiesto quasi in ginocchio... Come potrei rifiutare? E poi comunque hai già perso molte lezioni, dovrai pur recuperare in qualche modo. -
***
Come già detto, io sono Anne Broken. Ho quasi 18 anni, non sono molto alta, ho i capelli castani e gli occhi verdi smeraldo. Non ho più mio padre perché, come si sarà già capito, è morto in un incidente a causa mia. Una stupida bambina che lo fece distrarre dalla guida per un secondo. Quel secondo che per lui fu fatale. Non mi piace parlarne, anche perché più ci penso, più fa male. Ma senza più soffermarmi su questo, ho tre fratelli: James, Aaron ed Andrew. James ha 23 anni, è alto, ha gli occhi azzurri ed i capelli lunghi e neri con alcune ciocche castano scuro. Lui ha un lavoro per cui lo stimo tanto: è proprietario di un maneggio in cui spesso in estate lavoro.
Aaron è il mio gemello. È alto come me, ha gli occhi verdi chiaro ed i capelli castano chiaro. Per mia sfortuna, facciamo lo stesso indirizzo scolastico ed è in classe con me. Infine, Andrew ha 19 anni. Tanto per cambiare, è alto, abbastanza muscoloso ed ha gli occhi ed i capelli azzurri, naturalmente tinti. Anche lui fa il mio stesso indirizzo ma fortunatamente è un anno più avanti di me, però non di mentalità.
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Dear Crush...
ParanormalneQuesto libro narra di una ragazza diciottenne che è nata e vive a Dodge City in Kansas. Da piccola ha perso il padre a causa di un incidente d'auto di cui lei pensa esserne la responsabile. Da quel giorno, lei vede una demone, Regan Black, che la pe...