Human Nature- parte due-

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Come promesso eccomi qui, di mercoledì come al solito, per pubblicare la seconda parte di “natura umana”, tra l'altro mi scuso per eventuali orrori grammaticali ma sono tre giorni che ho la febbre, in più ho la testa che mi scoppia perchè sono intasatissima ma bando alla ciancie, facciamo un breve recap della storia: Amy si ritrova ad andare a prendere un the a casa di John Smith ed è decisa a far ricordare a quell'uomo la sua vera natura, non vi aspettate che la cosa sia facilissima perchè il Dottore ha molti punti bui e sicuramente non si fiderà subito al 100% della ragazza. Detto questo buona lettura.

With love, Alice <3

Human Nature-parte due-

Armata di tutto il coraggio che aveva in corpo, tre giorni dopo, Amy decise di suonare al campanello di Via Dei Ciliegi, 9. Reggeva in una mano un pacchettino contenente i biscotti preferiti del Dottore, sperando che anche il fatidico John Smith li gradisse. Non potevano essere molto diversi, cercò di auto-convincersi di quella cosa per tutti e tre i giorni che l'avevano separata da lui, ma invano.

Suonò il campanello e aspettò che la governante aprisse il portone. “Sono Greti, il sig. Smith arriverà tra 10 minuti se vuole aspettarlo in salotto non ci sono problemi, prego mi dia il cappotto” Amy porse alla donna sulla trentina il cappotto e si accomodò in salotto, quel salotto che lontanamente aveva qualcosa di somigliante con il Tardis. Notò sulla scrivania delle carte scritte da John Smith che trattavano di pianeti inesistenti per il genere umano, la sua natura di signore del tempo non l'aveva abbandonato del tutto. Mentre girovagava nel salotto sentì la porta chiudesi e corse a sedersi, avrebbe fatto la figura dell'impicciona se l'avesse trovata a frugare nelle sue cose.

“Mademoiselle Pond, che piacere averla qui per il the” disse John Smith dall'uscio della porta del salotto. Amy si alzò dal divano ed andò a stringergli la mano, poco dopo John Smith si sedette accanto a lei e non sulla poltrona di fronte. “Non mi piace essere osservato, preferisco di gran lunga sedermi vicino al mio ospite. Non sarebbe ora di smetterla con le formalità e iniziarci a dare del tu?” aggiunse il padrone di casa tutto d'un fiato.

“Perchè no? Penso che potrebbe essere un modo per conoscerci meglio” la bocca di Amy aveva parlato senza il suo permesso, si diede della stupida un paio di volte da sola per poi tapparsi la bocca con la mano. Il Dottore rise, in quel momento le sembrò di rivedere l'uomo che era nei mesi precedenti, il suo Dottore stropicciato e non John Smith.

Le ore passate a casa di John Smith facevano pensare ad Amy che nel profondo lui era lo stesso Dottore solamente con qualche sfaccettatura diversa. Il Dottore con i suoi 900 anni suonati aveva diversi “punti neri” nella sua anima che erano derivati dal fatto di aver cambiato faccia e aver dovuto dire addio a persone importanti nella sua vita troppe volte. Amy avrebbe lottato con tutte le sue forze per far riemergere l'uomo stropicciato senza dover aprire l'orologio, glielo doveva. Lui l'aveva salvata fin troppe volte e lei non aveva ancora avuto modo di ricambiare.

Erano le nove passate quando Amy lasciò la casa di John, non soddisfatta del tutto dalle risposte che aveva ricevuto dall'uomo. Non era riuscita a farsi spiegare molte cose che ormai facevano parte della vita di John ma avrebbe avuto occasione di chiederle ugualmente in un'altra occasione dato che l'uomo l'aveva invitata ad uscire nuovamente.

Nelle settimane successive il Dottore, sempre sotto le spoglie umane, si era sempre presentato al bar di Amy e aveva sempre scambiato quattro chiacchiere con la ragazza. Ogni qual volta che la ragazza era vicina a scoprire qualcosa che andava oltre il suo fare misterioso l'uomo si doveva sempre ritirare per qualche impegno. Non aveva capito ancora quale fosse il lavoro che svolgeva John, poteva tranquillamente essere un tuttologo dato che il Dottore conosceva infinite scienze che andavano al di là dello scibile umano. Glielo avrebbe chiesto la settimana successiva, poteva essere la scusa per avvicinarsi di più a lui. Amy contava i giorni che la dividevano dal rivedere il Dottore, era una sensazione strana: si stava avvicinando molto a quell'uomo così misterioso a tal punto da trovarlo quasi interessante.

Come along Pond and I'll show you the stars.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora