I can still feel your heart beat fast when you dance with me

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Dottore, veloce!” La ragazza era già corsa fuori dal Tardis per ammirare la loro prima destinazione. Il Dottore si fermò per alcuni instanti ripetendo il suo classico gesto: sistemarsi il cravattino, sebbene la sua posizione iniziale fosse già perfetta, era un gesto che era abituato a compiere da quando aveva abbandonato, con la sua precedente rigenerazione, la cravatta.

“Amy non così veloce, non ho più 500 anni” la ragazza per correre velocemente si era tolta le scarpe e dovendo salire anche le scale quelle trappole mortali l'avrebbero fatta sicuramente inciampare. Il Dottore ricordava la loro prima avventure nel 2010, “la balena strale”, era stato in quel momento che si era accorto di amare Amy. Non tanto per il suo aspetto o per il suo portamento ma perché nonostante fosse nuova del mestiere di “viaggiatrice del tempo” era riuscita a salvare l'ultima balena astrale deducendo che si era presentata nel momento del bisogno agli inglesi perchè era l'ultima della sua specie, molto anziana e molto gentile. Non aveva resistito ai richiami dei bambini che piangevano, un po' come era successo alla stessa ragazzina scozzese quando si era rivolta alle stelle per cercare qualcuno che sistemasse la sua crepa nella parete.

Amy era spontanea e genuina, un faro di luce nell'oscurità del Dottore, qualcuno di cui potersi fidare ciecamente. Amy lo faceva ridere spesso con il suo accento buffo e le imitazioni di personaggi famosi. Solo il Dottore riusciva a comprendere che la vita di Amy non era stata tutta rose e fiori.

Crescere da sola. Senza genitori ma solamene con una zia ed una crepa nella parete l'aveva portata ad essere la persona che era tutt'ora. L'animo gentile e incorrotto che salvava il Dottore dalla sua pazzia, Amy Pond era la sua favola personale, l'aveva capito sin dal primo momento che il Tardis aveva deciso di cadere sulla cabina degli attrezzi di casa sua, non era stato il caso, era un segno del destino. Un segno che non poteva non essere preso in considerazione.

Pensando inconsciamente alla sua vita passata il Dottore era arrivato vicino alla ragazza, lei aveva sempre quel fare stupito come se ogni suo passo comportasse un ulteriore stupore.

“Vogliamo entrare?” Chiese il Dottore ad Amy porgendole il suo braccio.

“Dottore è fantastico qui! Non riesco a capacitarmene, sono veramente ad un ballo veneziano, in carne ed ossa, io la ragazzina scozzese che non ha mai lasciato casa sua..”

Il Dottore sorrise, era quello l'aspetto che gli piaceva più di tutti di lei: era sempre stata la bambina di sette anni che credeva nelle favole e aspettava il ritorno dell'uomo stropicciato.

Amy si fermò ad osservare il braccio teso del dottore e infine appoggiò la sua mano sopra di esso. Era pronta per fare la sua grande entrata in scena.

“Non essere agitata stai solo per entrare a far parte di una delle più grandi storie conosciute e viaggiando con me dovrai farci l'abitudine, cara Amelia Pond” le gambe di Amy tremavano, aveva paura che smettessero addirittura di reggerla in piedi così decise di aumentare la presa, saldamente, sul braccio del Dottore.

“John Smith e lei è il mio più uno” Disse il Dottore mostrano la carta psichica.

“John Smith? Che fantasia!” Aggiunse Amy con sarcasmo.

“uso quel nome da quasi 1000 anni e non sarà, di certo, il tuo sarcasmo a farmi cambiare idea! Quel nome mi si addice, è molto reale e sembra persino che appartenga all'alta società” Amy rise fin quando le si aprì la visione di una sala enorme con lampadari da soffitto a goccia e milioni di persone danzanti sulle note di Schubert.

“Non ci posso credere è tutto come nel romanzo, anzi è addirittura meglio!”

“Vuoi prendere parte alla storia? Balla con me Amy” La ragazza face cenno di sì con la testa e in un attimo si trovò a volteggiare fra gli invitati, sorretta dal Dottore che non la lasciava neanche un secondo. Lui conosceva bene i balli di ogni epoca, non era un ballerino provetto ma di sicuro era il migliore tra i presenti in sala.

Le musiche si susseguivano una all'altra, il Dottore e Amy avevano destato l'interesse generale della sala, le persone li applaudivano. Lei era raggiante e lui si sentiva vivo come non lo era stato mai negli ultimi 300 anni.

Le ore erano trascorse tra balli e risate ma le lancette segnavano i 12 rintocchi, la gente lasciava la pista cercando di correre più velocemente possibile.

Dalle scale sopraggiunse un rumore di zoccoli. Il tanto temuto fantasma era venuto a fare la sua clamorosa entrata. I festeggiamenti, come spiegò Amy al Dottore, erano solo perchè le persone presenti alla festa credevano di essersi liberati del fantasma per sempre.

Conoscendo la leggenda Amy si fece paladina di giustizia, cercò Christine, l'amore del fantasma, tra la folla e la portò a conoscerlo di persona. Era sicura che così facendo avrebbe calmato le sue ire. Solamente l'intervento del Dottore riuscì a placare le ire del fantasma facendo si che non rapisse la sventurata Christine e salvando i presenti alla festa.

“Sei il mio supereroe personale, Dottore” aggiunse Amy quando la situazione era tornata alla normalità.

I due si stavano avviando verso il Tardis per lasciarsi alle spalle l'ennesima vittoria del Dottore: il fantasma si era rivelato essere molto più di una semplice ombra ma un uomo in carne ed ossa costretto dal destino a nascondere il suo volto sfigurato, solo l'amore vero, che andava oltre le apparenze, sarebbe riuscito a salvarlo ma questo era stato già scritto. Al fantasma era servita solo una spinta per dimostrare a tutti che non era un mostro senza cuore.

“Grazie Dottore per avermi reso partecipe di una delle notti migliori che potessi desiderare” la ragazza si avvicinò al Dottore per lasciargli sulla guancia un tenero bacio.

“La prima di una serie di nuove avventure, Amy” Il Dottore seguì la ragazza nel Tardis e chiuse le porte alle sue spalle, quella notte non avrebbe preso certamente sonno facilmente.

Il pazzo uomo dalla cabina blu si stava innamorando.

SPAZIO AUTRICE:

Salve, in modo particolare a chi sta leggendo la storia grazie, vorrei specificare che questa storia mette in evidenza non le avventure dell'undicesimo dottore e di Amy ma vuole sottolineare come sia il loro rapporto quindi la parte del racconto, che è parte poratnte della serie, verrà solo accennata nelle mie storie. Detto ciò love u all, spero di aggiornare magari anche più di una volta a settimana.

Alice <3

Come along Pond and I'll show you the stars.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora