-𝘊𝘭𝘢𝘺-

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"Sono sull'aereo :)"

"Riposati e divertiti :D"

"ti chiamo appena scendo, ok? provo a dormire"

"certo"

"Saranno 3 mesi orribili senza di te Clay"

"anche per me George"

"ti amo"

"ti amo anche io"


Forse gli faceva male rileggere le loro chat, ma era l'unico modo per allievare in un certo senso il peso sul suo cuore, con le lacrime che premevano di uscire.
Stava per chiamarlo per l'ennesima volta, ma Fundy gli prese il telefono dalle mani e lo spense.
-Dream è passato un mese dalla sua scomparsa, smettila di leggere le chat e chiamarlo, non ti risponderà neanche questa volta..-
-Lo so che non mi risponderà più!- Dream fece cadere alcune lacrime dagli occhi verde smeraldo.
Fundy gli accarezzò la spalla e lo guardò preoccupato.
-Scusa forse ho esagerato...hai già provato col numero dei genitori...?- propose il ragazzo dai capelli arancioni.
-Non—non ho il loro numero, non so neanche da dove cazzo prenderlo, non ho le chiavi di casa sua!- Dream era disperato e si teneva la testa tra le mani.
-Ora stai tranquillo dai, tornerà prima o poi...- Fundy lo abbracciò stringendolo forte...

Era quello che gli ripetevano tutti ormai.

"ritornerà presto".

"stai tranquillo".

Dream ne aveva avuto a che fare per un mese di quelle frasi inutili.

Poi due e infine tre mesi.

Le possibilità erano infinite, aveva pensato di tutto ormai.
George forse aveva perso il telefono, gliel'avevano rubato, i suoi genitori avevano deciso di non farli più frequentare...
Ma la più dolorosa, quella che si faceva strada nel suo cuore ormai da giorni e giorni...Che lui avesse trovato qualcun altro e si fosse scordato completamente di lui.
In un certo senso, si, George si era dimenticato di lui, ma come poteva saperlo.

Quella mattina per l'ultima volta era andato in quella casa, a suonare il campanello, anche se non c'era nessuno.
Gli venivano in mente le prime volte, quando lo veniva a prendere per uscire insieme a dar da mangiare alle paparelle del parco quasi affianco a casa sua.
Ripensava a quando i suoi genitori lo sgridavano da dietro la porta e loro due correvano mano nella mano il più lontano possibile.
Ai baci rubati prima di chiudere la porta, alle sorprese fatte...come quando George si era tagliato i capelli senza dirgli nulla, così Dream per vendetta aveva fatto lo stesso il giorno dopo.

Pensava di stare qualche minuto a fissare la porta, per poi tornarsene a casa.
Non si aspettava di vedere Sapnap davanti a quella porta.

Una delle poche persone che voleva più bene della sua vita, ma che odiava comunque più di tutte.

La gelosia a volte non ti fa vedere, ti acceca, ti confonde e forse doveva davvero chiedere delle spiegazioni a George, prima di sferrare un destro sul naso di Sapnap.

Per fortuna conosceva la volontà di George: non si sarebbe fermato, per nulla gli avrebbe fatto credere che quella non era la verità.
E anche se sapeva cosa era successo era stanco.
Stanco di dover aspettare.
Rassegnato che il suo destino con George era irrealizzabile.
Tanto che non sentiva nemmeno l'esigenza di lottare ancora.

Tanto che forse ricominciare d'accapo con qualcuno di nuovo non era poi una così cattiva idea...

Capitoli corti??? Io??? MAI FATTI-
mi farò perdonare, questo era solo di passaggio per spiegare un po' la situa di Dream ;)

𝖬𝗒 𝗆𝗂𝗌𝗌𝗂𝗇𝗀 𝗉𝗂𝖾𝖼𝖾 - 𝖣𝗋𝖾𝖺𝗆𝗇𝗈𝗍𝖿𝗈𝗎𝗇𝖽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora