Capitolo 5

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“Quindi, riassumiamoli tutti, abbiamo, Victor, Charlie, Luciana, Daniel, Morgan, Al, Wes, Sarah e suo fratello Wendell, e infine June” dice tutto d’un fiato e io annuisco sorridendo
“Finalmente"

“Ma finalmente cosa? Hai 500 amici ci credo che ci metto tanto a ricordarmi tutti i nomi”
“E sono solo quelli vivi” sorrido amaramente
“A parte la tua famiglia, se potessi riportare in vita una persona chi sarebbe?” rimango leggermente stupita dalla domanda, ma in fin dei conti non mi serve tanto tempo per pensarci

“Ofelia”
“Eravate molto amiche” ridacchio
“Oh si” la vedo alzare un sopracciglio alla mia risposta e poi chiudere leggermente gli occhi fino a farli diventare delle fessure, che faccia buffa “Eravamo molto più che semplici amiche”
“Stavate insieme!?”

“No…più che amiche, ma meno di fidanzate, c’era qualcosa tra noi, qualcosa che sicuramente non era da ignorare, ma quando ci siamo conosciute il mio ragazzo era morto da poco, e tutto la situazione mi aveva cambiata fino a farmi perfino dimenticare come ci si sentisse a provare qualcosa per qualcuno in quel senso, e credo che sotto questo punto di vista io sia ancora bloccata, ho avuto una sorta di relazione con un certo Jake, ma non provavo niente per lui se non semplice attrazione fisica, comunque tornando al discorso di prima, se avessi conosciuto Ofelia prima dell’inizio di tutto questo casino, sarebbe nato qualcosa tra noi, ne sono sicura” guardo il pavimento del rifugio che abbiamo trovato, è una specie di magazzino, e abbiamo deciso che appena sarebbe finita la tempesta saremmo tornate alla casa per prendere le molte più risorse con un furgone sul retro e trasferirle qui

“Questa Ofelia-” si blocca un attimo e riprende fiato, come se non le piacesse parlare della mia vecchia amica “si insomma, com’era?”
“Una brava persona sicuramente, mi pento solo di non aver avuto il coraggio e la forza di iniziare qualcosa con lei, ma in fondo, non c’è tempo per rimorsi e ripianti quando il mondo intorno a te sta cadendo a rotoli” sbuffa leggermente e la cosa mi fa alzare lo sguardo
“Ed ora?”
“Cosa ora?”
“Tra i tuoi amici, c’è qualcuno che-si insomma-”

“Che mi interessa?” annuisce “Non più, c’è qualcuno che mi è interessato, ma sempre per un fattore di attrazione fisica, non provo sentimenti di quel tipo ma tanto, forse troppo, tempo”
“Chi?”
“Prova a indovinare”
“Non saprei, dammi degli indizi, tipo uomini o donne?”
“Uno e una” sembra pensarci, senza arrivare ad una conclusione “Wes e Al” le dico
“Oh…ma Al non è presa da quella tipa strana?”
“Infatti era prima che Al si innamorasse di Isabelle” annuisce “E Wes, nel caso te lo stessi chiedendo, è stato qualcosa di molto passeggero, c’è molta intesa tra noi, questo è vero, ma credo sia solo una forte amicizia”

“Saresti pronta a innamorarti di nuovo?”
“Come mai tutte queste domande sull’amore? Cos’è sei innamorata di me Lex?” dico scherzando, la vedo agitarsi leggermente e ridacchiare nervosamente
“Macchè, ti fai troppi film ragazzina, era solo per conversare dato che il temporale non vuole calmarsi”
“Mh, come dici tu, comunque, per rispondere alla tua domanda, si, lo vorrei davvero tanto, ma trovare persone è molto difficile in questa situazione e non credo che Tinder funzioni ancora” la sento ridere ma mi sembra più una risata finta, sto per chiederle se va tutto bene ma la sua voce mi interrompe
“Hai fame? Dovremmo mangiare, siamo partite molto ore fa ormai e non abbiamo ancora mangiato niente” si alza per raggiungere lo zaino che si era portata dietro ma la blocco per il polso
“Va tutto bene?”
“Si si certo, cosa ti fa pensare il contrario?”
“Non lo so sei…strana”
“Sto bene Ali, tranquilla” mi sorride e poi si libera dalla mia presa

“Mi piace quando mi chiami per nome, e odio profondamente quando invece mi chiami ragazzina, o qualsiasi altro nomignolo che ti viene in mente, a volte mi sembri veramente un sessantenne pervertito” ridacchia “Non sto scherzando, ogni tanto te ne esci con ‘dolcezza’ o ‘tesoro’ o il peggio di tutti ‘bambolina’”
“Hai ragione a volte esagero, ma l’espressione che ti si crea in volto è fantastica quindi continuerò a farlo”
“Non puoi semplicemente chiamarmi con il mio nome?”
“Se vuoi ti chiamo con il mio nome” mi fa un occhiolino che mi destabilizza leggermente, ma solo dopo colgo il richiamo al film “A proposito, ho una pesca, la vuoi?” mi chiede alzando le sopracciglia

“Non più grazie” ridiamo entrambe, poi torna da me con dei panini e ci sediamo, entrambe con la schiena al muro, mangiando in un sacro silenzio, che però non è per niente imbarazzante, anzi è quasi, confortevole e pacifico, anche perché il tutto è accompagnato dal suono della pioggia che batte sul letto in metallo del magazzino e qualche tuono che ogni tanto spacca la quiete.

“Alicia è un bellissimo nome”
“Non così bello visto che non lo usi mai” mi sorride e poi torna a concentrarsi sul suo cibo
“Adesso che troveremo il tuo gruppo tutti ti chiameranno Alicia, non mi piace fare le cose come le fanno gli altri, quiiindi devo per forza darti un nomignolo carino”
“E mi va bene, ma dolcezza, tesoro e bambolina non sono carini, e ragazzina è davvero urtante, quindi impegnati a trovarne uno veramente carino” poggia la testa al muro e sembra pensarci
“Come ti chiamano gli altri?”
“Alicia, Ali o Licia”
“Mh” sorrido osservandola “Perché mi guardi così?”

“Non lo so, sei buffa, adoro la tua faccia concentrata, sapevi che ti si formano delle fossette sulle tempie e che le tue labbra di arricciano quando pensi tanto intensamente? E poi molto spesso inclini leggermente la testa e questa cosa la trovo molto carina” sembra sorpresa dalle mie parole e posso giurare di averla vista arrossire per un attimo “LYZ”
“Cosa?”
“Il mio nomignolo per te sarà Lyz, visto? Non ci stavo neanche pensando e ci sono arrivata prima di te, sei proprio lenta” la spintono simpaticamente e poi mi stendo posando la testa sulle sue gambe incrociate, lei inizia ad accarezzarmi i capelli

“Parlami dei tuoi amici” scuote leggermente la testa in negazione “almeno di uno di loro, quello a cui tieni di più, voglio conoscerti meglio” mi guarda fissa negli occhi mentre gira una ciocca dei miei capelli intorno al suo dito “ti prego lyzz” metto in giù il labbruccio e faccio degli occhioni dolci

“Va bene, Lindsey è la mia migliore amica, o era, non credo sia viva, ma tu ti incazzeresti se dessi per scontato che sia morta quindi usiamo il presente, ci conosciamo da sempre, è praticamente mia sorella, e non c’è molta da dire se non che mi conosce meglio di chiunque altro, perfino meglio di quanto io conosca me stessa, mi ha sempre accettata nonostante tutto, e mi ha sempre amata per come sono” mi racconta continuando a giocare con i miei capelli

“Lyz se continui così mi addormento” le dico veramente assonnata
“Dormi allora, devi riposarti, dopo guidi tu” annuisco sbadigliando
“Tu non ti riposi?”
“è meglio che una delle due resti sempre in guardia, non si sa mai”
“Almeno stenditi, riposi il corpo, se mi addormendo così le tue gambe imploreranno pietà” mi sorride e annuisce, stendendosi per terra e usando lo zaino come cuscino, faccio la stessa cosa, ma una strana attrazione mi spinge ad avvicinarmi a lei, mi a cingerle il fianco con un braccio, lei fa la stessa cosa e mi avvicina ancora di più a lei, portandomi a posare la mia testa nell’incavo del suo collo, e non so perché ma questa cosa mi fa sentire finalmente, al posto giusto.

Sbadiglio di nuovo e sento il mio corpo iniziare a rilassarsi completamente, l’ultima cosa che sento, e che mi fa sorridere ampiamente, è Elyza che con un bacio sui capelli mi sussurra

“Sogni d’oro Leashy”

Ritroviamo casa-LEXARK FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora