Capitolo 6

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Mi sveglio e dalle piccole finestre del magazzino noto che c’è il sole, il temporale si è placato e probabilmente è anche un nuovo giorno, faccio per alzarmi ma il braccio di Elyza mi blocca, alzo lo sguardo, e la trovo addormentata.

Non è la prima volta che la vedo dormire, ma è la prima volta che la vedo così tranquilla è spensierata, le sue labbra formano un piccolo sorrisino, che mi fa sorridere di rimando, alzo il braccio, e le accarezzo leggermente il viso, ha una pelle molto liscia e delicata.
Passo la mia mano anche in mezzo ai suoi capelli biondi, è una bellissima donna, l’ho sempre pensato, ma più la guardo e più questo pensiero si fa grande.

La sua mano si posa sulla mia e lei intreccia le nostre dita, riappoggio la testa sul suo petto e mi accoccolo a lei, sinceramente, non so cosa sta succedendo, tra noi, a me o anche a lei, so solo che stare così con lei mi sembra la cosa più giusta e vera che io abbia mai vissuto in tutta la mia vita. I suoi occhi si aprono e si scontrano subito con i miei, mi sorride

“Buongiorno Leashy” mi dice con la voce ancora impastata dal sonno
“Giorno Lyz” mi permette di alzarmi e si stiracchia “Meglio se una delle due rimaneva di guardia uh?” le dico prendendola in giro
“Si beh, la situazione era calma quindi mi sono permessa di riposare un po' gli occhi”
“Riposare gli occhi certo, eri letteralmente entrata in coma”
“Nahhh, ero sveglissima”
“Mh mh, vai convinta” mi spintona leggermente e poi si alza “Mi aiutiiii” le allungo la mano, che lei prende e tira per aiutarmi, ma visto che la vedo ancora leggermente assonnata ed instabile, tiro il suo braccio verso di me, perde l’equilibrio e mi cade sopra, inizialmente ridiamo come due bambine, ma quando lei alza leggermente il viso, mettendo forza sui suoi gomiti ai lati della mia testa, entrambe smettiamo di ridere, ci guardiamo negli occhi, e poi ad entrambe cade lo sguardo sulla bocca dell’altra

“Questa volta le posizioni sono corrette” dice con la sua voce ancora leggermente roca dal sonno e facendo un occhiolino, che veramente mi fa perdere il controllo, poggio una mano sulla sua guancia e mi inizio ad avvicinare a lei, che fa lo stesso, le nostre labbra stanno per toccarsi quando il portone del magazzino si apre.
Elyza si alza immediatamente e si mette davanti a me, impugnando una delle sue pistole, io sono dietro di lei, pronta all’attacco

“Posa quell’arma” ordina Elyza, io ancora non ho visto con chi la bionda davanti a me sta parlando, ma non devo aspettare molto per scoprire la sua identità
“Non voglio fare del male a nessuno davvero, c’è un grosso gruppo di zombie qui fuori, mi devo solo nascondere” sposto velocemente Elyza per confermare la mia ipotesi

“CHARLIE?”
“ALICIA?”
“Oh mio dio” sospiro prima di lasciare andare l’arma e correrle incontro, lei fa lo stesso e ci chiudiamo in un abbraccio “Stai bene? Sei sola? Hai notizie degli altri?” lei ancora stretta nel mio abbraccio mi risponde

“Sto bene, più o meno, si sono sola da qualche giorno, ed è da qualche giorno che non ho notizie di nessuno” mi stacco dall’abbraccio e la guardo meglio
“In che senso più o meno?” indica la sua gamba e noto un lungo taglio sul polpaccio “Come te lo sei procurato?”
“Lunga storia”
“Ok, prima disinfettiamo questo e poi mi racconti tutto ok?” annuisce, poi mi guardo alle mie spalle e vedo Elyza sistemare le cose che avevamo messo in giro la sera prima “Comunque, Charlie lei è Elyza e Elyza lei è Charlie”
“Ciao Charlie, sono contenta che tu stia bene, comunque, vado a preparare il furgone fuori, credo sia meglio tornare alla casa e farle un controllo completo”
“Si, hai ragione, nel frattempo dammi il kit di primo soccorso, le disinfetto e bendo la ferita mentre stiamo in viaggio” annuisce e mi passa lo zaino, mi accarezza il braccio sorridendomi e poi esce fuori, riporto la mia attenzione su Charlie che mi guarda con un sopracciglio alzato “Che vuoi? Muoviti va” le dico scherzosamente, le alza le mani e anche se zoppicando di incammina fuori, io chiudo il magazzino con un lucchetto e poi monto sul furgone.

“Siamo 8 ore distanti dalla casa di Teddy, facciamo tutto un tiro, o preferite fare una fermata a metà viaggio?”
“No Lyz, prima arriviamo meglio è, tra 4 ore ti do il cambio” annuisce e poi si mette sul posto del guidatore, i nostri sguardi si incontrano di nuovo
“Organizzate le ultime cose, Licia io ti aspetto dietro” entrambe annuiamo distrattamente a Charlie
“Sei abbastanza riposata per guidare? Vuoi che inizio io?”
“Tranquilla, va tutto bene, poi devi parlare con la ragazzina”

“Adesso è lei la ragazzina?” ridacchio
“Nah, sarai sempre tu la mia ragazzina” ritorno seria in un attimo appena sento l’aggettivo ‘mia’ “è meglio se partiamo” annuisco e mi avvicino per lasciarle un bacio sulla guancia, che dura decisamente più del previsto “se hai bisogno di qualsiasi cosa fermami ok Leashy?” annuisco di nuovo, non riesco più a parlare in sua presenza, mi allontano e chiude la portiera, inizio ad andare sul retro per entrare nel furgone, ma mi blocco un attimo

“Comunque Leashy è molto bello” le dico sorridendo
“Sono contenta che ti piaccia” poi salgo sul furgone, e partiamo.

“ALI BRUCIA”
“Non posso farci nulla, se stai ferma finiamo prima” Charlie sospira e stringe i denti, dopo poco finisco di disinfettarle la ferita e gliela bendo
“Leashy mi passi dei crackers che stanno nello zaino, sto morendo di fame” prendo lo snack e lo passo a Elyza tramite una finestrella che unisce il davanti con il retro del furgone
“Charlie hai fame?” le chiedo e lei annuisce, le passo un panino e una bottiglia d’acqua
“Come fate ad avere tutte queste cose?”
“Praticamente Teddy ci ha sequestrate entrambe dai nostri rispettivi gruppi, credendo di lasciarci in eredità il mondo, e nella casa dove stavamo abbiamo tutto quello che ci serve” le spiega Elyza “Comunque ragazze mi devo fermare un attimo che devo andare in bagno e qui c’è una stazione di servizio” annuiamo entrambe e lei fa come dice, noi ne approfittiamo e scendiamo per sgranchirci un po' le gambe, intanto fisso il corpo di Lyz allontanarci e un vuoto mi si forma nel petto appena mi rendo conto che non è più così tanto vicina a me

“è carina”
“Come?”
“Elyza, è carina dico”
“Solo? Cavolo è stupenda” dico distrattamente, ma appena mi rendo conto di quello che ho detto me ne pento immediatamente “Come persona intendo, è una fantastica persona”
“Si certo” mi guarda ridacchiando
“Leva quella faccia” mi appoggio al furgone e gioco con le mie mani

“Guarda che vi ho viste stamattina eh? Sono entrata proprio nel momento clou”
“Ma che momento clou, mi stava aiutando ad alzarmi, si è sbilanciata e mi è caduta addosso”
“Certo, e allora perché sei tutta rossa” effettivamente sentivo la mia temperatura corporea alzarsi al ricordo del momento vissuto con Elyza solo poche ore prima, ma non pensavo si notasse tanto, sospiro “scherzi a parte, dovresti lasciarti andare un po' Ali, non ti vedo sorridere da troppo tempo”
“Prima troviamo gli altri, è per questo che siamo partite, poi forse avrò il tempo di divertirmi”

“Non vorrei aprire il discorso, fa male ad entrambe, però Alicia” la guardo, e dallo sguardo che ha so già chi starà per nominare “Nick e Madison” sospira e lo faccio anche io “Scusa, non avrei dovuto”
“Continua Charlie, tranquilla, ti ho perdonata”

“Da quando non ci sono più, tu non sei la stessa, non mi fraintendere, sei sempre la ragazza, o meglio, donna fantastica che eri, pensi sempre a noi, e forse è questo il problema, pensi solo a noi, come se non volessi affrontare i tuoi traumi, dopo la loro morte, tu ti sei chiusa a riccio, non hai lasciato più spazio a nessun tipo di emozione, bella o brutta che sia, ma ora, i tuoi occhi dicono qualcosa di diverso, erano completamente vuoti l’ultima volta che ti ho vista, ed ora sono così pieni di non so cosa, forse determinazione, e anche un po' di felicità, e sono abbastanza convinta, che sia anche merito di Elyza, noi ti conosciamo, conosciamo il tuo passato, la tua storia, lei no, non mandarla via, permettile di conoscerti, ogni lato di te, se lo merita” giriamo la testa quando sentiamo dei passi, e la troviamo tutta sorridente che ci raggiunge, con qualcosa in mano

“HO TROVATO UN LETTORE CD E DEI DISCHI” sorridiamo entrambe alla tenerezza della bionda “Ehi, cosa complottavate senza di me?”
“Niente Lyz, vuoi fare il cambio?”
“Si magari, vorrei riposare un po', grazie Leash” mi lascia un lungo bacio sulla guancia e poi sale sul furgone

“Se lo merita davvero Licia, altrimenti non sarebbe qui con te” Charlie conclude il suo discorso, prima di salire e raggiungere Elyza, io invece vado avanti e continuo a guidare fino alla nostra meta, con le altre due che cantano delle vecchie canzoni.
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N.A.
fino a giovedì sto a casa è per questo che sto riuscendo a scrivere tutti questi capitoli, spero comunque di non bloccarmi troppo.

spero che la storia vi stia interessando fatemi sapere, e consigli, critiche e correzioni sono sempre ben accette.
al prossimo capitolo
-iram.

Ritroviamo casa-LEXARK FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora