6. I'm Prone To Getting Blinded When It's Bright

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Poggiò le due scatole con il pranzo sul tavolo e si sedette vicino a me.

"Per questo mi volevi accompagnare in palestra?"

Annuì girando la testa dall'altra parte.

Mi passò le bacchette e lasciai il suo telefono sul bancone, afferrando al suo posto la scatola di ramen istantaneo.

Continuammo a mangiare, cercando di evitare l'argomento delle foto sul suo telefono.

Una volta finito di mangiare, Hanemiya mi guardò in faccia e si mise a ridere.

"Qual è il problema adesso?"

Indicò un punto preciso sul mio volto continuando a ridere come un idiota.

"Sono sporco?"

"Eh sì, aspetta che ti aiuto." Mi rispose senza fermare la sua risata, mentre si avvicinava al mio viso.

Tolse la macchia dalla mia guancia con la lingua mentre io avvampavo.

"Era salsa di soia, tutto a posto."

Il suo sorriso a pochi centimetri dalle mie labbra appena schiuse.

"Sei in imbarazzo?" Soffiò sulla pelle del mio viso.

Piegò leggermente la testa verso destra, in una posizione più comoda per un bacio.

Le sue mani a pochi centimetri dal mio bacino, appoggiate al limite della sedia.

La sua bocca tentata dallo scontrarsi contro la mia.

Riuscivo a malapena a sfiorare le sue labbra, nemmeno un millimetro a separarci.

"Buongiorno."

Una ragazza entrò dall'ingresso principale.

I nostri sguardi si rivolsero immediatamente verso di lei, che ci guardava confusa.

"I-Il negozio è aperto?"

"No, mi dispiace. Riapriamo tra una ventina di minuti."

Rispose Hanemiya, ritornando professionale nel giro di qualche secondo.

"Oh, uhm...grazie."

La ragazza uscì ancora leggermente scioccata per ciò che aveva visto e il biondo tinto andò subito a girare il cartello con scritto 'chiuso'.

Tornò da me, i miei occhi che ancora emanavano speranza per quello che stava per succedere.

"Dov'è che ci siamo fermati?"

Si fiondò rapidamente su di me, sedendosi sulle mie gambe.

Le sue mani appoggiate contro il muro dietro di noi, le mie mani sul suo corpo.

Non mi interessava più di nulla, dell'essere dolce, cauto.

Avevo bisogno di sentirlo mio, di sapere che non mi avrebbe mai sostituito con nessuno, di sapere che nessuno avrebbe toccato quelle labbra se non io.

Lasciai un leggero bacio a stampo sulla sua bocca, ricevendone uno più profondo, più bisognoso.

La mia lingua sfiorò leggermente i suoi denti, cercando spazio per passare, per rendere tutto più passionale.

Mi lasciò l'accesso, permettendo di far accarezzare le nostre lingue, di lasciarci andare alla libertà di amarci.

Quando ci staccammo per mancanza di fiato, ad unire ancora le nostre labbra c'era un sottile filo di saliva.

"Lo rifacciamo, vero?".

Mi chiese con lo sguardo ancora avvolto dalla passione.

"Tutte le volte che vuoi."

'*•.¸♡ 𝑰 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝒀𝒐𝒖 𝑺𝒐 ‌☆ 𝑲𝒂𝒛𝒖𝑭𝒖𝒚𝒖 ♡¸.•*'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora