5. I'm Gonna Pack My Things

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21-12-17

La mattina dopo non mi svegliai con calma, come al solito.

Sentivo grida provenire dall'ingresso e questo non mi faceva sentire molto sicuro.

I miei occhi si spalancarono quando mi resi conto che la persona che stava gridando era la vicina di casa.

Sapevo di cosa si stava lamentando anche senza sentire ciò che stava dicendo.

Poggiai i piedi  a terra per alzarmi, anche se con difficoltà, data la situazione della sera prima.

Uscii dalla stanza, cercando di non destare sospetti a causa della mia camminata leggermente storta.

Guardai in fondo al corridoio, dove c'era l'ingresso, e vidi Hanemiya confuso che ascoltava la donna urlare.

Lui si girò verso di me, grattandosi il collo in imbarazzo.

"Mi scusi un attimo, devo parlare con il mio coinquilino."

Disse cercando di fermare la sua rabbia.

Si avvicinò a me velocemente e mi guardò perplesso.

"Mi sono svegliato perché stavano bussando alla porta e appena ho aperto, ha iniziato a gridarmi addosso. Dice che queste cose non si devono fare di notte, perché si disturba chi si ha intorno. Mi spieghi cosa è successo?"

"Uhm...vado a parlare io con la signora, tu torna in camera."

Annuì, mentre tornava nella sua stanza.

Mi avvicinai alla porta d'ingresso.

"Voi giovani siete proprio maleducati, portate a casa delle giovani di notte a divertirvi e non vi preoccupate di chi vive vicino a voi."

"Mi dispiace, signora. Non era mia intenzione alzare tanto la voce, le assicuro che la prossima volta abbasseremo il tono."

La signora mi guardò sconvolta.

Sicuramente aveva pensato che avessimo portato a casa una qualche ragazza e invece la "ragazza" ero io. 

"T-Tu..."

"Mi scusi, signora. Devo andare ad occuparmi del mio coinquilino."

Chiusi la porta e tirai un sospiro di sollievo quando la vidi allontanarsi attraverso lo spioncino.

L'avevo scampata per un pelo.

"Che cosa è successo ieri?"

Lo sentii parlare alle mie spalle.

"Niente, eri ubriaco e avevi fatto un po' di casino. Probabilmente stava dormendo e l'abbiamo svegliata."

"Uhm, ok... Mi puoi aiutare a trovare qualcosa per il mal di testa?"

Andai in cucina e dallo scaffale presi una medicina che mi avevano dato in farmacia per il mal di testa post sbornia.

Ne avevo bisogno davvero spesso, data la mia "passione" per l'acol.

Gliela passai e aprì la bustina, mettendo il contenuto in bocca.

"Dobbiamo andare a lavoro, tra poco."

"Dannazione, me n'ero dimenticato."

Mi avvicinai alla macchinetta del caffè e inserii una capsula al suo interno.

"Cammini in modo strano oggi, va tutto bene?"

Ovviamente se n'era accorto. Non potevo nascondere perfettamente la mia difficoltà nel muovermi, ma in quel momento non lo stavo nascondendo per niente.

'*•.¸♡ 𝑰 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝒀𝒐𝒖 𝑺𝒐 ‌☆ 𝑲𝒂𝒛𝒖𝑭𝒖𝒚𝒖 ♡¸.•*'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora