'*•.¸♡ 𝑰 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝒀𝒐𝒖 𝑺𝒐 ‌☆ 𝑲𝒂𝒛𝒖𝑭𝒖𝒚𝒖 ♡¸.•*'

10. I Let Seasons Change My Mind

"Chifuyu, va tutto bene?"

Capii subito che stava solo cercando di provocarmi, forse avendo sentito qualcosa di duro proprio dietro di sé.

"Assolutamente nessun problema, non preoccuparti."

Gli risposi pizzicandogli la guancia.

Mi allungai per afferrare il pacchetto di sigarette e l'accendino sul mobile, aderendo ancora di più a lui.

Lo sentivo sempre più teso tra le mie braccia mentre accendevo il filtro e glielo poggiavo tra le labbra.

"Mi sa proprio che debba chiederlo io a te questa volta, piccoletto. Stai bene?"

"P-Perchè non dovrei? Sto divinamente."

Lo spinsi leggerne verso il basso, così da poter raggiungere la sua testa senza dover allungare le braccia.

Lo distrassi per un po' mentre gli lavavo i capelli con calma.

Era come se ogni volta che faceva il bagno tutto lo stress scivolasse via con l'acqua, amavo questa sua caratteristica.

Diventava sempre più tranquillo, più rilassato.

La stessa cosa era accaduta anche quella volta, nonostante la tensione che si era creata poco prima.

Dopo un po' che massaggiavo delicatamente i capelli notai che si era addormentato con la testa penzolante in avanti.

Presi la sigaretta che si manteneva a malapena tra le sue labbra e inspirai dal filtro.

Allungai la testa all'indietro mentre le mie dita accarezzavano con lentezza il suo ginocchio piegato.

Era strano riuscire ad avere un rapporto fisico con lui che non fosse sessuale e mi piaceva.

Appoggiai una mano sul suo petto e lo spinsi leggermente all'indietro arrivando ad appoggiare la schiena contro il mio corpo.

La sua mano cadde dal suo ginocchio, dove era appoggiata fino a poco prima, sulla mia coscia stringendo un poco.

Avevamo sempre fatto il bagno insieme, ma uno di noi due stava sempre fuori.

Era la prima volta che entravamo in vasca insieme.

La sua presenza mi rilassava, talmente tanto che mi addormentai anch'io dopo aver spento la sigaretta nel posacenere sul davanzale della finestra sopra la vasca.

Avevo sempre avuto il sonno leggero da quando era morto lui, lui...

Lui era tanto importante, tanto speciale.

Non sono mai riuscito a dimenticarlo, nonostante tutti i miei tentativi.

Aveva tagliato troppo in fondo dentro il mio cuore e non aveva avuto il tempo di ricucire la ferita, così ha dovuto rimarginare da sola.

Baji.

Ma da quando era entrato lui nella mia vita, mi sentivo di nuovo amato.

Mi aiutava con piccoli gesti.

Dal caffè che mi preparava la mattina agli occhiali che mi portava in salotto quando lavoravo con il computer.

Dai fazzoletti che mi passava durante i film tristi per asciugarmi le lacrime al mio vino preferito che comprava ogni tanto solo per vedermi felice.

Kazutora.

Così simili ma così diversi tra loro, erano quei due.

Ho amato il primo come ho amato il secondo, niente di più niente di meno.