capitolo 5

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Tra giri e rigiri per il corridoio finalmente arrivai: nel giardino non c'erano più i fiori e le piante che avevo visto da piccola, c'erano tanti altri fiori bellissimi tra cui girasoli, gerani e tulipani; mentre andai a vedere le viole finalmente trovai il pesco: non era appassito per niente, i suoi petali erano ancora belli e di un rosa meraviglioso, incantata dalla sua bellezza notai le incisioni nel tronco, erano ancora fresche e sembravano appena fatte, mi sedetti nella panchina a rivivere i ricordi più belli che avevamo passato insieme quando me ne venne in mente uno: la nostra canzone che cantavamo quando eravamo piccoli:

LA CANZONE SAREBBE "A MILLION DREAMS (REPRISE)", DOVETE IMMAGGINARVI CHE SIA CANTATA DA LORO

Every night I lie in bed,

The brightest colors fill my head ,

A million dreams are keeping me awake,

I think of what the world could be,

A vision of  the one I see,

A million dreams is all it's gonna take,

L: A million dreams for the world we're gonna make.

Appena lo sentì unirsi al mio canto mi girai e lo vidi sorridermi: era diventato un ragazzo davvero bellissimo, indossava una veste di un color verde oliva e i capelli erano diventati di un colore corvino più scuro e ricci. Con il suo solito sorriso si avvicinò a me:

"A quanto pare qualcuno ha realizzato il suo sogno e comincia a mentire al Re, astuta come cosa. Non pensavo ricordassi questo posto e la nostra canzone, mi hai letteralmente stupito" mi disse con la sua solita parlantina.

" E io non credevo che qualcuno fosse davvero così crudele da attaccare una città solo per invidia e per di più allontanare una persona senza un motivo" gli risposi acida.

" Volevo solo far vedere ai Midgardiani la potenza di Asgard e mi sembra che quella persona sia stata lei ad allontanarsi senza motivo" mi rispose sempre con la sua parlantina.

" Di questo ne parleremo dopo, capisco perché poi non mi hai più cercata, volevi conquistare quella città e non mi hai detto niente perché pensavi che ti avrei ostacolato, sapevo che la nostra amicizia non ti importava e che era solo un inganno" gli risposi fredda.

Mi alzai e decisi di andarmene quando gli senti dire quella frase:" Prometto di non ingannarti fino a ritrovarmi nella tomba", avevamo un patto se ricordi bene".

" Quel patto si è rotto come la nostra amicizia e se ricordi bene, ero solo una cazzo di bambina che non sapeva quello che faceva. Per me è stato un errore accettare il tuo aiuto quel giorno e anche fidarmi di te lo è stato. Avrei preferito che Odino ti avesse fatto marcire in prigione perché se non era per la regina sarebbe stata quella la tua fine" gli dissi arrabbiata e me ne andai in sala d'allenamento lasciandolo lì da solo.

Raggiunta la sala presi il mio bastone e decisi di migliorare le tecniche; mentre combattevo mi ritornarono in mente le parole che avevo detto, forse ero stata troppo dura con lui, se non avesse detto il mio sogno alla regina forse io non sarei qui. Dopo un oretta di allenamento, feci una pausa e ripensai a lui, per la rabbia diedi almeno 5 pugni al muro e cominciò ad uscirmi sangue dalle nocche e mi scesero anche le lacrime per la tristezza: non mi ero più messa a piangere dal giorno che mia madre morì perché le avevo promesso che sarei stata forte ma in quel momento non riuscivo a contenermi. I miei singhiozzi si sentivano fino a fuori e speravo che nessuno mi sentisse quando la porta si aprì e vidi la sua figura che si precipitò subito verso di me:

"Vedo che qualcuna ha problemi a contenere la rabbia, fammi vedere un po'" disse prendendomi le mani e fece apparire delle bende che usò per fasciarmi le nocche.

"Scusami. Non pensavo sul serio quando ti ho detto quelle cose, ero presa dalla rabbia" gli dissi guardandolo negli occhi.

"Tranquilla, non sei l'unica a pensarlo, lo pensano gli amici di Thor, Odino e il resto del popolo del regno" disse guardandomi con un ghigno.

"Questo mi è nuovo. Da quando hai iniziato a fare ghigni con la faccia invece del tuo solito sorriso?" gli chiesi sorpresa.

"Sapessi cara Alexia. Ecco fatto, entro domani dovrebbero essere guarite" mi disse facendo un nodo sulle bende.

"Vuoi una mano con l'allenamento?" mi chiese una volta aiutata ad alzarmi e gli dissi di sì, volevo proprio vedere Loki combattere, volevo anche vedere se era facile da battere così cominciammo ad attaccare.

Loki non era male a combattere ma io ero molto più forte e riuscì con il bastone a spingerlo contro il muro: i nostri nasi si stavano per toccare e respiravamo la stessa aria, sentivo come un mucchio di farfalle nello stomaco e volevo tanto assaggiare le sue labbra che mi stuzzicavano in quel momento. Stavamo per baciarci quando arrivò Sif che disse che le guardie lo stavano cercando per riportarlo nella sua cella dato che il tramonto cominciava a farsi vedere così ci staccammo e ci demmo appuntamento nel giardino. Decisi di tornare in camera mia sotto lo sguardo curioso di Sif e ripensai a quello che stava per succedere: stavo per baciare Loki, il mio migliore amico nonché un pericoloso criminale ma non mi importava di quello che aveva fatto ma di una cosa ero sicura: è ritornato quel sentimento, mi sono rinnamorata di lui.

Scusate l'assenza, ecco il nuovo capitolo, cosa succederà tra i due? Loki proverà lo stesso per la sua migliore amica? Tutto nel prossimo capitolo e ricordate di votarmi:) 



Natural// Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora