Controllo

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Sento delle mani sulla mia figura toccarmi le braccia, "Gre svegliati" continua a ripetere " che ore sono?" chiedo con la vece ancora impastata da sonno "sono le 7, è tardi" dice "muoviti, alza quel culo" dice Astoria, decido quindi di alzarmi e inizio a prepararmi. Indosso la divisa trovata la sera prima sul letto, mi lavo il viso, pettino i capelli lasciandoli sciolti, metto un po' di mascara e un lucidalabbra alla vaniglia, infilo i miei soliti stivaletti neri e insieme ad Astoria ci rechiamo nella sala grande per fare colazione. Una volta arrivate troviamo già al tavolo i miei fratelli ei loro amici, camminiamo verso di loro per poi sederci io accanto a Theo e Astoria davanti a me accanto a Draco, "ei Gre, sei sempre più bella" mi dice amorevolmente Theo mentre Marc sentendo queste determinate parole gli tira un calcio dall'altra estremità del tavolo beccandosi un mio sguardo frustato, "grazie Theo" rispondo dopo che esso fa una smorfia per il piccolo dolore provocato dal calcio. Iniziamo a fare colazione fino a quando non sento lo guardo di qualcuno bruciarmi addosso, cosi alzo il mio e incontro gli occhi color ghiaccio del biondino, rimaniamo qualche secondo a guardarci e una piccola scossa mi percorre tutto il corpo, "devi dirmi qualcosa?" è la prima volta che ci parlo e ho come una sensazione strana "no..nulla" risponde lui distogliendo lo sguardo e torna a parlare con Astoria, che strano, nasconde qualcosa... 

Finiamo di fare colazione e ci rechiamo ognuno nelle proprie classi, siccome Marc, Theo e Draco sono più grandi di un anno si uniscono con quelli del sesto anno. Io Astoria, Blaise, Alex e Ander ci rechiamo invece con quelli del quinto anno. Una volta raggiunta l'aula decidiamo dove sederci, io accanto ad Astoria, Ander a una ragazza dai capelli scuri a caschetto, credo si chiami Pansy. La lezione inizia e devo ammettere che è piuttosto noiosa, così inizio a fare vari scarabocchi sul quaderno, del tipo tante persone che parlano fra di loro escludendone una, oppure disegni di uragani, di linee sottili rette, somiglianti dei tagli, insomma disegni non proprio tranquilli

A riportarmi alla realtà è Alex che si gira e mi guarda preoccupato "cosa sono?" chiede con un tono di voce basso riferendosi ai disegni "sono solo disegni non vedi?" dico mostrandoglieli meglio, "sicura che siano solo  disegni?" chiede facendo leva sul *solo, "si Alex, smettila" rispondo chiudendo velocemente il quaderno su cui avevo disegnato essi, lui mi guarda come per dire "ti prego non fare così" distolgo lo sguardo dal suo e dopo di che si gira. 

Finalmente suona la campanella dell'ultima lezione, così usciamo dall'aula e raggiungiamo la sala grande dove già si trovano gli altri. Ci avviciniamo ad essi e iniziamo a mangiare, "stasera ci sarà una festa, venite vero?" chiede a tutti Theo " ovviamente che veniamo" rispondi non essi, io sinceramente così se sono in vena perciò mi astengo dalla risposta, "tu Greta vieni?" mi chiede improvvisamente Draco, giro il mio volto e lo guardo stupita per avermelo chiesto "oh ehm non so, non mi va molto" dico sincera "eddai vieni" dice quest'ultimo, perchè ci tiene così tanto che io venga? Lo guardo negli occhi e stessa cosa fa lui "allora?" chiede nuovamente non sentendo nessuna mia risposta, mi ero incantata nei suoi? no dai non è possibile, "ok ok vengo"

Il pomeriggio passa abbastanza velocemente, abbiamo anche già cenato, ora sono in camera con Astoria, io leggo un libro mentre lei studia pozioni, "Gre, che ne dici, iniziamo a preparaci?" chiede alzandosi dalla scrivania "oh ok" rispondo chiudendo a mia volta il libro e alzandomi dal letto. Iniziamo a prepararci, lei indossa un vestitino blu con la scollatura a cuore, mascara, capelli raccolti e rossetto rosso, io invece opto per un vestitino corto rosso con la schiena scoperta, mascara, capelli lisci piastrati e sempre un rossetto rosso da abbinare al vestito . Finito di prepararci si fanno le 22:27, così ci rechiamo nella sala comune Serpeverde, entrando sentiamo subito la musica a palla, led verdi, gente che balla, cibo e tanto tanto alcol. Iniziamo a cercare i ragazzi e li troviamo al banco degli alcolici, dove sennò? Ci avviciniamo e li salutiamo " ma wow, veramente complimenti" dice Theo osservandomi da testa a piedi "amico smetti" sento una voce al mio fianco, mi aspettavo Marc o Alex, invece a pronunciare quelle parole è stato Draco, giriamo tutti lo sguardo verso di lui " non guardatemi così" dice esso sorseggiando una bevanda dal suo bicchiere " andiamo Draco, sto solo facendo un complimento a questa meraviglia " risponde guardando prima Draco poi me "ok, ma magari la metti a disagio" dice Draco guardandomi, ma che diavolo gli prende? "ok ragazzi, smettetela, siamo qui per divertirci" cerco di salvare la situazione per poi prendere un bicchiere di vodka.

Dopo po' mi siedo su uno dei divanetti, non sono ubriaca, ho promesso che non avrei perso il controllo e cosi farò, guardo tutti divertirsi, c'è chi balla, chi si bacia, chi mangia, chi beve, chi ride spensierato sotto l'effetto dell'alcol, ah quanto mi manca ridere spensierata... faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi "che stai facendo?" una voce mi li fa aprire di colpo, cazzo che infarto, alzo il viso verso la figura davanti a me e mi ritrovo il biondino "stavo cercando di rilassarmi prima che tu mi venissi a rompere" rispondo guardandolo " beh non ti stai tanto rilassando" dice quest'ultimo sedendosi accanto a me, non rispondo, meglio che mi trattenga "seriamente, perchè non ti rilassi un po'?" chiede il biondo "non voglio" rispondo senza guardarlo "non vuoi o non puoi?" chiede, ma i cazzi suoi non se li può fare? "non voglio" dico, se, io vorrei eccome.. "cosa vuoi?" domando per cambiare discorso "nulla, volevo solo parlare con te" dice "volevi parlare?" chiedo stupida dalla sua risposta " beh si" dice con il tono di voce leggermente più basso "ok allora seguimi" dico alzandomi dal divanetto in cui precedentemente ero seduta. Usciamo dalla sala comune e rimaniamo nel corridoio della scuola, "allora? Dove volevi andare?" chiede lui "ah non lo so, speravo sapessi tu qualche posto tranquillo" rispondo ovvia " forse un posto ce l'ho" dice iniziando a camminare così lo seguo. Saliamo le scale e arriviamo fino a una torre, penso sia la torre di astronomia, che bella... 

"Allora? Di cosa volevi parlare?" chiedo voltando il viso verso il suo "non so, conoscerci meglio" dice facendo un sorso dalla bottiglia di vodka presa in precedenza alla festa "oh ok, che vuoi sapere?" dico "aspetta, non così semplice, facciamoci delle domande a vicenda e se non rispondi bevi ok?" propone, per questa volta farò un'eccezione "ok" rispondo " i tuoi genitori?" chiede, ecco partiamo bene, faccio un respiro per poi parlare "beh mia madre è morta pochi mesi dopo che io nascessi" altro respiro "mio padre è sempre fuori per lavoro" a quella frase i miei occhi iniziarono a pizzicare, ma non posso, non voglio , perciò l'unica cosa che mi serve ora è avere il controllo delle mie emozioni, e così farò... "i tuoi invece?" chiedo, vedo una piccola scintilla nei suoi occhi," mia madre è sempre a casa, mentre mio padre non so dove sia e sinceramente non mi importa" almeno su una cosa siamo uguali... "tocca a me" dice "perchè non vuoi mai perdere il controllo?" chiede "semplicemente non voglio fare cazzate" rispondo sicura, lui mi guarda per poi voltare lo sguardo "e che cazzate vorrai mai fare?" chiede stranito dalla mia risposta "solo una domanda" gli ricordo "vado io" dico " perchè mi guardi sempre?" chiedo "quando?" domanda guardandomi " sempre, a pranzo, a cena, nella sala comune", per i corridoi, alla festa" noto che abbassa lo sguardo " oh non so, sei la nuova, volevo solo conoscerti" risponde, mh, non sono tanto convinta...

"tocca a me" dice, mi guarda "cosa sono quei segni?" domanda riferendosi al braccio, questo no.. tutto ma questo no... "non voglio rispondere" sputo fredda "allora bevi" ordina, ma chi si crede di essere? "no" rispondo frustata " i patti non erano questi" dice alzandosi "me ne foto dei patti" alzo anche io la mia figura, ora siamo veramente a pochi centimetri l'uno dall'altro, cazzo se è bello "non voglio giocare più " il mio tono esce arrabbiato, frustato, forse dal suo atteggiamento, forse da quel poco alcol che ho in corpo, oppure per quella domanda, quella fottuta domanda, " cosa sono segni?..."



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