Punto debole

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E' passata una settimana dall'inizio della scuola, ho imparato a conoscere i professori e i loro modi di fare, ho legato molto di più con Astoria, con Theo, con Ander, ma con Draco è un punto interrogativo, non riusciamo ad avere una conversazione normale senza che i miei fratelli si intromettano o gli obbligano a non provarci con me. E' mattina e da sola mi sto dirigendo verso la sala Grande per fare colazione, non sono attenta a dove guardo, infatti questo mi porta a sbattere contro una figura a me estranea "dovresti guardare dove vai bellezza" dice la figura, alzo lo sguardo e vedo un ragazzo che non avevo mai notato, è alto, ha i capelli neri leggermente ricci e due occhi di un verde opaco, devo ammettere che è molto bello "la stessa cosa vale per te" rispondo sicura, sento due occhi dietro di me bruciare , ma non ci faccio caso così faccio per sorpassarlo ma lui mi blocca il braccio "ma che cazzo fai lasciami" dico frustata siccome la sua presa non è tanto leggera " non mi hai detto il tuo nome bellezza" dice con un sorrisetto sul volto "prima lasciami" ordino ma lui è come se non sentisse le mie parole, anzi stringe di più " lasciami, inizi a farmi male" dico cercando di non fargli intravedere il dolore "ha detto lasciala" una voce dietro di me mi fa voltare per poi intravedere Draco guardare il ragazzo, ecco chi mi osservava, anzi chi mi controllava. Il ragazzo davanti a me mi rivolge uno sguardo, fa un sorrisetto divertito per poi lasciarmi "bellezza ci incontreremo di nuovo" esordisce esso "si contaci" risponde  ironicamente Draco al mio posto guardandolo male mentre va via.

 "Chi era?" chiedo mentre ci dirigiamo insieme verso la sala grande "uno a cui devi stare lontana" risponde serio guardando avanti "bah" dico per poi aumentare il passo andando davanti a lui "aspettami" dice con il tono di voce alzato per farsi sentire dalla lontananza, non rispondo e continuo a camminare "ho detto di aspettarmi" ribadisce, lo aspetto? no, vado avanti fino a quando non arrivo nella sala grande, entro e raggiungo gli altri. Arriva anche Draco che si siede di fianco a me, strano... iniziamo a mangiare, spero vivamente che Draco non dica niente dell'evento successo minuti, ma conoscendolo lo farà, mentre gli altri sono a parlare fra di loro avvicino di più il mio viso al suo per poi sussurragli determinate parole "Draco, non dire niente di prima ok?"

"Draco, sono seria, smettila" ribadisco "smetterla di fare cosa?" chiede come se non lo sapesse, la sua mano sale sempre di più fino ad arrivare al mio punto debole, chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo, vorrei dire qualcosa, ma non riesco, il mio blocco mentale me lo evita, quelle linee rigonfiate , che solo a sfiorarle mi vengono i brividi, quelle cicatrici che raccontano una parte di me, il mio passato, le sfide che la vita mi riservava ogni giorno, i miei " ci proverò", "non lo farò più", "smetterò" ecco, tutte cazzate, tutte bugie per farmi convincere del fatto che fossi forte, che potessi farcela, ma alla fine fallivo, in continuazione... 

Noto che al tocco di esse il suo sorrisetto sparisce, ora mi guarda preoccupato, come se avesse capito, come se sapesse, ma lui non sa niente e così deve essere... lo guardo, come per dirgli "lo so..."  

Prendo la sua mano e gli e la sposto, lui mi guarda come se desiderare dire o fare qualcosa, ma non fa nulla se non intrecciare il suo sguardo con il mio, il contatto visivo che abbiamo in questo momento è meglio di mille parole, è un gesto che mi da forza, sicurezza, controllo, protezione, aiuto.. distolgo esso quando Astoria mi chiama per andare a lezione, "s-si arrivo" rispondo per poi guardarlo un'ultima volta, rimarrei così per ore, ma non me lo posso permettere, così mi alzo e raggiungo Astoria alle porte della Sala Grande

Sono a lezione, ma la mia mente è altrove, quel momento, quel fottuto momento è impresso nella mia mente e non osa lasciarla, il suo tocco, il suo sguardo quando ha capito, quando si è reso conto della cicatrice che ha riaperto, del punto debole che ha scovato, della mia insicurezza, del mio passato...a svegliarmi dai miei pensieri è Astoria "Gre stai bene?" chiede vedendomi altrove "si sto bene" rispondo "beh se non te ne fossi accorta la lezione è finita da cinque minuti" mi informa, no che non me ne sono accorta, non so neanche che materia ci fosse stata "si si ho capito, voi andate, ora vi raggiungo" dico " come vuoi" risponde Astoria per poi uscire dall'aula insieme a Alex che tra l'altro non mi ha degnata ne di una parola ne di uno sguardo, e da lui è davvero strano...

Da sola mi dirigo verso la prossima aula, sono in ritardo, ma sinceramente adesso non mi interessa...cammino finche ad un certo punto mi sento tirare il braccio e mi ritrovo dentro uno sgabuzzino abbastanza piccolo e con poca luce, davanti a me c 'è una figura, ma non la riconosco finche essa non parla "scusa per prima" esordisce, è vero, non vedo chi mi si presenta davanti, ma quella voce la riconoscerei tra mille, "Draco non devi scusarti" rispondo, lui infondo non ha colpe, non l'ha fatto apposta, non poteva saperlo.

Noto che abbassa la testa "Draco tutto bene?" mi chiedo avvicinandomi di più alla sua figura "io l'ho fatto apposta" dice, non ci voglio credere..."in che senso?" spero che non sia come penso "volevo sapere..." risponde sincero "volevi sapere?!" dico frustata "sapere cosa esattamente?" domando cercando di calmarmi "sapere di te, del tuo passato, di quello che ti è successo..." alzando la testa "beh sappi che non saprai nulla di ciò che non ti riguarda" dico frustata, faccio per andarmene ma mi afferra il braccio facendomi avvicinare ancora di più alla sua figura, ora siamo vicini, così tanto che posso sentire il suo respiro essere più veloce e pesante, come se fosse agitato o quasi preoccupato, nessuno esordisce parola, neanche un sussulto, 

"che diavolo state facendo?" chiede esso confuso " nulla" rispondo staccandomi dal biondo "Gre che avete fatto?" chiede avvicinandosi a me "ti ho detto nulla e se anche non sono affari tuoi" rispondo sicura, mi guarda per poi afferrarmi il braccio e trascinarmi nel corridoio "Gre, che ci facevi con lui?" chiede ancora "ti ho detto nulla" rispondo esausta " ti ha fatto qualcosa?" mi guarda preoccupato "Marc ti ho detto che sto bene, veramente, stai tranquillo" lo rassicuro "ok ok, ma se continua ad avvicinarsi a te dimmelo" sospira vedendo la mia espressione di dis approvazione "è solo che non voglio che ti faccia del maschio" " continua "non voglio che ti faccia soffrire..." c he ingenua ...

Dopo aver rassicurato Marc tornano nel mio dormitorio, io l'ultima lezione, ma ormai è troppo tardi, mancano solo 10 minuti bene ora, perciò tanto vale portarmi avanti con lo studio.

Mi sono dedicato allo studio tutto il pomeriggio, non ho pranzato siccome è da dopo l'incontro con Draco che ho lo stomaco chiuso, ma una mano che sbatte sulla porta mi fa alzare dal letto.

"ciao, saresti?" domanda al ragazzo che mi si presenta di fronte, se non erro mi sembra il ragazzo con cui stamani mi scontrai, mi continua a guardare senza dire nulla "ehm, di cosa hai bisogno?" chiedo non vedendo nessun gesto da parte sua "oh si, devi perdonarmi bellezza, m ero incantato" risponde sicuro di se e con un ghigno sul volto, le mie labbra rilasciano una leggera risatina divertita dal suo essere "non mi hai ancora detto chi sei" e perchè sei qui" gli ricordo guardandolo "hai ragione bellezza, piacere, io sono Tom Riddle." si presenta sorridendo" e volevo tanto conoscerti..."

il mio punto fissoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora