Il bosco

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Thomas decise che aveva bisogno di staccare da quel posto, da quella roccia, da quella realtà. Si diresse a nord, verso le colline oltre il porto sicuro, portò con se un coltello, una pistola carica, una mappa e qualche scorta di cibo e acqua. Non sapeva quale fosse la meta, o se ce ne fosse realmente una. Sapeva solo che aveva bisogno di distrarsi.

Arrivo in un fitto boschetto a nord del porto sicuro, i raggi tagliavano i rami degli alberi e illuminavano la boscaglia, se si stava in silenzio, si potevano sentire gli animali che vi regnavano. Thomas non fiatò per molto tempo, non ne aveva bisogno, d'altronde era solo con se stesso. Si lasciò trasportare dalla natura e dalla curiosità che lo inondò. Più andava avanti, più il suono dello scorrere di un fiumiciattolo si faceva vivido. Così, dopo pochi metri, si ritrovò nella riva di questo piccolo fiume, lo si poteva attraversare a piedi volendo. Riempì la sua borraccia, mezza vuota ormai e si rilassò un po' sulla sponda.
Passarono all'incirca 20 minuti, un frastuono dritto davanti a lui, ruppe la quiete del bosco. Thomas balzò in aria dallo spavento. Raccolse le sue cose e si catapultò verso il rumore. Era come se ci fosse qualcuno oltre quel fiume, un animale? Una persona? Uno spaccato forse? Thomas ne aveva passate fin troppe per avere paura. Così cominciò a seguire il rumore, finché non lo sentì più. Di nuovo silenzio. Era come se ciò che aveva provocato quel frastuono, si fosse accorto di Thomas.
"C'è.. c'è qualcuno?" Disse Thomas con una voce non troppo alta aveva timore che potesse saltare da dietro la boscaglia uno o più spaccati. Se fosse stato un animale sarebbe presto scappato, se fosse stata una persona sana forse avrebbe risposto, ma se fosse stato uno spaccato, lo avrebbe attaccato di li a poco. Agli spaccati non piace essere disturbati e Thomas lo aveva ben imparato, ma non si tirò indietro finché non riuscì a capire l'origine del rumore.
Improvvisamente il rumore riprese, più lieve, come se colui o colei che lo stava producendo, si stesse spostando lentamente cercando di non farsi vedere. Thomas notò il dorso di una persona, accovacciata dietro ai cespugli, intenta a scappare. Era piccola come figura, sembrava essere un bambino. Sui 12/14 anni. Thomas capì che non era uno spaccato, allora preso dal momento gridò. "HEY! HEY! Fermati!! Ti prego! Non sono uno spaccato,ti prego fermati!" Il piccolo bambino si fermò di colpo. Dopo pochi secondi si voltò lentamente verso Thomas, era un bambino, dai capelli rossi, tutti spettinati,e gli occhi scuri. Aveva i vestiti strappati e uno zainetto marrone. La pelle era chiara e piena di lentiggini che a malapena si intravedevano per via della terra che aveva sporcato il suo volto pallido. "Ciao, scusami non volevo gridare o spaventarti." Disse Thomas con un tono di voce pacato. Per circa un minuti non ottenne risposta dal piccolo bambino. Si limitava a scrutare Thomas, da tutte le angolazioni che i suoi grandi occhi scuri potevano raggiungere. Infine si alzò, e sorrise. Un sorriso grandissimo. Thomas non n vedeva uno da molto. Era come se vedere Thomas, e non uno spaccato, avesse rallegrato la giornata a quel ragazzetto. Sposto i cespugli e le erbacce e si fece vedere per intero. Sarà stato alto 1,45/1,50m era magro, tutto sporco di terra, e aveva un coltellino svizzero nella tasca laterale del pantaloncino beige. Una magliettina bordeaux e degli stivaletti alti poco sopra la caviglia.
"Ciao a te forestiero! Piacere, il mio nome è Charlie. No, non sono infetto, almeno credo.." disse il bambino.
"Charlie? Che bel nome. Che ci fai qui tutto da solo?" Rispose Thomas. "Sono a caccia. Vedi questo coltellino? È la mia benedizione! Mi permette di fare tutto quello che voglio!" Disse Charlie estraendo il coltellino e mostrando tutte le sue funzioni a Thomas. "Wow, è molto bello si" disse Thomas, era proprio un bel affare quel coltellino.
"Hai un gruppo? Una famiglia? Degli amici nei dintorni?" Chiede Thomas mentre Charlie era intento a riporre nella tasca il coltellino.
"Si, ho trovato un gruppo di persone più a est, brava gente. Ognuno ha un ruolo, io sono il cacciatore. Sono piccolo, veloce e astuto. Un gioco da ragazzi procurarsi qualche coniglietto qua e la "
Thomas restò stupito dal modo di parlare di Charlie, era sicuro avesse sui 12/13 anni, eppure parlava già come un 18 enne.
"Quanti anni hai?" Gli chiede Thomas.
"12" disse Charlie.
Thomas restò di stucco.
"Complimenti, sembri davvero in gamba." Disse Thomas.
"Grazie amico" rispose Charlie.

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