La notte

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Arrivò la notte. Thomas lasciò Newt da solo a riposarsi, sperando che il mattino seguente sarebbe stato meglio.
Si distese sul suo letto, in una capanna più in la. Era in stanza con Minho, Jorge, Brenda e Charlie. Mentre loro dormivano, Thomas pensava e ripensava alle parole di Newt. E se anche lui lo amasse? Se in realtà lo aveva sempre amato ma non si ricordava cosa significasse amare una persona? Il bene che voleva a Newt andava sopra ogni cosa. Era qualcosa di indescrivibile. Che fosse amore?
Thomas non lo sapeva. Doveva pensarci bene.
Charlie notò che Thomas era sveglio e che stesse pensando a qualcosa di davvero importante. Era immobile e fissava il soffitto. A malapena sbatteva le palpebre.
Si girò verso di lui e gli chiese "cos'hai Thomas? È per Newt? Vedrai si riprenderà, ha bisogno di tempo. Non lo conosco come lo conosci tu, ma sembra forte." Thomas si stacco dai suoi pensieri e rispose "Scusa Charlie, è solo che vederlo così mi strazia. È forse si, ma non immortale. L'ho già perso una volta, se dovessi perderlo di nuovo, non reggerei"
Quelle parole, uscite dalla sua bocca, scaturirono qualcosa in Thomas. Forse era proprio questa la risposta. Il fatto che lui sapesse che senza Newt non poteva andare avanti. Il pensiero che potesse perderlo di nuovo lo faceva impazzire. Forse era la risposta ai suoi pensieri. Forse l'amore che Newt aveva confessato di provare per Thomas, era ricambiato, e l'aveva capito solo quando era sul punto di perderlo, di nuovo.
"Dagli tempo, si riprenderà " disse Charlie, per poi girarsi per addormentarsi.
"Tutto quello che gli serve" rispose infine Thomas. Era come se le risposte in quella conversazione uscissero senza che ci pensasse. Come se fosse un'altra parte di lui a rispondere. Forse era la parte di lui che amava Newt. Doveva parlarne con lui. Doveva capirlo.

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