2

1.5K 63 125
                                    


dopo un giorno libero sono arrivate le prime assegnazioni.

io, oltre a dover preparare una comparata per il banco devo anche studiare altri tre pezzi.

adesso sono in sala solo con raimondo e umberto a preparare la coreografia più importante di questa settimana: get over it.

è molto movimentata ma riesco ad  impararla abbastanza in fretta.  

la provo una, due, tre, quattro volte attuando le correzioni date dal maestro todaro e anche se lui dice che è fiero del lavoro che sto facendo io continuo ad essere titubante; non mi sento pronto e tra le tante cose non posso neanche richiedere più ore per esercitarmi in sala essendo minorenne. non vedo l'ora che arrivi gennaio.

arrivarci a gennaio

dopo due orette saluto il mio maestro e mi avvio verso la casetta .

<<mattia! mattia! MATTIA!>> 

sento qualcuno chiamarmi e quando mi giro trovo christian rincorrermi con il borsone su una spalla e la borraccia semivuota nell'altra mano.

<< sei sordo per caso?>> mi chiede dopo avermi raggiunto mentre riprende fiato.

<<scusa è che in questi giorni ho un'ansia assurda>>

<<è per caso per la sfida sul banco?>> annuisco.

lui mi circonda le spalle con un braccio.

<<per quello devi stare tranquillo. ho visto nunzio provare e  diciamo che va tutto a scatti. oddio, è bravo eh, però todaro gli sclera addosso perchè fa sempre gli stessi errori.>>

sul mio volto compare un sorrisino.

<< e invece come va a te?>> gli chiedo dopo qualche secondo.

<< devo portare "tu mi hai capito" e andreas è molto esigente. si aspetta molto da me e io non voglio deluderlo. per il resto va tutto bene dai.>> dice guardando il cielo.

è davvero un bel ragazzo, penso che potrebbe fare il modello senza troppi problemi. 

tra una chiacchera e l'altra arriviamo in casetta; lui va nel bagno di camera nostra a farsi una doccia, io invece rimango in cucina a farmi un tè.

<<fanne due già che ci sei matti, sto morendo di freddo>> 

<<va bene  principessa carola, al suo servizio>> rispondo con tono regale.

rovescio l'acqua in due tazze e ci sediamo sul divano davanti alla tv.

io e lei parliamo letteralmente di tutto; la considero una delle persone più vere e pure qui dentro, per questo mi trovo così bene con lei.

<< comunque hai visto quant'è carino luigi? è strasimpatico aaaa>> dice mentre ci copre con un plaid.

ridacchio mentre continua a parlarmi di lui. 

<< ma non è che potrebbe piacerti?>> le chiedo scherzando.

lei non ride più.

torno serio e 

<< NO DAVVERO? QUANDO PENSAVI DI DIRMELO AMO?>>

<<SHH NON E' ANCORA CERTO >> dice lei facendomi abbassare la voce

<< io non sono una che si fidanza così facilmente, diciamo che m'intriga>>  continua a spiegarmi.

<< chi è che t'intriga?>> saltiamo sul divano quando sentiamo christian uscire dal bagno, ed è inaspettato: ha una maglia larga bianca e dei pantaloni della tuta neri. i suoi capelli ancona bagnati lasciano delle macchiette d'acqua all' altezza delle spalle e del petto.

mi ci vuole qualche secondo per riprendermi.

<< nessuno chri, assolutamente nessuno>> interviene carola.

<< sicura sicura?>> chiede con un ghigno sulla faccia

<< sicurissima>> risponde seria.

<<oh bene, benissimo>> dice per poi uscire di scena.

<< sei sicuro che io sia l'unica che potrebbe avere un interesse?>>  mi chiede con un sorrisino malefico.

arrossisco.

<<si carola, sai che mi piacciono le ragazze ahah>> rispondo in tutta fretta.

che poi non è neanche una bugia: mi sono sempre piaciute, ho sempre avuto solo fidanzate e continuerà così; dico solo che è un bel ragazzo, lo direbbero tutti davanti a lui insomma.

<< mh, farò finta di crederti>> e detto questo si alza lasciandomi da solo, con una tazza di tè bollente in mano e una faccia abbastanza confusa.

risulta che mi piaccia christian?

scaccio il pensiero dalla mia mente e vado in camera a cambiarmi.

una volta comodo, sposto i letti, accendo il computer e ricomincio a provare.

tengo davvero tanto a questo posto e perderlo mi farebbe male.

<< sono sempre più sicuro che tu riuscirai ad ottenere quel banco>>

<< devi smetterla di farmi prendere un infarto dopo l'altro chri, davvero>> gli dico.

è appoggiato sullo stipite della porta con le braccia conserte e il suo classico sorrisino.

<< non posso farci nulla, mi diverto>>

 non smette di ridere quindi prendo un cuscino e glielo lancio in faccia.

<<EHI NON VALE STRONZO VIENI QUA>>  urla iniziando a rincorrermi.

iniziamo a giocare, ma dopo poco veniamo chiamati per andare a mangiare.

_________-________-________-_______-_______-_______-________-______-________-_____

spazio autrice

allora, innanzitutto ciao.

volevo dirvi solo che, se dovessi farcela, in questi giorni dovrei mettermi a passo con il programma e quindi probabilmente vi ritroverete dei capitoletti più corti, ma poi ricomincerò a farli "fatti bene".

cosa  ne pensate? vi sta piacendo?

alla prossima

- giu

speciale// christian  e mattia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora