Chapter 2: ◄│

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"Una volta dentro, voglio che lo rispettiate come rispettate me. Sono sicuro che i suoi uomini faranno lo stesso quindi non voglio che diate l'impressione di essere persone che non sanno seguire gli ordini e rispettare chi li protegge. Avete capito?" disse Jungkook, guardando gli uomini davanti a lui.

Jimin si grattò il retro della nuca, Yugyeom distolse lo sguardo e Seokjin mise il broncio. "Con rispettatelo intende fare qualsiasi cosa ci dica oppure non minacciarlo  con un coltello?" chiese Seokjin. "Che tipo di rispetto dovremo mostragli?"

"Sei veramente stupido se pensi di essere in grado di stare in piedi davanti a lui con un coltello in mano." parlò Yugyeom, ricevendo una gomitata da Jimin. "E questo per cos'era? Sto solo dicendo che è veramente spaventoso. Sto solamente esponendo la verità."

Jungkook alzò gli occhi al cielo. "Andiamo." disse afferrando le sue valigie, guidandoli all'interno della casa. Questa volta suonò il campanello, al posto che usare uno dei suoi trucchetti, aspettando però per troppo tempo sull'uscio. Riconobbe l'uomo che li accolse come il braccio destro di Taehyung.

Se un cipiglio e una pistola possono essere chiamati accoglienza.

Jungkook lo spinse di lato, con i suoi uomini vicino. C'erano almeno altri dieci uomini che li sorvegliavano, tutti impugnando le loro pistole, minacciandoli. Jungkook voleva alzare gli occhi al cielo di nuovo.

"Non riesco ancora a credere che il Signor Kim abbia permesso a questa feccia di—" Jungkook si fermò, girandosi verso l'uomo che aveva appena parlato. Posò i suoi bagagli a terra, avvicinandosi.

"Parlami ancora come se non fossi superiore a te ancora una volta e ti mostrerò cosa succede a chi non rispetta la mia autorità." minacciò Jungkook, con voce bassa e ammonitrice.

Diversamente da come si sarebbe aspettato l'uomo sghignazzò. "Non ho paura di te." Jungkook fece un sorrisetto.

In un nanosecondo quello stesso uomo si ritrovò contro il muro, con un coltello alla gola. "Dillo di nuovo." sfidò Jungkook, sorridendo. "Ripetilo e darò al resto di questi uomini un motivo per avere paura. Come farai tu, mentre morirai dissanguato."

Tutto quello che ricevette fu solo silenzio. Silenzio e sguardi storti.

"Hai il coraggio di rispondermi come prima?" niente. "Ottimo." si ritirò, rimettendo a posto il coltello, sistemandosi le maniche della camicia. I suoi occhi si girarono a guardare la folla che si era venuta a creare. "Nessun altro?"

I suoi occhi caddero sulla figura dietro di loro, Taehyung era appoggiato allo stipite della porta a braccia conserte, vestito elegantemente come al solito, i capelli argentati che brillavano sotto la luce. La sua espressione era illeggibile; non sembrava arrabbiato, però.

"Ti direi di insegnare ai tuoi uomini un po' di rispetto se ne sapessi qualcosa." Taehyung alzò un sopracciglio quando Jungkook afferrò i suoi bagagli, avvicinandosi a lui. "Mostra ai tuoi ospiti le loro stanze, ti va?" chiese canzonando.

Taehyung lo guardò a lungo prima di raddrizzarsi. "Min, fai vedere loro le stanze." guardò nuovamente Jungkook una volta che Yoongi ebbe annuito. "Ti porterò alla tua, non voglio vederti gironzolare incustodito per casa mia."

"Oh ci farai l'abitudine." disse Jungkook casualmente. Taehyung alzò gli occhi al cielo, seguendolo a debita distanza. Soprattutto perché era molto esilarante vedere Jungkook camminare come se sapesse dove andare.

Diventò ancora più esilarante quando girò a sinistra del corridoio mentre la sua stanza era a destra. Taehyung scosse la testa, camminando per la giusta strada, mani in tasca. "Stai andando nella direzione sbagliata." disse.

Red looks good on you » || Taekook || traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora