Capitolo-4~ɪᴏ ᴛɪ ᴄᴏɴsᴄᴏ?

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Rimasi un po' a fissare quella casa era bellissima dall'esterno si poteva intravedere una piscina e di lato il giardino.

Solo una volta sono entrato all'interno di quella casa quando abbiamo trovato il cadavere del padre di quel ragazzino.

A pensarci mi risale in mente la scena...

Inizio Flashback
[M.S=mamma Strecatto]

«M.S: m-mio m-marito n-non può essere»
«?:Signora si calmi venga con me»

Il mio capo portò la signora de Lucis fuori dalla casa.

Lui ci sa fare con le persone le tranquillizza non fa pregiudizi e le mette a proprio agio anche in situazioni spregevoli, si chiama Lyon ed è stato proprio lui che mi permesso di lavorare qui se andavo in un altra centrale non mi avrebbero mai assunto per come sono, di solito nessuno poliziotto può avere dei tatuaggi o piercing ma grazie a lui noi possiamo essere così come siamo anche a lavoro.

Nel mentre era tornato un ragazzo aveva forse qualche anno in meno a me se ne stava occupando un altro poliziotto, Alex lui è un mio grande amico ma quando si tratta di persone da tranquillizzare chiamate tutti tranne lui, ma sa fare altro ad esempio è molto bravo con le armi e a minacciare.

Il ragazzo con cui stava parlando sembrava non lo stesse ascoltando era incantato a guardare le persone che prendevano il corpo di un suo parente credo non so neanche chi sia quale ragazzino.

Lo vidi che disse qualcosa ad Alex e sali per le case che si trovavano in quella villa.

Ero molto curioso di capire chi fosse quello strano ragazzo chiesi a lui.

«C:allora, Alex, chi è quel ragazzo che sembrava che stesse vedendo una visione aliena?»

«A: VUOI SAPERE SUL SERIO CHI È? Un pezzo di merda, ecco chi è»

«C: lo odi proprio, mi sa che ti ha risposto male prima che salisse per le scale»

«A:MALE? peggio, gli stavo spiegando molto tranquillamente che andava tutto bene ed la persona che ha ucciso quel corpo che stava per terra era già stata arrestata, gli ho chiesto chi era e gli ho detto che non poteva stare qui perché era la scena del crimine "lui: lo so che non posso stare su una scena del crimine non me lo devi mica spiegare e sono il figlio del corpo li per terra testa di cazzo"
ed è corso per le scale credo in camera sua»

Nel frattempo che mi diceva ciò che aveva detto il figlio di De Lucis Alex ha imitato la voce del ragazzino cercando di farlo sembrare un oca più possibile.

«C:Io l'ho sempre detto che non ci sai fare che le persone, ti sembra il modo di dire a un ragazzino che ha appena visto  il corpo di suo padre li per terra morto tu glielo dici così letteralmente "guarda il corpo li per terra è morto e spero non sia di tuo padre e non puoi stare qui perché è la scena del crimine" »

«A: forse sono stato un po' brutale, ma non sapevo fosse così fragile»

«C:io posso capirlo tu no quindi è ovvio che se qualcuno perdere una persona importante per lei è fragile a primo impatto, Coglione»

Mi sentii dare un piccolo schiaffo dietro al collo.

«L:niente parolacce a lavoro,deficienti dov'è il figlio della signora?»

«C:è salito in camera sua perché Alex lo ha fatto scappare»

«A: NON È VERO»

«L:lo vado a chiamare sua madre vuole vederlo»

Vidi il mio capo salire e la stanza dov'era andato il ragazzo era la prima a destra infatti io e Alex guardiamo tutto dal basso.

Vediamo che Lyon bussa alla porta e nessuno gli apre una seconda,una terza e una quarta volta ma dopo quella  sentimmo un urlo era straziante acuto disperato, mi fece rabbrividire non avevo mai sentito nessuno urlare dalla disperazione.

Dopo c'è ne siamo andati da lì ricordavo quel urlo quasi ogni sera ma dopo due anni per fortuna smise di tormentarmi.

Fine flashback

Appena finito di ricordare questo spregevole ricordo mi incamminai verso la centrale, non mi ero allontanato molto dalla villa dei de Lucis sentii le urla di disperazione di quel ragazzino e corsi indietro.

















Spazio Autore
Spero che il quarto capitolo vi piaccia,
se si potete mettere una stellina e commentare grazie per me sarebbe importante :D e vi grazie tanto per tutti i commenti e le stelline che avete lasciato.
Se trovate errori colpa del correttore automatico.
Alla prossima.

Pᴇʀ Uɴᴀ Vᴏʟᴛᴀ, Aᴍᴀᴍɪ- ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒDove le storie prendono vita. Scoprilo ora