Una chioma fulva e una corvina si intravedevano tra il fogliame della foresta. Una davanti all'altra, si squadravano, girando in tondo su quel mastodontico ramo che avevano scelto come luogo dove combattere l'agòn.

Tutt'intorno, i guerrieri superstiti, ormai di egual numero dalla parte dei Gheneiou e da quella dei Gheisas, osservavano le due nemiche pronte a scagliarsi contro l'avversaria da un momento all'altro. Kairos e Morag sedevano fianco a fianco, la bocca chiusa e gli occhi fissi e trepidanti sulla scena sottostante.

Il più giovane dei due si mordicchiava un labbro per l'ansia e, senza guardare nemmeno di sfuggita l'amico, sapeva che era nella sua stessa situazione: quella di chi, per la prima volta, si era trovato faccia a faccia con la morte.

Era ormai trascorso del tempo da quando l'araldo era giunto sugli alti rami dove si erano nascosti e dove i Gheisas li avevano stanati e circondati, per avvertirli della scelta di sua sorella. Ma il brivido provato dopo essersi trovato schiacciato da un altro uomo e con un coltello puntato alla gola era rimasto impresso sulla sua pelle. Avrebbe dovuto passare altro tempo - non avrebbe saputo dire quanto - prima di lasciarselo alle spalle.

"Se fosse arrivato solo pochi istanti dopo..." Il nemico aveva ormai affondato l'arma nella sua carne, quando il messaggero, appena sopraggiunto, aveva chiamato a gran voce l'attenzione di ogni combattente, Gheisas o Gheneiou.

"Per ordine della Geisha e dell'anaxa di Tou Gheneiou, deponete immediatamente le vostre armi".

L'avversario, che probabilmente combatteva solo spinto dalla volontà di obbedire al proprio capo o, come Kairos, da quella di non morire, si era subito staccato dal suo corpo.

E così ora si trovava lì, insieme ad altre centinaia di uomini e donne, tra Gheneiou e Gheisas, a osservare sua sorella che stava dando la vita per il bene del proprio popolo. Bastava solo che morisse la Geisha, non per forza che riuscisse a prevalere, e Tou Gheneiou sarebbe stato salvo. Una volta morta lei, il suo popolo non avrebbe voluto proseguire nell'attacco. Li aveva visti combattere: nessun ardore, se non minimo, li aveva caratterizzati, passione che invece aveva impregnato lui nel corpo e nella mente, non appena quelli avevano teso loro l'assalto.

Più ci rifletteva sopra, più si convinceva che prestissimo avrebbe riabbracciato Raya, sua madre, i suoi fratelli...

La battaglia ancora non iniziava. Cosa aspettavano? Avevano smesso di muoversi come due belve prima dell'attacco e si erano avvicinate, come per dirsi qualcosa. Ma cosa? Le labbra della Geisha si muovevano, mentre teneva la testa abbassata, e Genew la guardava negli occhi, annuendo lentamente.

Genew. No, impossibile: quella non era la stessa Genew che gli avevano detto fosse sua sorella! Quella non era la stessa Genew che aveva sempre osservato chiunque con sufficienza, che aveva contribuito a rendere tremenda la vita di sua madre, che aveva colpito Raya solo la settimana precedente, che aveva tentato di uccidere Em. O forse quella era la vera Genew, mentre, per tutta la sua vita, aveva conosciuto solo un'ombra degli Anziani?

Era talmente assurdo che non riusciva a immaginarlo. Nella sua testa rimaneva così, sempre lontana, sempre fredda, sempre immersa nel suo ruolo di capo, in modo così radicato che nulla, se non un intervento sovrumano, avrebbe potuto smuoverla. Allora davanti ai suoi occhi doveva essere avvenuto davvero un miracolo degno delle storie che si raccontano durante le feste.

O forse era stato solo un cambiamento temporaneo e, una volta terminata la guerra, sarebbe tornata come prima. Era probabile, ma intanto, se non altro, aveva salvato lui e il resto del suo popolo. Si poteva accontentare.

Ma una parte di lui desiderava di più.

"Sorella, sei cambiata davvero? La guerra ti ha spinta a guardare dentro di te e hai compreso i tuoi errori, almeno qualcuno? Io lo vorrei, non soltanto perché desidero essere comandato, un domani, da un capo saggio, ma anche perché voglio conoscere quella sorella che da tutta la vita mi è stata estranea. Ma devi essere tu a darmene la possibilità".

Il mare dell'eternità || L'arrivo dei neoteroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora