17. Attacco

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Sakura: ...alla fine Ino gli ha dato della zitella acida e Naruto lo ha dovuto trascinare via per non farlo sfuriate.

Itachi: È un ragazzo molto complicato vedo, chissà cosa lo ha reso così.

Sakura: Non ne ho idea, la sua vita è top secret e forse l'unico che ne sa qualcosa è Naruto.

Itachi sospira guardando la vetrina di un negozio sportivo all'interno del centro commerciale. Comprende che non potrà scoprire nulla se non lo deciderà Gaara stesso, Naruto è un ragazzo troppo leale, non parlerà mai, e le sue conoscenze non hanno trovato la benché minima strana informazione sulla famiglia Sabaku, solo che Rasa, il capofamiglia, è in carcere. Si dice sia per frode fiscale ma non è una notizia certa.

Sakura: Ti sto annoiando?

Itachi: No, scusami, sono solo distratto. Negli ultimi tempi me ne sono successe di tutti i colori.

Sakura: Se hai bisogno di sfogarti io ti ascolto, non farti problemi.

Itachi: Grazie, sei molto carina, ma non ho voglia di parlarne.

Sakura: Ok. Ci prendiamo un gelato?

Itachi: Volentieri. Saliamo al terzo piano, li lo fanno buonissimo.

La ragazza lo segue camminando al suo fianco notando quanto lui appaia stanco se lo si guarda con più attenzione. Non mostra nulla, anzi, avrebbe potuto usare il suo giorno libero per riposarsi ed invece ha accettato di uscire con lei immediatamente appena glielo ha chiesto. L'avrà fatto per cortesia o cercare di distrarsi dalla donna per cui sta soffrendo?
Qualunque sia il motivo le ha comunque dato un'occasione e non vuole sprecarla, avvolge le braccia intorno a quello destro di Itachi poggiando la testa sulla sua spalla e lui la guarda intenerito continuando a camminare tranquillamente, non sembra per nulla infastidito.

Intanto a casa di Naruto la situazione è degenerata, Gaara ha avuto una crisi di pianto con annesso attacco di panico e lo hanno dovuto portare via dal lavoro. Tutt'ora il biondo sta cercando di farlo calmare mentre Sasuke sta appoggiato allo stipite cercando di elaborare le poche informazioni che il suo ragazzo gli ha fornito sul passato del rosso.
Un padre molto violento...che cosa gli avrà mai fatto per ridurlo così? Non pensava ci fossero genitori peggiori di Fugaku.

Naruto: Come è possibile così all'improvviso? Erano anni che non ti succedeva più.

Gaara: I-i-it...vo...gli...o...

Naruto: Respira. Non sforzarti, cerca di parlare lentamente.

Gaara: Chi...ama...Ita...chi...

Naruto: Vuoi che venga qui?

Gaara annuisce continuando a respirare a fatica. Non può più negare che ha bisogno di Itachi, che non è stata un'avventura come un'altra ma si è instaurato tra loro uno strano legame dal quale non può fuggire. Non avrebbe mai creduto che potesse succedere con un uomo, anzi era certo che non sarebbe mai successo e basta.
Naruto lo fa sdraiare e va in camera sua a recuperare il cellulare sotto carica mentre Sasuke si siede sul bordo del letto del rosso per controllare che non si riagiti.

Gaara: Sono...pate...tico...

Sasuke: No, hai solo superato il limite massimo che puoi sopportare nel reprimere le tue emozioni.

Gaara: Tuo fratello...è...buono...vero?

Sasuke: Anche troppo, puoi stare tranquillo con lui.

Gaara: Grazie...

Sasuke: Scusa se te lo chiedo...cosa ti ha fatto tuo padre per farti stare così male?

Gaara: Mi ha...violentato per anni. Ero il figlio che non voleva perché mia madre con la terza gravidanza ha avuto molti problemi e si è rifiutata di abortire...è morta partorendomi e lui non mi ha mai accettato.

Sasuke: Che schifoso.

Gaara: Già...mi ha praticamente usato come giocattolo sessuale finché non ha tentato anche di uccidermi. Poi, mia sorella Temari, non appena diventata maggiorenne, lo ha denunciato ed ha chiesto l'affido mio e di Kankuro.

Sasuke: Poteva anche denunciarlo prima.

Gaara: Non lo sapeva, io non parlavo con nessuno e né lei né mio fratello hanno subito niente di tutto ciò. Quando, sotto insistenza di Naruto, ho vuotato il sacco mancavano due mesi perché lei compisse i diciotto ed abbiamo concordato di attendere la sua maturità legale.

Naruto: Tra poco arriva, vedo che ti sei calmato.

Gaara: Si, ho raccontato a Sasuke cosa ho passato.

Naruto: Te l'ho sempre detto che ti fa bene sfogarti, cocciuto.

Si avvicina al letto e Sasuke lo afferra per il braccio tirandolo e facendolo così cadere sopra di lui. Naruto si agita subito e si lamenta della sua sfacciataggine cercando di liberarsi dal suo ferreo abbraccio sotto le risate di Gaara. Spinge con le mani contro il suo petto e, quando finalmente sente un piccolo cedimento, non fa in tempo a compiacersi che si ritrova sdraiato con Sasuke sopra di lui.

Naruto: Mollamiiiii.

Sasuke: Non ci penso proprio.

Gaara: Magari non sul mio letto però, fatelo di là.

Naruto: Non dobbiamo fare proprio nulla! Non ti ci mettere pure tu.

Gaara: Per questo sei isterico.

Naruto: Che?! Prova a ripeterlo!

Sasuke: Itachi è stato più fortunato su questo...

Gaara diventa tutto rosso e Naruto si sbellica dalle risate. E pensare che voleva essere solo una lamentela velata nei confronti del biondo, non una frecciatina al suo amico.
Insomma, Sasuke sta morendo dalla voglia di avere il suo ragazzo in tutto e per tutto e questo continua a limitarlo alle sole mani. Tra un po' sarà lui a diventare isterico, altro che Naruto.

Gaara: Vi ricordo che ero ubriaco comunque.

Sasuke: Può essere un'idea...

Naruto: Non berrò niente di niente con te! Scordatelo!

Sasuke: Hai paura di me o di non controllarti?

Naruto: ...

Gaara: Sa già che ti salterebbe addosso senza remore.

Naruto: TACI!!!

Sasuke: Buon a sapersi.

Naruto: Maledetti...nemmeno l'acqua bevo più con voi nei paraggi...

Gaara: Ma apri quelle gambe e stai zitto.

Naruto: Si vede che stai bene ora, sei tornato il solito stronzo. Ed io che cerco sempre di aiutarti...

Gaara: Appunto, sto solo ricambiando il favore. Hai bisogno di scopare e ti spingo a farlo.

Naruto: Che faccia tosta! Tu ti stai solo divertendo a mettermi a disagio.

Gaara: Tu a disagio?

Naruto gonfia le guance offeso dalle risate dei due presenti. Ora che si sono pure coalizzati ha sempre più paura per i dolori che è sicuro dovrà affrontare.

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