18. Testardaggine

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Naruto sta impazzendo. Prima, arrivato Itachi, Gaara ha ricominciato a fare il gelido vergognandosi di se stesso per aver chiesto di lui e tentando anche di negarlo. Poi lo chiama Sakura al cellulare, disperata perché Itachi è corso via dopo una chiamata, ed era sicura che fosse quella donna che lo fa soffrire.
Tutt'ora è steso sul proprio letto col telefono appoggiato all'orecchio a sorbirsi le lamentele della ragazza che gli chiede per l'ennesima volta perché non glie ne va mai bene una, mentre Sasuke, sopra di lui, gli sta leccando il collo ed infilando una mano nei boxer.

Sakura: Forse era meglio se stavo con te, sono stata una stupida.

Naruto: Adesso te ne accorgi? ....Vuoi stare fermo tu?!?

Sasuke: No.

Sakura: Che succede?

Naruto: Niente...

Sasuke sbuffa e si sposta più in basso, spoglia il biondo del pantalone e dell'intimo e, senza dargli tempo di protestare, prende il suo pene in bocca iniziando a succhiarlo con avidità. Naruto si morde la mando cercando di non emettere versi ma lui gli tira via il braccio, vuole che lei lo senta, che rimpianga ciò che si è persa trattandolo come se lui non ne soffrisse.

Naruto: N-no...Sah-sukeeeh...aah...

La ragazza chiude immediatamente la chiamata e Sasuke, soddisfatto, risale sopra al suo ragazzo per baciarlo continuando a stimolarlo sotto con la mano mentre l'altro tenta di liberarsi con poca convinzione.

Naruto: Se-sei...un...bastardoh...

Sasuke: E tu un idiota! Un'ora al telefono a consolare quella stronza che ti ha fatto solo soffrire, come fai a sopportarlo?!

Naruto: Non meh...ne fregah più...nienteh...

Sasuke: Allora pensa a me.

Naruto: Coh...meh...?

Sasuke: Toccami, fai qualcosa...

Il biondo diventa ancora più rosso di quanto già non fosse sentendo quelle ultime parole sussurrate vicino al suo orecchio con quel tono estremamente sexy, già la sua voce è stranamente attraente per lui e quando usa quella tonalità calda la sua schiena si riempie di piacevoli brividi ed il suo corpo lo desidera ogni volta sempre di più.
Ma non deve cedere, non si concederà. Però accontentarlo su questo non costa nulla e, con un po' di titubanza, comincia a toccare il torace dell'altro alzandogli la maglia.
Sasuke lo trova alquanto tenero, completamente inesperto ed impacciato, e gli piace davvero tanto questa cosa, è contento di essere il primo e l'unico per lui. Prende una sua mano portandola sulla propria erezione ed aumenta i movimenti della propria sul membro dell'altro invitandolo a fare lo stesso e baciandolo poi senza sosta fino all'orgasmo di entrambi.
Si stende poi di fianco con un braccio poggiato sul busto di Naruto.

Naruto: Sasuke...tu...

Sasuke: Io cosa? Dimmi.

Naruto: Tu...hai già...fatto queste cose?

Sasuke: Prima di te? Si.

Naruto: Oh...

Sasuke: Ti dispiace?

Naruto: No, no...è normale.

Sasuke: Però sei il primo ragazzo. Sono stato solo con un paio di donne giusto per provare.

Naruto: E come è stato?

Sasuke: Normale. Piacevole ma non coinvolgente come con te.

Naruto: Ma se io non so fare nulla...

Sasuke: È irrilevante, tu mi piaci davvero molto e perciò mi ecciti molto di più.

Naruto: È per questo che mi vuoi allora?

Sasuke: No, non solo. Che razza di domande!

Naruto: Mi sembra lecito chiederlo.

Sasuke: Ti fai troppi problemi, rilassati. Se avessi voluto solo quello lo avrei trovato facilmente altrove.

Nella mente di Naruto il termine "rilassarsi" è andato subito a farsi friggere dopo la frase successiva. Perciò se si rifiuta di farlo ancora per molto lui ci metterebbe davvero poco a rimpiazzarlo, non pensa che lo farebbe ma il dubbio si è già insinuato in lui scatenando la paura di essere tradito.
Ormai non potrebbe sopportare che qualcun altro tocchi Sasuke, solo lui può farlo e deve sforzarsi di superare il terrore che gli impedisce di andare fino in fondo.

Intanto, nell'altra stanza, seduto sul letto, Gaara sta cercando di sciogliersi un po' tra le braccia di Itachi. Si sente ridicolo e fuori posto ma l'altro non ha alcuna intenzione di assecondarlo nella sua testardaggine e continua a tenerlo stretto a sé accarezzandogli i capelli con una mano.

Gaara: Ok...ora basta. Non sono un barboncino.

Itachi: No, sembri più una tigre selvaggia.

Gaara: Selvagg...a cosa ti stai riferendo?!

Itachi: Devo dirlo?

Gaara: Smettila di pensare a quella notte!

Itachi: Perché dovrei smettere? È stata straordinariamente sublime, mi piace pensarci.

Gaara: Sei un porco maniaco!

Itachi: Come se avessi iniziato io.

Gaara: Non ricordarmelo.

Itachi: Posso baciarti?

Gaara: Perché me lo chiedi? Non è una cosa che si domanda.

Itachi: Perché l'ultima volta mi sono beccato un ceffone.

Gaara: Ah...già...sc-scusa...

Itachi gli sorride intenerito, sposta la mano sotto il suo mento, gli solleva il volto e poggia delicatamente le labbra su quelle del rosso posandovi qualche piccolo bacio.
Gaara lo lascia fare percependo un'enorme dolcezza in quei leggeri tocchi tra le loro bocche, l'uomo di fronte a lui lo sta trattando come se fosse la cosa più preziosa del mondo, e mai si è sentito così amato in vita sua tanto che gli sembra di sognare. Finalmente comprende cosa si prova realmente quando qualcuno tiene davvero all'altro, quando non c'è nessuna manovra psicologica creata da un aguzzino senza scrupoli che ti fa del male facendoti credere che ciò che per lui conta è il tuo bene.
Avvolge le braccia intorno al collo di Itachi stringendosi ancora di più a lui e premendo maggiormente le labbra contro le sue, lo bacia con più enfasi mentre delle lacrime di commozione scorrono fuori dai suoi occhi chiusi, ma di queste non si vergogna affatto.
Itachi lo fa sdraiare sul fianco insieme a lui senza separarsi dalla sua bocca e porta una mano dietro di lui per carezzare la sua schiena da sotto il maglione.

Gaara: Mmmhh...

Itachi: Ti da fastidio?

Gaara: No, lo trovo piacevole.

Sarai mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora