19. Prove

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Gaara: Hai il cellulare in tasca?

Itachi: No, perché?

Gaara: Ma...solo per qualche bacio...?

Itachi: Già...scusami ma fatico a controllarmi con te.

Il rosso sospira appoggiando la testa sul cuscino ma restando comunque abbracciato a lui. Non nega più a sé stesso che anche lui vorrebbe rifarlo proprio ora con Itachi, farsi fare tutto e di più, solo teme un altro crollo psicologico e non ha proprio voglia di sentirsi in quel modo atroce per due volte nello stesso giorno.
Magari col tempo, insieme a lui, passerà questa sua perenne guerra interiore dovuta ai traumi...o almeno lo spera.

Gaara: Quello che mi hai detto l'ultima volta...eri serio?

Itachi: Ti ho detto molte cose ed ero serio su tutto, a quale ti riferisci di preciso?

Gaara: A...che volevi provare a fare...il passivo...

Itachi: Si. Quando vuoi tu, non c'è problema.

Gaara: Anche adesso?

Itachi si sdraia sulla schiena portandolo a sedersi sopra di lui, sul suo bacino, poi intreccia le dita con le sue poggiando le braccia sul cuscino ai lati della propria testa dandogli il pieno dominio.
Sentendo la sua eccitazione sotto di sé, Gaara sente crescere ancora di più la voglia che ha di lui. Si abbassa a baciarlo mentre muove lascivamente il bacino sull'erezione dell'Uchiha maggiore godendosi i piccoli gemiti che iniziano ad uscire dalle labbra di quest'ultimo.
Non si è mai sentito così emozionato nell'essere desiderato da qualcuno, Itachi non è una persona qualunque e nel profondo già lo sapeva. Itachi possiede una purezza ed una bontà davvero rare, ed ancora non riesce a capacitarsi di come possa volere così tanto proprio lui con tutti i suoi problemi umorali.
Si spogliano l'un l'altro con calma, senza troppa fretta che possa magari far agitare il rosso, baciandosi e toccandosi con delicatezza.
Gaara avverte un senso di ansia, non ha mai penetrato un uomo in vita sua ed in un certo senso si pente di non averlo provato tempo addietro, prima di conoscere Itachi, così da essere più sicuro di sé stesso in questo momento. Sa bene come fare con le donne, e non essendoci mai stati sentimenti di mezzo non aveva nemmeno tanti scrupoli da farsi, non aveva il timore di non riuscire a donare piacere.

Itachi: Non mi sembri molto convinto anche se sei parecchio eccitato...

Gaara: Ho il terrore di farti male, non ho mai fatto l'attivo con un uomo.

Itachi: Significa che sei già stato di altri? Avevi detto di aver avuto solo donne.

Gaara: È vero, non sono stato di nessun altro oltre te.

Itachi non è convinto di questa risposta, gli nasconde qualcosa è evidente ed è anche chiaro che non voglia parlarne.
È preoccupato, ha la sensazione che sia più grave di ciò che pensava e, se la sua logica non mente, c'entra qualcosa Rasa Sabaku in questo. Ciò che ipotizza gli mette i brividi e si augura davvero di sbagliarsi, non può quell'uomo aver abusato del proprio figlio...non di Gaara, non vuole crederci.

Itachi: Se vuoi prenderti del tempo non farti problemi, abbiamo sempre le mani da usare.

Gaara accenna un sorriso divertito, poi lo bacia sulle labbra, sul mento, lungo il collo, e pian piano scende sempre più in basso.
L'altro riprende ad ansimare catturato dalle sensazioni lasciate dalla bocca del rosso lungo il suo corpo, tutto il resto sembra scomparire, i pensieri evaporano e si stupisce sempre di più nel constatare quanto sia coinvolto da questo ragazzo.
Il primo inizia a passare la lingua lungo la sua erezione e la fa poi girare intorno al glande, non avrebbe mai pensato di fare una cosa del genere ma ora gli è venuta voglia di provare. Con Itachi si sente libero di poter fare ogni cosa e vuole che anch'esso abbia tutto ciò che possa desiderare da lui, e non gli dispiace affatto sentire la sua durezza nella bocca, anzi la trova anche piacevole come sensazione.
Succhia aiutandosi coi movimenti della testa e facendolo molta attenzione a non fargli sentire i denti, lo sta mandando in estasi e ciò lo entusiasma.

Itachi: Mmmhh...Gaah...spostati...

Non lo ascolta, vuole che venga nella sua bocca e non si ferma finché egli non raggiunge l'orgasmo. Si sente inondare da uno strano sapore dolce e caldo...troppo dolce e caldo e lo sputa immediatamente sul lenzuolo sentendosi quasi nauseato.

Itachi: Te lo...avevo detto di...spostarti...

Gaara: Volevo provare, non immaginavo fosse così strano.

Itachi lo fa stendere dall'altro lato del letto deciso a ricambiare allo stesso modo. Gaara impazzisce non appena lui glie lo prende in bocca ed ancora si chiede come faccia a donargli sensazioni così intense che mai ha raggiunto prima d'ora. Forse perché con le donne che ha avuto è sempre stato solo sesso, fantastico a livello fisico ma senza il coinvolgimento che sta provando adesso.
Non ci vuole molto che venga anche lui nella bocca del suo amante, senza però fare in tempo ad avvisarlo. Ma a differenza sua, Itachi ingoia tutto e non sembra affatto dargli fastidio.
Gaara lo guarda rapito, sentendosi appagato, compiaciuto ed allo stesso tempo imbarazzato. Lo trova però talmente sexy mentre si lecca le labbra che quasi non gli dispiace affatto di non essere riuscito a dirgli per tempo che stava per venire.

Itachi: Che dire...io lo trovo buono.

Gaara: Si...vede...

Itachi: Ti mangerò spesso d'ora in poi.

Gaara arrossisce all'inverosimile. Una prospettiva del genere lo fa fremere nell'aspettativa di provare ancora ed ancora tale e favoloso piacere. Già si sente come uno che è appena caduto nella trappola di una droga, dipendente dall'euforia che solo Itachi ha saputo scatenargli.
Intanto l'Uchiha si stende sul fianco accanto a lui abbracciandolo per la vita.

Itachi: Ti sei ammutolito?

Gaara: Sul serio...ti piace..?

Itachi: Non credevo sinceramente. Ma si, hai un ottimo sapore e mi piace molto.

Gaara: Mica sono una torta!

Itachi: Quasi. Non vergognarti, dai.

Gaara: Ma mica mi vergogno, che dici?!

Itachi: Si invece. Quando puntualizzi così sei imbarazzato.

Gaara: Ti ho detto che non devi leggermi dentro!

Itachi: È una dote, non posso farci nulla.

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