Capitolo II

69 5 0
                                    

La sveglia suonava, sempre alla stessa ora, come aveva già fatto il mattino precedente e il mattino prima al precedente. Luke odiava talmente tanto quella sveglia, lo riportava nel noioso mondo in cui viveva quando non sognava. Si alzò dal letto sperando che la madre non gli avesse urlato contro come aveva fatto una settimana prima per non aver sentito la sveglia. Sospirò quasi sollevato vedendo la sua stanza deserta e camminò un po', forse per sgranchire i muscoli, non lo sapeva nemmeno lui.
Prese dei vestiti così a caso dall'armadio indossandoli pochi minuti dopo, si diede una veloce sistemata ancora assonnato. Aveva delle giornate così monotone che anche da morto si sarebbe ricordato cosa faceva quotidianamente da giovane.
Uscì finalmente da casa salutando sua madre semplicemente con un -ciao mamma- abbastanza freddo. La sera prima Luke aveva litigato con la madre perché era tornato tardi a casa la sera prima: era con Michael. Già, Michael.. Luke non capiva niente quando stava con lui, per questo si era anche dimenticato di tornare a casa quella sera.
Arrivò quasi subito a scuola e cercò il ragazzo con lo sguardo ma senza alcun risultato finché non vide una folta chioma castana venire verso di lui, smise di cercare Michael visto che Calum era di fronte a lui che fischiettava spensierato come se avesse qualcosa da nascondere.
-Cal?- il biondo lo guardava stranito visto che non l'aveva mai visto così.
-Luke?- gli fece eco calum trattenendosi dal ridere, luke era sempre più confuso e calum lo vedeva.
-È successo qualcosa?- inclinò un po' il capo mordendosi qualche secondo dopo il labbro, Luke odiava farlo ma non era colpa sua, lo faceva e basta, a volte non se ne accorgeva nemmeno.
-Niente di niente. A te, Luke, è successo qualcosa?-
Luke ci pensò un po' sù e sorride quasi timidamente; adesso era Calum a non capire, quindi inarcò un sopracciglio
-Luke.. cosa ti è successo?-
-Niente.. ho solo conosciuto un ragazzo un po' di giorni fa e ieri siamo usciti ma non è successo niente, solo una birra-
Calum sbarrò gli occhi e si porto entrambe le mani sulla bocca, spalancando poi quest'ultima senza proferire una parola.
-È inutile che fai così, cal- Luke rise un po' vedendo calum con quella faccia e gli prese le sue guance fra le mani -Ci si sente, calcal- gli stampò un leggero bacio sulla fronte e iniziò a camminare verso l'ingresso tenendo in viso quel sorriso che era spuntato quando aveva pensato a Michael. Stava benissimo, da quando c'era Michael, Luke stava benissimo.
**
Le ore passavano così velocemente che Luke era già fuori dalla scuola senza essersene reso veramente conto. Non aveva visto Michael tutto il giorno e si era preoccupato perché pensava che forse lui lo stesse evitando per la serata prima. Oh, Hemmings, troppe paranoie. Lo pensava anche Luke a volte, aveva troppe paure.
Però quei pensieri svanirono solo in pochi secondi dopo aver visto Michael venire verso di lui con passo disinvolto e il suo zaino il spalla.
-Ciao, Lukey- Luke sorrise per il soprannome e guardò Michael perdendosi nel colore profondo dei suoi occhi mentre sussurrava un -Ciao, Mikey- il più scuro davanti a lui non seppe trattenersi dal sorridere. Luke pensava ancora alla sera prima, e più ci pensava più stava bene.
-Mamma, io esco!- urlò solamente Luke senza dire alla madre dove andasse e con chi.
-Domani c'è scuola, Luke... Alle undici e mezza ti voglio a casa!- sua madre sapeva essere veramente una rompi coglioni, Luke si ripeteva in continuazione che un giorno di questo sarebbe scappato da quella gabbia di matti. Lui non disse niente poi, uscì di casa per poi andare verso il luogo di incontro: un parco abbandonato dietro casa.
Lui e Michael vivevano vicini, un altro punto a favore per Luke che non aveva nemmeno uno scooter.
Michael era seduto su una panchina attento al giochino che aveva sul suo iphone, Luke si avvicinava a lui cautamente, quasi come se avesse paura di essere rifiutato anche se era stato Michael a chiedergli di uscire.
-Michael?- disse solamente il biondo cercando di attirare la sua attenzione, poi si sedette accanto a lui guardando il suo iphone 5.
-Oh, ciao Luke-
Luke sorride e Michael bloccò il suo iphone premendo un solo tasto.
-Allora, cosa hai intenzione di fare stasera?- Michael alzò lievemente le spalle alla domanda fatta da Luke
-C'è un pub qui vicino, ti va?- il biondo annuì subito mentre Michael aveva ancora quel sorriso da ebete che gli era spuntato in viso dopo aver notato Luke accanto a lui poco prima.
Iniziarono a camminare, uno accanto all'altro. Michael si guardava intorno cercando di memorizzare i posti.
-Hai ancora paura di perderti?- domandò il ragazzo accanto a lui trattenendo una risata, Michael non rispose, rise solo.
-Chiamerei te se mai mi perdessi- ciò che aveva detto Michael aveva fatto rabbrividire Luke
-Per me va bene- il biondo annuì facendo annuire anche il ragazzo che aveva vicino; quest'ultimo un po' nervoso gli circondò il collo con un braccio. Luke stava per scoppiare e aveva anche una gran voglia di baciare Michael. Aveva desiderato quelle labbra sulle sue anche se si conoscevano da pochi giorni.
Luke posò solamente la testa sulla sua spalla odorando la sua acqua di colonia; ne era sicuro, non si sarebbe staccato da quel ragazzo nemmeno se gli avessero puntato una pistola in testa. Forse era un po' esagerato ma Luke si sentiva sicuro fra le sue braccia. Pensava che Michael fosse la sua salvezza da questo mondo di merda e noioso, almeno, così lo definiva Luke.
Ormai arrivati al pub Michael decise di scogliere la presa attorno al collo di Luke ed entrarono facendosi spazio fra la gente fino ad arrivare ad un tavolino libero.
Luke era seduto di fronte a Michael, lo guardava e sperava che il ragazzo che stava fissando non si fosse girato. Invece successe e Luke dovette subito abbassare il proprio sguardo facendo sorridere dolcemente Michael -Luke, perché mi fissavi?- Luke alzò solo le spalle non sapendo che dire, Michael lo lasciò perdere ridendo e scuotendo la testa. Una ragazza alta e snella si avvicinò al loro tavolo per sapere cosa volevano i due, la sua folta chioma è di un biondo molto più chiaro di quello di Luke. Michael la guardava come se volesse mangiarsela. Luke pensava solo di essersi illuso in quel momento. Magari a Michael non piaceva.
Stava pensando così tanto che non si accorse nemmeno che la signorina se n'era già andata senza la sua ordinazione così scosse la testa cercando di tornare nel mondo reale e iniziò a cercare la ragazza con lo sguardo; fu la voce di Michael ad interromperlo nella sua ricerca dicendo solo -Ho preso due birre, per te va bene, no?- Luke si voltò piano verso di lui e annuì sorridendo senza dire una parola. Stare zitti era molto meglio che parlare.
-Allora, Lukey..- si interruppe Michael notando che nel viso di Luke era spuntato uno di quei sorrisi che sorgeva sul suo viso solo quando era con Michael.
-Mi chiamava così anche mia nonna- disse Luke facendo addolcire l'espressione che aveva Michael in volto.
-Mia nonna mi chiava Mikey- disse subito dopo ridendo facendo sorridere ancora di più Luke.
L'atmosfera venne interrotta da quella cameriera, Michael continuava a fissarla ridendo un po' fra sé e sé. Luke pensava al peggio.
-Grazie- sussurrò soltanto guardando nel peggiore dei modi la ragazza. Era la gelosia, non l'aveva fatto apposta.
Quando la ragazza andò via Luke guardò Michael ancora intento ad osservare la bionda.
-Ti piace così tanto?- disse solamente Luke mostrandosi menefreghista.
-Luke.. io sono gay- Michael scoppio in una fragorosa risata dopo la sua confessione, sopratutto per la faccia di Luke: bocca e occhi spalancati.
-P-Pensavo che non lo fossi, guardavi in continuazione quella tipa-
-Questo non vuol dire che mi piaccia. Anche tu mi guardi sempre ma questo non vuol dire che ti piaccio.- Michael parlava così velocemente che Luke dovette prima capire cosa aveva detto per rispondere ma in verità non sapeva cosa dire perché a lui piaceva Michael. Solo che non poteva dirglielo così.
-Hai ragione, Mikey, hai ragione- annuì come se avesse davvero ragione ma lo avevano capito tutti in quel locale che Luke era cotto di Michael.
Entrambi stavano bevendo la rispettiva birra un po' distratti l'uno dall'altro.
Uscirono da quel locale dopo una decina di minuti circa, aveva pagato Michael.
Camminavano e Luke tirava calci ad un sassolino fin quando non arrivarono davanti casa di Michael -Io sono arrivato- disse solamente un po' dispiaciuto, voleva stare ancora un po' con Luke ma erano già le undici e mezza. Cazzo, erano le undici e mezza e Luke non pensava nemmeno a cosa gli aveva detto la madre, cazzo.
-La mia casa è più avanti- il biondo annuisce e si avvicina all'altro per stampargli un bacio sulla guancia, Michael non capendo si gira di scatto facendo toccare le loro bocche solo per alcuni secondi, infatti è Luke a togliersi per primo, contro voglia. Guardava Michael, come se volesse un altro bacio ma lui intimidito disse velocemente -scusa, Luke.. buonanotte- si diresse a passo abbastanza veloce in casa lasciando Luke da solo e un po' sconsolato. Michael non aveva capito un cazzo.
Tornò anche lui a casa e ad "accoglierlo" di fu la madre, incazzata come al solito che seguiva Luke durante tutta la sua preparazione pre-dormita. -Notte mamma- disse solo addormentandosi mentre lei stava ancora urlando. La odiava così tanto!

I need your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora