Capitolo III

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Il risveglio la mattina seguente fu più che traumatico, Luke spense la sveglia velocemente scorrendo il dito, poi, contro lo schermo del proprio iPhone.
"Cristo.." pensò solamente Luke mentre gli tornarono in mente le immagini della sera prima e di quel bacio -possiamo considerarlo un bacio? credo di no-.
Il biondo non ci mise molto a prepararsi e a svignarsela senza farsi notare dalla madre che sicuramente l'avrebbe riempito di domande sulla sera prima visto che lui l'aveva liquidata senza guardarla minimamente in viso; sì, la odiava.
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LUKE POV
La campanella che segnava la pausa pranzo suonò e subito alzai il viso dal banco notando la classe di inglese ancora piena, mi portai i capelli indietro con una mano prima di alzarmi dalla sedia e incamminarmi verso la mensa, lì trovai Calum seduto al nostro tavolo: sempre in fondo alla sala, vicino la finestra.
«Buongiorno Calum» dissi semplicemente sedendomi di fronte a lui col mio vassoio quasi vuoto.
Lui mi guardò con un ampio sorriso e inclinò di poco il viso prima di notare le mie mani intente ridurre in poltiglia la torta che avevo sul piattino.
«Buongiorno a te, Luke. Vedo che qualcuno è teso stamattina» risi alle sue parole prima di abbassare la sguardo al cavallo dei miei pantaloni e ammiccargli prima di rispondere «No, Cal, qui sotto è tutto apposto»
Calum ha una risata molto acuta e anche 'sta volta, come tutte del resto, tutti gli studenti si erano voltati verso di lui quasi spaventati da quelle urla; l'unico pregio della sua risata era l'essere molto contagiosa, infatti passati alcuni secondi lo seguii anch'io, meritandomi dei fantastici -o forse no- sguardi da parte dei ragazzi nella sala.
Allungai il mio collo, costringendo i miei occhi a dirigersi velocemente a perlustrare i tavoli attorno al nostro, cercavo Michael, lo cercavo disperatamente.
«Ehi, Luke, non mi hai ancora detto che succede» la voce di Calum mi interruppe nella mia ricerca perché il mio sguardo fu subito puntato sul suo viso
«Scusa Cal, sto cercando un ragazzo, siamo usciti ieri sera e-»
«LUCAS ROBERT HEMMINGS, TU SEI USCITO CON UN RAGAZZO E NON MI HAI DETTO NULLA?» cosa avrei dovuto dirgli? "Ma no, guarda, ci siamo conosciuti solo qualche giorno fa, mi ha rapito e mi ha portato in un'aula di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza e poi abbiamo deciso di uscire e-" «Ci siamo baciati.» mi uscì solo e vidi i suoi occhi sgranarsi «ci-cioè, non ci siamo proprio baciati però le mie labbra hanno toccato le sue e quindi.. cazzo calum, mi sto comportando come una dannata ragazzina di tredici anni»
«Luke, è una cosa stupenda davvero. Come si chiama?»
«Michael» dissi, prima di sorridere abbassando nuovamente lo sguardo verso la fetta di torta distrutta sul mio piatto «Michael Clifford.»
«Oh, il ragazzo nuovo? è là in fondo» alzai subito il viso verso la direzione indicata dal mio amico e lo vidi, seduto al tavolo, credevo fosse da solo invece al suo fianco c'era un ragazzo con i capelli ricci e rossicci e per un secondo la gelosia si fece strada dentro me. Allontanai la sedia dal tavolo volgendo il sorriso apparso poco prima sul mio viso a Calum «Vado a parlargli» annuncio solo indicando con il pollice destro dietro di me, lui annuì solamente io presi lo zaino e mi allungai verso di lui per stampargli un bacio sulla guancia. «Calum, ti adoro, ricordalo» ero sicuro di averlo visto sorridere ma non troppo visto che i miei piedi camminavano veloci verso il tavolo del ragazzo che cercavo da una mattina.
«Michael..» dissi solamente trovandomi in piedi di fronte a lui cercando di attirare la sua attenzione, lui sollevo lo sguardo verso di me e la sua espressione parecchio disgustata per il cibo si trasformo in un sorriso.
«Luke, ciao!» porto le sue mani a allontanare la sedia accanto a sé dal tavolo così da farmici sedere.
«Ti ho cercato tutta la mattina io-»
«Luke, dobbiamo parlare..» Voleva parlare? Di cosa? Del bacio? Del fatto che l'avessi cercato tutta la mattina? Del mio comportamento così possessivo? Forse doveva solo dirmi che non era interessato a me, Dio, Luke, sei un tale disastro, hai fatto scappare anche lui da te!
«Luke?» mi sentii chiamare e scossi la testa per riprendermi dai miei pensieri
«Va bene, cioè, va bene. Adesso o..-»
«Sì, adesso» sentii la campanella suonare nel preciso instante in cui lui pronunciò tali parole e alzai il viso verso il soffitto, mi afferrò la mano, senti le sue dita stringere contro le mie e quasi rabbrividii. Cazzo, odiavo quel ragazzo, mi faceva un effetto stranissimo e odiavo sentirmi in quel mod- no, non è vero, lo amavo, amavo sentirmi in quel modo.
Si alzò dalla sedia invitandomi quasi con lo sguardo a fare lo stesso e non ci misi molto a staccare il mio flaccido culo dalla sedia, per lui avrei fatto di tutto.
Lo seguii ricordandomi vagamente quei corridoi come se li avessi già percorsi nonostante fossimo dalla parte opposta della scuola rispetto alle classi che frequentavo.
Una volta entrati in un'aula tutti i pezzi del puzzle erano al loro posto e finalmente era tutto più chiaro: mi porto nella stanza dove eravamo stati la prima volta che avevamo parlato.
«Allora di cosa volevi parlar-» venni interrotto da Michael, le sue labbra erano sulle mie, le sue mani mi circondavano i fianchi mentre il suo corpo, completamente contro il mio, mi spingeva fino a far incontrare la mia schiena col muro. Non potei fare a meno di ricambiare, in fondo era Michael Clifford. Portai le mie mani fra i suoi capelli sentendo un paio di secondi dopo la sua lingua chiedere accesso alla mia bocca. Schiusi le labbra sentendo così la sua lingua contro la mia, la sua saliva calda mischiarsi con la mia e le sue mani che stavano, lentamente scorrendo fino al mio sedere. Mi staccai da lui, anche se contro voglia ma comunque avendo bisogno di spiegazioni perché davvero, io non stavo capendo un cazzo di tutto quello che stava succedendo, le sue labbra arrossate si schiusero forse per parlare ma non gli diedi il tempo perché ricominciai a baciarlo, più dolcemente di prima e lui sembrò apprezzarlo perché faceva scorrere le sue mani lentamente lungo la mia schiena. Era più forte di me, quel ragazzo forse sarebbe divenuto l'inizio della mia fine.

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Ragazzuole, scusate la mia assenza e con questo capitolo cercherò di farmi perdonare.
Perdonatemi voi se ho fatto qualche errore ok
Ho deciso di riprendere la fan fiction e volevo dirvi che cercherò di aggiornare almeno una volta al giorno.
Se volete seguirmi su twitter sono @adorvcalum quindi okay, ciao ciao🌸

love ya xx

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2015 ⏰

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