Adam dette un'ultima controllata al camper, per accertarsi di aver preso tutto: guardò il borsone, le scorte di cibo e la sua attrezzatura tecnologica, tra la quale faceva bella mostra di sé un'antenna. Tra tutti i suoi oggetti, era quello a cui teneva di più, e non aveva mai permesso di toccarlo a nessuno: quello era il suo rivelatore di anime.
Il giovane era convinto che i fantasmi esistessero ed era per quello che girava di luogo in luogo per captare la loro presenza. Non credeva ai racconti di un antico vascello fantasma affondato, con tanto di capitano che fumava ancora il suo sigaro, di spiriti medievali in tunica che tormentavano la gente o di personaggi ottocenteschi che passeggiavano con la loro testa sottobraccio dopo che gliela avevano tagliata con la ghigliottina; ma era sicuro della loro presenza. Non sapeva perché, ma era una cosa di cui era convinto fin da piccolo. Non aveva paura di loro, anzi, ne era molto incuriosito.
Girò la chiave, mettendo in moto il suo mezzo, e, nel giro di neanche un'ora, si ritrovò dall'essere circondato dalla città, al guidare in mezzo a dei campi. Non si ricordava di aver mai visto un paesaggio cambiare in così poco tempo. Verso sera, parcheggiò in una piazzola a fianco della strada e uscì per guardare il paesaggio, ma decise di rientrare dopo essere stato assalito da una moltitudine di zanzare. Sospirando, richiuse la porta e si preparò per andare a letto. Scacciò un insetto e spense la luce.
La mattina si rimise in viaggio, ma, a un certo punto, sentì una gomma bucarsi. Preoccupato, scese dal mezzo, e scoprì di aver forato a causa di una tagliola lasciata in mezzo all'asfalto. Stava chiamando un carro attrezzi, maledicendo il segnale assente, quando uno dei suoi strumenti iniziò a suonare.
Lasciò il telefono, e si mise alla tastiera: il monitor lo avvisò della presenza di un campo magnetico instabile, così ruotò uno dei sensori, cercando di capire da dove provenisse quella energia insolita. Si ricordò di essere passato davanti a una casa abbandonata e che, cosa più importante, di avere anche una ruota di scorta.
Dopo aver ribaltato mezzo camper, ritrovò il kit. Nel frattempo, la sua attrezzatura continuava a lampeggiare. Riuscì a sostituire lo pneumatico danneggiato e ritornò verso l'abitazione diroccata. Prese l'antenna, attaccata ad un tablet e, scavalcando il recinto, passando in mezzo al campo e entrando da una finestra rotta, giunse all'interno dell'edificio.Il suono era sempre più forte, sicuramente lo spirito era lì vicino. Girò alcune manovelle e, nel giro di qualche minuto, una sagoma bianca si materializzò davanti a lui.
Incuriosito dall'accaduto, provò a comunicare con lui (o era una lei? Era difficile da definirlo, visto il suo aspetto, mutante ad ogni sua domanda); ma non ottenne molte risposte e, quelle che riceveva, non facevano altro che aumentare i suoi quesiti.
L'unica cosa di cui adesso era certo, era il fatto di aver sempre avuto ragione.
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Halloween Vault 2021
RandomQuesta storia partecipa al contest "Halloween Vault 2021" Ps: L'autrice non si tiene responsabile di eventuali decapitazioni/ infestazioni di fantasmi e/o zombie e cose simili. La fanfic tema Miraculous è la numero 6 e i personaggi citati in questa...