Appoggio la candela davanti a me, imitando alcuni miei amici seduti agli angoli della figura disegnata con il gessetto sull'asfalto e ansiosa per quello che accadrà.
«Il tempo è arrivato» afferma Elena, una mia amica. Non l'ho mai vista vestita così: indossa un lungo abito dai colori sgargianti e un sacco di gioielli. Tra questi monili, spicca la sua collana, dalla quale pende una pietra simile a uno zaffiro e grande all'incirca come un occhio.
La ragazza si posiziona al centro del gruppo e comincia a parlare in una lingua che non conosco. Si alza e si avvicina a noi con un cerino in mano e lo accende: posso vedere il riflesso delle fiamme nelle sue iridi celesti; ha un che di mistico e inquietante. Sempre pronunciando parole a me ignote, mormorate come un sospiro, ma decisi e forti come un ordine, brucia il cordino dei nostri lumi e, con un gesto della mano, ci invita a prenderli.
Siamo in cinque giovani, inginocchiati agli angoli di un pentagono, altrettante sono le lingue vermiglie che si sollevano da terra. Al tocco con la cera, mi pare di percepire un brivido, non so se per l'emozione o per altro, ma non mi sono mai sentita così.
La medium continua a sussurrare idiomi antichi, poi fa un espressione terrorizzata e continua il rito con un tono spaventato. Afferra una polvere da una ciotola e la getta intorno a noi; un fumo acre si solleva dalle nostre mani. Ho un orribile presentimento, e la mia intuizione non è errata: in fretta e furia, raccattiamo le nostre cose e scappiamo da quel campo.
«Non riesco a capire cosa abbiamo sbagliato» ansima la mia amica «Non mi è mai capitata una cosa simile.»
Lo spirito, o chiunque esso sia, si è arrabbiato. Non le era mai successo prima, e questo non mi tranquillizza affatto. È la prima volta che partecipo a una seduta spiritica, e se fosse colpa mia? Elena nota la mia preoccupazione e mi prova a rasserenare: «Non accadrà niente di male» afferma, ma io non ne sono molto convinta.
Tutti rincasano, e così anche io decido di tornare alla mia abitazione. Ho una strana sensazione, mi sento seguita e spiata e getto continuamente delle occhiate dietro di me. Nella confusione, sbatto contro il tronco d'un albero e un gatto miagola disturbato dal rumore che ho provocato. Maledico la mia sbadataggine e riprendo la mia strada. Nuovamente, trovo qualcosa a sbarrare il mio percorso. Perché ho deciso di partecipare?
Apro la porta e di fretta salgo le scale. Mi rifugio nell'edificio e mi assicuro che l'uscio alle mie spalle sia chiuso. «Ora nessuno può entrare.» dico per calmarmi.
«E nessuno può uscire.» Mi risponde Elena, fissandomi come se fosse posseduta da un demone. Forse, lo fa perché lo è veramente.
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Halloween Vault 2021
De TodoQuesta storia partecipa al contest "Halloween Vault 2021" Ps: L'autrice non si tiene responsabile di eventuali decapitazioni/ infestazioni di fantasmi e/o zombie e cose simili. La fanfic tema Miraculous è la numero 6 e i personaggi citati in questa...