Marco si passò nuovamente il dischetto di cotone sulla fronte, maledicendosi per aver accettato di aiutare suo fratello: come faceva a sapere che ambiva a essere il vincitore della gara per truccatori e esperti di effetti speciali indetta dalla loro scuola?
E così si era ritrovato davanti allo specchio, intento a togliersi dalla faccia quella poltiglia appiccicosa. Non ne era valsa la pena, invece di levarsi quel pastrocchio dalla faccia, avrebbe fatto prima a passare l'aspirapolvere per tutta la casa! Se ne sarebbe dovuto ricordare per l'anno successivo, mai barattare una settimana di faccende con un "favore non meglio identificato".
Ebbe il sospetto di avere qualcuno a fargli compagnia solo quando vide, con la coda dell'occhio, un'ombra bianca muoversi alle sue spalle. Non ci fece caso, sperando in cuor suo che non fosse Matteo, magari questa volta con la folle idea di trasformarlo in una mummia con la carta igienica, o qualcosa di simile, e continuò a struccarsi. Tuttavia, si sentiva osservato, così si voltò, ma non vide niente. Probabilmente, se lo era solo immaginato, pensò, mentre finalmente aveva terminato di detergersi il viso. Uscì dal bagno, ricordandosi di dover ancora mettere in ordine la sua stanza; era meglio che si affrettasse, altrimenti sua madre lo avrebbe fatto a fettine.
Nella sua camera regnava il caos più totale; per un momento, pensò di rimandare le operazioni di pulizia inventandosi qualche scusa ma sapendo che, prima o poi, gli sarebbe toccato, si accinse a dare una sistemata. C'era qualcosa che però lo inquietava: di nuovo, infatti, aveva la sensazione di essere spiato da qualcuno. Prese un respiro per tranquillizzarsi: era solo la sua fantasia, non c'era nessun'altro.
Ritornò alle sue faccende e, mentre guardava tra le sue cose, trovò una scatola chiusa con lo scotch. Strappò il nastro adesivo e tirò fuori il contenuto: era da anni che si chiedeva dove fossero finiti i suoi vestiti di Halloween e aveva appena ritrovato tutto l'occorrente necessario ad organizzare una festa a tema, con tanto di decorazioni del tutto simili a una ragnatela, oltre che a un cappello da strega, probabilmente di sua sorella.
Dopo aver finito, prese il tutto e decise di portarlo a Matteo, sicuramente, avrebbe avuto qualche ispirazione geniale su come usarlo. Salì le scale e bussò alla porta, senza ottenere alcuna risposta; forse, era occupato. Lasciò la cassetta lì vicino e tornò giù, dove iniziò alcune partite ai videogames, fino a quando la luce non saltò.
Prendendo il telefono per illuminare la sua strada, si diresse verso il contatore, per ripristinare la corrente. Sentì dei passi leggeri dietro di lui, girandosi, gli parve di vedere un volto dall'aspetto spettrale e un alone luminoso. Scosse la testa e ritornò con la mente alla sua missione. Delle braccia lo afferrarono alle spalle; urlando e scalciando, Marco cercò di staccarsi la creatura di dosso, ma essa continuava a stringerlo, sempre più forte. Un tuono rimbombò alle sue spalle e il lampadario si riaccese.
Un ragazzo gli chiese «Ti piace il mio vestito?»
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Halloween Vault 2021
DiversosQuesta storia partecipa al contest "Halloween Vault 2021" Ps: L'autrice non si tiene responsabile di eventuali decapitazioni/ infestazioni di fantasmi e/o zombie e cose simili. La fanfic tema Miraculous è la numero 6 e i personaggi citati in questa...