Mi alzo per colpa della sveglia e come ogni mattina arrivo in cucina dove trovo gli altri
mi preparo il caffè e mi vesto e insieme agli altri vado in palestra come di consuetudine
Disposizione
olivia (io). albe. nicol. carola
matt. mirko. alex. mattia
giacomo. luigi. serena. tommaso
christian. elisabetta. rea. inder
e infine flaza che sta seduta a non fare niente, a fine allenamento aspetto con carola, mirko ed elisabetta. Abbiamo lasciato elisabetta da rudy mentre mirko é dentro con la celentano, dopo di lui entra carola e dopo di che entro io. Mi ha assegnato 2 coreografie anche se probabilmente non le farò poiché la peparini mi ha assegnato un compito.
1 coreografia
2 coreografia
"allora ti piacciono?" domanda la maestra
"molto forse troverò un po' di difficoltà nella prima" ammetto "stai tranquilla sulla prima lavoreremo insieme" mi informa lei così io annuisco ed esco dalla sala dove fuori trovo ad aspettarmi luigi "ei cosa fai qui?" gli domando
"ti stavo aspettando rea è già andata" "ah ok vieni" dico avvicinandomi a lui e metto il mio braccio dietro la sua schiena e lui lo mette sulle mie spalle "come ti è andata?" parla lui " mhm diciamo non sono convinta di riuscire a fare una coreografia" ammetto anche a lui "lo sai che non ti devi preoccupare anche perché questa è una scuola e siamo qui per crescere" continua lui camminando. Torniamo in casetta e troviamo mirko che piange "mirko cosa è successo?" domanda piano luigi mentre io cerco di capire attraverso i miei compagni "la peparini mi ha messo in sfida ma la celentano ha detto che non può farlo poiché ho la maglia sospesa" dice mirko piangendo "e ora l'ha lanciata a christian" continua sempre lui così io mi volto verso christian che mi sorride come per dire sto bene, quando io sto per prendere parola ci chiama maria "ragazzi andate sulle gradinate" così ci avviamo dentro e ci sediamo
"allora come avete capito la sfida era partita per mirko e poi è slittata a christian, la celentano ha qualcosa da dire a proposito." E parte il video "ciao ragazzi sono venuta a conoscenza della sfida e vorrei che olivia si proponesse volontaria per affrontarla" dice lei e io strabuzzo gli occhi e sento gli occhi degli altri addosso "di solito non si potrebbe fare ma questo lo decideranno poi i professori, sono altamente convinta che Olivia possa farcela" conclude la maestra "Olivia che ne dici vuoi vedere lo sfidante?" chiede Maria "si per favore" rispondo "si chiama Dario" mi informa e vediamo il suo video e le lacrime iniziano a scendere e sento una mano che mi conforta dietro la schiena, giro la testa vedo serena a cui faccio un sorrisino debole "olivia allora come lo vedi?" domanda maria "è forte è davvero forte penso mi batterebbe" ammetto un po' sconfitta. Dopo un po' che i miei compagni e maria cercano di consolarmi la produzione mi chiama per avere un confronto con la mia maestra, arrivo agli studi ed entro nella sala dove la trovi ad aspettarmi "ciao olivia" "salve" le rispondo "allora ho visto la tua reazione e a dirla tutta mi hai deluso" annuisco "se io dico che puoi batterlo è perché evidentemente lo puoi fare" "e il tuo atteggiamento di sconfitta ancora prima di iniziare a combattere non va bene" "lo so maestra sto cercando di migliorare sotto questo punto di vista" la informo "ho sempre avuto paura dei confronti" ammetto sorridendole " ma so che devo affrontarlo se voglio crescere" "bene allora siamo d'accordo?" mi chiede "si si siamo daccordo" la saluto con una mano e torno in casetta, mi butto sul letto a pancia in giù quando sento il letto piegarsi segno che qualcuno si è seduto su esso "chi sei?" domando non girandomi " sono porky" risponde lui è luigi, rido "cosa vuoi porky" rispondo "volevo farti ridere e ci sono riuscito" dice fancendomi girare verso lui, mi metto a sedere e lui continua "se non credi in te stessa come possono farlo gli altri?" mi domanda "ad eccezione che io credo in te e anche porky crede in te a prescindere" dice puntandomi il dito toccandomi il petto, a questo gesto fisso i miei occhi nei suoi sorridendo cosa che fa anche lui subito dopo, rimaniamo sul mio letto per un po' finché non ci hanno chiamati per mangiare
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