VI

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Draco's pov

L'afferrai per le cosce e la spinsi contro il muro, continuando a baciarla.

Non era previsto neanche lontanamente, avrei dovuto fare solo quello che mi ero prefissato, avrei solo dovuto aiutarla a sconfiggere i Mangiamorte.
Era fidanzata, anche se avevo sempre avuto voglia di prendere a calci il rosso.

Ma non ero solo io a dovermi porgere il problema però.

Eravamo nemici e quando sarebbe finita io sarei stato sbattuto ad Azkaban e non l'avrei più rivista.

Ma era anche vero che non ero l'unico tra i due a farlo.

- Aspetta...aspetta - feci ansimando quando mi mise le mani nella camicia.

Mi mordicchiò il labbro superiore.

- Non puoi tentarmi e poi tirarti indietro Malfoy - mi disse.

Ridacchiai e mi staccai dalle sue labbra per baciarle la pelle del collo.

- Non ho intenzione di tirarmi indietro Granger -....

Spalancai gli occhi e mi guardai intorno spaesato, stringendo la maglia nel pugno, all'altezza del cuore e sospirai.

Non ero più ad Azkaban.
Me ne rendevo conto perché altrimenti non avrei potuto muovere il braccio e poi ero su una superficie morbida.

Il resto era un sogno, o meglio un ricordo.

Mentre ero prigioniero e mi facevano passare l'inferno il ricordo delle cose proibite che avevo fatto con Hermione Granger erano l'unica cosa che non mi aveva spinto alla pazzia.

Non mi avevano salvato dal resto però.

Non lo volevo, andava contro la mia volontà ma non riuscivo ad uscire dalla spirale in cui mi avevano trascinato.
Sentivo il bisogno di obbedire, una parte di me temeva il dolore, anche se provavo davvero a riprendermi.

Hermione aveva dovuto alzare la voce, non mi ero reso conto di aver perso la testa per un attimo di panico finché lei non aveva fatto esattamente quello che mi aspettavo: darmi ordini.

Ci stavo provando a combattere, sul serio!
Ma era più facile fare quello che mi aveva inculcato a forza.

Chiusi gli occhi provando a riaddormentarmi ma sentii la porta cigolare e mi misi seduto, fissandola.

- Scusa, non volevo svegliarti - disse Hermione entrando e chiudendosi poi la porta alle spalle - Volevo solo vedere se era tutto ok? -

Annuii evitando poi il suo sguardo.

Non ci riuscivo, nemmeno a parlarle o a guardarla, nonostante il mio cuore perdeva un maledetto battito ogni volta che mi si avvicinava.

- Senti...io ti ho lasciato in pace in questi due giorni per farti riabituare ma...devi farmi vedere le tue ferite Draco - mi disse avvicinandosi.

Presi fiato, e anche se ancora sentivo la gola graffiare mi sforzai.

- Va bene - risposi - Che cosa vuoi che faccia? -

                                ***

Hermione's pov

Lo guardai attraverso lo specchio. Aveva gli occhi bassi, non guardava se stesso e nemmeno me, ma stavamo facendo progressi.

Mi aveva parlato, con calma e mi stava lasciando fare quello che gli avevo chiesto.

Aveva delle occhiaie profonde sotto gli occhi e un segno violaceo intorno ad uno di essi ma, oltre ad un taglio sulla fronte, almeno il viso non aveva grandi ferite.

Si era tolto maglia e pantalone e mi aveva lasciato vedere il resto del suo corpo.

⚠️Era dimagrito e sulla pelle aveva cicatrici fresche, aveva una bruciatura a spirale sull'addome che spariva nei boxer, un'altra sul collo e una terza sull'avambraccio in cui prima c'era il segno dei Mangiamorte ed erano tutte e tre il simbolo degli schiavi; aveva poi ferite lievi e lividi un pó ovunque, quelle che mi preoccuppavano di più erano le escoriazioni che aveva a polsi e caviglie e i segni inconfondibili su cosce e schiena di frustate.
Passai una mano su una di quelle, facendolo sussultare e lamentare.

Dovevano fargli malissimo, eppure non si era mai lamentato fino ad ora.
Non riuscivo a capacitarmi di quello che gli avevano fatto, come l'avevano ridotto.

Gli accarezzai il collo, scesi sul suo petto e lo vidi sussultare e sgranare gli occhi, scioccato.

Un pensiero mi aveva attraversato la mente prima ma speravo di sbagliarmi.

- Draco...ti...ti hanno fatto altro oltre...oltre quello che vedo? - chiesi preoccupata.

Se solo lo avessero...spinto a prestarsi a cose sessuali lì avrei uccisi.⚠️

Lui mi prese la mano che avevo sul suo petto e la strinse, cercando di intrecciare le dita con le mie.

- No - rispose con un sospiro - È solo...il tuo tocco, credo -

Annuii rilassata.

- Va bene - dissi - Ora...voglio disinfettare ok? Brucerà ma...-

- Non credo faccia più male di quando...l'hanno fatto -

Mi lasciò andare e presi le garze con il disinfettante.
Ogni volta che passavo sulle ferite aperte sussultava e grugniva, stringendo i denti però, non si faceva scappare un lamento nemmeno per sbaglio.
Chissà se lamentarsi significava che l'avrebbero punito ancora?

Non potevo chiederglielo, non volevo spingerlo a parlarne o a rivivere quei momenti infernali.

Se volevo aiutarlo dovevo improvvisare.

Finito il tutto lo fasciai con garze pulite e lo aiutai a rivestirsi e quando alzò le braccia un lamento gli scappò.

- Cazzo - borbottò abbassandole e tenendosi la spalla destra con l'altra mano.

- Che succede? - chiesi.

Sbuffò.

- Forse è...lussata? - disse - Hanno stirato quando mi hanno alzato per portarmi da te -

Misi subito le mani dove si stava toccando e ringhiò quando spinsi.

Non ero un medico.

Avrei dovuto chiamare la McGranitt per trovare qualcuno che potesse sistemargliela ma nel frattempo...

Andai in camera, strappai un lenzuolo e tornai in bagno, gli bloccai il braccio appendendolo al collo per non fargli muovere la spalla.

- Dovremmo procurarci un tutore ma meglio di niente - dissi soddisfatta.

Mi guardò, finalmente.

- Grazie - disse facendo un sorriso tirato e stanco.

Sorrisi anche io.

- Ringraziami venendo a mangiare a tavola con me, che ne dici? - chiesi.

Non volevo sforzarlo ma non potevo lasciarlo ancora mangiare chiuso in camera da solo.

Forse non avrei dovuto imporgli la mia presenza ma non poteva isolarsi in sé stesso.

Sospirò ma si alzò in piedi annuendo.


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