Epilogo

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Draco's pov

Aprii gli occhi e la guardai dormire. Dopo tanto tempo vedevo Hermione rilassata. Avevamo dovuto cambiare città e Stato per lasciarla riposare in santa pace.

Se mi sentivo in colpa per quello che era successo?
Si, per tutto.
Sia per quello che era successo durante la guerra dei Mangiamorte sia per la situazione in cui si era trovata costretta quando aveva deciso di prendermi come schiavo per salvarmi da un destino peggiore.

Gli ero grato per quello che aveva fatto per me e non mi lamentavo solo perché mi importava troppo di lei per azzardarmi a farlo, ma se avessi avuto scelta avrei fatto di tutto per non costringerla a quello che aveva dovuto passare a causa mia.

Mia alzai dal letto e cercai i pantaloni della tuta prima di uscire dalla camera.

Andai in cucina e misi a fare il caffè per poi uscire sulla terrazza a respirare un pò d'aria.

Dalle mie parti il mare non c'era e per una cosa e per un altra non avevo mai avuto occasione di vederlo. Da quando eravamo lì, da diverse settimane ormai, Hermione diceva che mi vedeva meglio, che avevo preso colore e che avevo lo sguardo più limpido.
Chissà! Difficilmente mi osservavo allo specchio...in compenso mi ero accorto eccome che la pelle di Hermione si era scurita di diversi toni. A quanto pareva a lei il sole sulla pelle stava divinamente.

Mi sentii stringere da dietro e sorrisi, mentre proprio l'oggetto dei miei pensieri mi baciava la schiena in mezzo alle spalle.

- Sono un paio di notti che dormi tranquillo - disse poggiando la testa sulla mia schiena.

Si, me ne ero accorto anche io. I ricordi di Azkaban che si erano trasformati in incubi durante la notte stavano svanendo.
Mi sembrava strano e a dir poco assurdo che mi stavano abbandonando ma non potevo lamentarmi, anzi...non lo facevo proprio.
Non sembrava, ma la mancanza di sonno mi aveva sfiancato.

- Evidentemente stare lontano dall'aria pesante di Londra ti fa bene, l'avevo notato sin da subito - disse.

- Mi sento meglio, non lo nego - ammisi poggiandomi alla ringhiera del balcone.

- Ti manca? L'aria tetra delle nostre parti? - mi chiese girandomi intorno per poi venirmi di fronte e mettersi tra il mio corpo e la ringhiera.

- Nemmeno un pò - dissi divertito - Mi chiedo perché non ho mai pensato di lasciare tutto e scappare -

Lei mi guardò inclinando il capo.

- Eri troppo...troppo legato a ciò che tuo padre e la nostra società ti imponeva anche solo per pensarci - mi fece notare.

Mi trovai costretto ad annuire. Come avevo detto già in passato non ero mai stato libero: prima ad imprigionarmi c'erano le catene invisibili che mio padre mi aveva imposto sin da piccolo e poi...bè c'erano state quelle vere...non che adesso non c'erano, il collare che mi appesantiva le spalle ne era la prova, ma sicuramente ero più libero di quando lo ero stato in passato. Inoltre, ora le catene che mi intrappolavano erano in mano ad Hermione e sinceramente non avrei potuto chiedere di meglio.

Lei non mi avrebbe mai fatto del male, anzi e sapevo che quelle stesse catene erano la prova dell'amore che provava per me.
Una cosa che...qualche mese fa non avrei mai sognato o sperato. Non avrei mai creduto che una ragazza come Hermione Granger potesse innamorarsi e accettare uno come me...non dopo tutto quello che le avevo fatto passare, lei aveva fatto più di chiunque altro per me.

- A che pensi? - mi chiese prendendomi il viso tra le mani.

- A come mi comportavo a scuola - ammisi - Ti ho trattato malissimo negli anni -

- Bè allora non sapevi che avresti perso la testa per me dopo qualche anno - mi disse divertita.

- Lo so ma non cambia il fatto che sono stato imperdonabile -

- Ora hai tutto il tempo del mondo per farti perdonare - disse dandomi un bacio a stampo sulle labbra - Tanto lo sai che da me non puoi scappare -

- Per carità! Non ci provo nemmeno! -

- Ti amo, Draco - mi disse a fior di labbra.

- Io di più, decisamente di più - risposi prendendola per i fianchi e avvicinandola al mio corpo.

La baciai, mordicchiandole il labbro e mettendogli le mani sul sedere.
Lei si spostò e mi fissò accigliata.

- Sei insaziabile- mi disse.

- Fino a qualche giorno fa dormivo male e mi stancavo ma ora sono nel pieno della forza - risposi divertito.

Lei scosse il capo, divertita. Poi in un attimo me la ritrovai in braccio, con le sue gambe strette alla vita.

- Bè? Fammi vedere che cosa sai fare quando non sei stanco allora! -

E non me lo feci ripetere.

Sapevo che non era finita, che non andava tutto bene. Avevo ancora la mia dose di problemi dovuto a quello che mi avevano fatto ma stringevo i denti e provavo a mettermi il cuore in pace.
Finché sarei stato con Hermione sarei stato bene, lo sapevo. E anche se non potevo darle tutto quello che meritava perché ero impossibilitato avrei fatto tutto quello in mio potere per renderla felice.

Nella vita avevo sempre fatto scelte imposte dagli altri, sempre. Non avevo mai deciso nulla nella mia vita.
Ma questa era una mia scelta!
Io avevo scelto di stare con Hermione.
Amarla e vivere con lei era stata una mia scelta, forse la prima che avevo mai preso nella mia vita.

E cavolo....se avevo intenzione di tenermela stretta.

                               FINE

Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Come state?

Allora devo dire un paio di cose.
Per cominciare siamo arrivati alla fine della storia e vi voglio ringraziare come al solito per le letture e per il sostegno.
Grazie tante 😘

Poi, come avevo detto precedentemente inizierò a scrivere una Percabeth, inoltre, ripubblicarò e concluderò un paio di storie che avevo tolto qualche tempo fa, non ho ancora deciso quali però e, l'ultima cosa...vi ricordo la crossover con Percy Jackson, i fratelli Kane e Harry Potter (Exousia Teikos) che troverete sul mio profilo!

E niente, credo di aver detto tutto, grazie ancora di cuore e alla prossima storia!

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