Avengers || Immagina e One-shots || + 18

Steve Rogers 🟡

Fuori tuonava terribilmente, la pioggia percorreva imperterrita i vetri ormai tutti rigati delle finestre della Stark Tower.

Io ero accoccolata tra le coperte aspettando che Nat, Steve e Visione tornassero da una missione per rintracciare un trafficante d'armi.

Mi sistemai meglio sul divano di pelle quando sentii le porte dell'ascensore aprirsi.

"Cazzo Steve, stai sanguinando"

Il mio cuore perde un battito, i suoni si fecero più attutiti, e la gola mi si chiuse. Non Steve, non il mio Steve.

Corsi subito da loro e chiesi agitata "Cosa è successo? Pensavo fosse solo una missione di routine, non dovevate entrare in azione"

Il Capitano mi guardò determinato, si ergeva stabile in piedi, non si sarebbe mai detto che fosse ferito, se non fosse per la macchia di sangue sul fianco destro.

Gli avevano sparato, il terrore di perderlo mi aveva paralizzato e non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla sua tuta intrisa di sangue.

"Ci hanno teso un imboscata, sapevano che li stavamo tenendo sotto controllo, ma nonostante questo noi gli abbiamo fatto il culo"

Mi disse Nat con tono rassicurante. Riuscì finalmente a ancorare i miei occhi a quelli di Steve.

"Y/n stai tranquilla, non ti preoccupare è solo un graffio, guarda, non c'è neanche un foro di entrata. Mi hanno preso di striscio"

" STAI TRANQUILLA? Ma sei completamente deficiente?"
Mi stavo adirando, come poteva essere così stupido. Certo che mi preoccupavo, io lo amavo, ma lui ovviamente questo non lo sapeva.

"Linguaggio" mi disse lui con un' occhiata severa.

"Si si potrai sgridarmi e punirmi per la mia bocca scurrile più tardi, ora tu vieni in infermeria con me. ADESSO"

Urlai prima di prendergli il braccio e trascinarlo via. Avevo per caso detto che poteva punirmi? Merda.

Lui da gentiluomo quale era aveva ignorato la mia ultima uscita, lasciando che lo conducessi all'infermeria.

"Y/n dai non è necessario, sono un supersoldato"

"Già Cap, sei un supersoldato, non sei immortale. E ora spogliati" gli ordinai decisa.

Le sue guance si tinsero leggermente di rosso, ma fece come gli avevo ordinato. In poco tempo si ritrovò solo in boxer, la tuta era un pezzo unico.

Cercai con tutte le forze di non fissargli gli addominali, quegli addominali perfetti che mi facevano sognare ogni notte.

Mi avvicinai all'armadietto dei farmaci e presi un disinfettante e ago e filo. Ormai ero abituata a ricucire gli Avengers.

"Ok Rogers, questo ti brucerà un pochino"
Gli dissi facendogli l'occhiolino, gli posai le mani sul busto accarezzandolo leggermente e passai il batuffolo imbevuto sul taglio.

Si irrigidì subito al contatto.
"Dai Capitano non fare il bambino, ti hanno sparato, e ti intimorisce un po' di disinfettante?" lo canzonai.

"Io non, lascia perdere" disse un po' sconfortato.

Soffia sul liquido antisettico per farlo asciugare prima. Steve mi stava fissando intensamente, sentivo il suo sguardo bruciare sulla mia pelle.

Iniziai a ricucirlo, cercando di essere il più delicata possibile. "Sai io proprio non ti capisco, cerchi sempre di salvare tutti, ti preoccupi sempre di aiutare tutti, che godano di buona salute, perché non ti occupi altrettanto egregiamente di te stesso?"

Avvolsi la ferita con una benda, completando la medicazione. Lui mi prese il mento sopra un dito e mi costrinse a guardarlo negli occhi.

"Y/n?" mi chiamò con tono disperato, non l'avevo mai visto così esposto. "Perché ti preoccupi tanto per me?" mi chiese avvicinandosi per guardarmi meglio.

"Che razza di domanda stupida è questa? Non ho nessuna intenzione di rispondere" dissi voltandogli le spalle e iniziando ad allontanarmi.

Lui mi afferrò il braccio e mi fece girare attirandomi tra le sue braccia.

"Non mi mentire y/n" mi avvertì. "Oh ma io non ti stavo mentendo, stavo solo cercando di aggirare la verità" gli risposi iniziando a disegnare con l'indice piccoli cerchi sul petto.

Tutto pur di evitare di guardare quegli occhi glaciali. "Io potrei o non potrei provare dei sentimenti per te, ma non ti preoccupare passeranno" gli confessai abbassando la voce parola dopo parola fino ad arrivare ad un sussurro.

"E se io non volessi che passassero?"
Alzai lo sguardo all'improvviso, eravamo ad un palmo di distanza, lui si avvicinò lentamente, dandomi tutto il tempo di spostarmi se lo avessi voluto.

Io contrariamente invece lo incontrai a metà strada, e fu esattamente come l'avevo immaginato. Le sue labbra erano soffici e invitanti. Gli passai le mani tra i capelli, mentre lui agganciava le mie gambe ai suoi fianchi e mi portava in braccio fino alla barella poggiandomi delicatamente.

Fui io ad approfondire il bacio mordendo leggermente il suo labbro inferiore. Lo sentii gemere e un calore si risvegliò nel mio basso ventre.

Ormai avevo dischiuso le labbra consentendogli di accedere completamente alla mia bocca, le nostre lingue giocavano e si scontravano.

Poi lui si staccò incominciando a tracciare una scia di baci caldi lungo il mio collo e poi giù fino ai miei seni, slacciandomi la camicia bottone per bottone.

Durante il suo glorioso operato continuava a fissarmi, poi quando la camicia raggiunse il pavimento mi disse
"Sai potrei accogliere il tuo suggerimento di prima. Mi piacerebbe davvero castigare quella bocca"

Se non fossi stata seduta probabilmente mi sarebbero cedute le ginocchia.

Troppo tardi sentimmo la porta aprirsi e la voce di Natasha dire "Oh scusate, volevo vedere come stava il nostro fossile, ripasserò, continuare pure, però magari la prossima volta mettete un calzino sulla maniglia per avvisare"

Mi fece l'occhiolino prima di chiudersi la porta alle spalle.

Io e Steve ci guardammo imbarazzati prima di scoppiare a ridere.

"Per quanto abbia adorato quello che stavamo facendo prima di essere interrotti . Ti andrebbe di uscire a cena stasera dolcezza?"

Annuii e ripresi a baciarlo, non l'avrei più lasciato andare.

Ok potrei avere un kink per il look di Steve in Infinity War