Bucky Barnes 🟢

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Un po' di fluff per le giornate nere...

Era quasi tutto pronto, sperai davvero che il Soldato d'Inverno fosse in uno dei suoi giorni buoni. Steve mi aveva confidato che da un po' di tempo a questa parte i fantasmi del suo passato avevano iniziato a perseguitarlo. Ma oggi sarebbe stata una bella giornata, me lo sentivo. Il vestito era arrivato, avevo seguito assiduamente ogni lezione per un mese e avevo allestito tutto. Ero pronta. Speravo solo che lo fosse anche lui.

Mi rigirai nello specchio a disagio, lisciandomi la gonna a campana che arrivava fino al ginocchio. "Davvero si vestivano cosi negli anni 40'?" dissi rivolgendomi verso Natasha che stava tirano su la zip dietro di me.

"Tesoro stai benissimo, sembri appena uscita da una vecchia fotografia" mi rispose lisciandomi le maniche color petrolio. "Anche se..." la fissai preoccupata di sembrare ridicola. "Y/N non è niente, pensavo solo che all'epoca quello scollo sarebbe sembrata un po' osé" mi silenziò con un sorrisetto compiaciuto. "Non ti preoccupare sono sicura che a Barnes non dispiacerà questo piccolo dettaglio anacronistico. Ora sei pronta, vai"

Feci un respiro profondo e mi convinsi a procedere col il piano entrando nell'ascensore.  Mi rimirai nello specchi per cercare qualche dettaglio che non mi convinceva. Dall'altra parte del riflesso mi restituiva lo sguardo una donna dallo sguardo intenso. Avevo cercato di seguire un tutorial per copiare il look di Elizabeth Taylor. Il risultato era abbastanza soddisfacente, sorrisi arricciando le labbra color borgogna.

                                                                                            ***

"Steve che ci facciamo di nuovo in palestra? Ci abbiamo già passato tutta la mattinata, non avevi detto di avere nuove informazioni su una cellula Hydra dormiente? Come è andata la missione di ricognizione a proposito?"

Steve si grattò la testa cercando di soffocare il senso di colpa per quella bugia, si girò a guardare gli armadietti degli spogliatoi per cercare di evitare lo sguardo inquisitore del suo migliore amico.

"Non c'è tempo per queste domande ora, siamo già in ritardo, Y/n mi ucciderà se non sei pronto entro cinque minuti" affermò Steve con una punta di nervosismo.

Appena Bucky sentì il tuo nome le sue spalle si raddrizzarono e i suoi occhi parvero più limpidi. "Che centra Y/n in questa imboscata?"

Steve gli fece l'occhiolino  "Y/n è la tessitrice di questa trama a dir poco complicata, ora cambiati. Ne verrai a capo presto" prima di indicare lo smoking appeso all'entrata e uscire. Una melodia dal ritmo veloce si diffuse attutita fino ad arrivare alle orecchie di Bucky. La musica aveva un ritmo allegro e vivace che gli parve incredibilmente famigliare.

                                                                                                 ***

Più gli attimi passavano, più il mio nervosismo aumentava, cercai di ripetere a mente i passi mentre il mio piede batteva a ritmo sul pavimento. E se non gli fosse piaciuta la sorpresa? E se avessi esagerato?

Due mani calde mi si poggiarono sulle spalle, mentre un respiro solleticante mi sussurrò all'orecchio. "Agisci alle mie spalle bambolina?"

Mi girai a guardarlo, stava da dio con quel completo, sembrava che glielo avessero cucito addosso. Non mi fidavo della mia voce. Lui aveva il potere di inibirmi, inebriandomi con la sua presenza.  Così gli presi la mano con la destra e allacciai l'altra sulla sua spalla.

Lo fissai e come se potesse leggermi nel pensiero iniziò a muoversi a tempo di musica. A quanto pare la sua memoria muscolare funzionava in maniere eccellente.

Mentre mi fece volteggiare fissai i miei occhi nei suoi e sentii qualcosa dall'intensità del suo sguardo. Ci eravamo fatti più vicini. La sua colonia mi riempì le narici, ogni parte di lui mi confondeva e calmava allo stesso tempo.

Iniziò a disegnare figure immaginarie sul mio braccio mentre mi teneva stretta, lentamente io mi appoggiai sempre di più a lui e il ballo si trasformò in un abbraccio, non volevo lasciarlo andare.

Appoggiò la testa nei miei capelli e disse inspirando. "Sei bellissima piccola, balli lo swing come una professionista e non ti dico che effetto mi fai in quel vestito" arrossendo mi immersi ancora di più tra le sue braccia, nascondendo il viso nel suo petto scultoreo.

"Hai fatto tutto questo per me dolcezza?"

Gli allacciai le braccia al collo. "Tutto per te Bucky, il ballo, il vestito, me stessa". Un secondo prima mi stava trapassando con i suoi occhi azzurri, quello successivo mi stava baciando. Le sue labbra erano soffici e appassionate. La sua bocca aveva un sapore famigliare, era come tornare a casa.

Le sue mani mi tenevano premuta contro di lui e iniziarono a navigare nei miei punti più sensibili. I suoi baci scesero fino all'incavo del mio collo fino a farmi sciogliere.

"Dimmi che sei mia bambolina e non ti lascerò più andare" la voce sempre più simile a un ringhio tanto era bassa e roca.

Gli misi un dito sotto il mento per farmi vedere da lui. "Sono sempre stata tua, anche quando non ti conoscevo James" e con questo ripesi a baciarlo.




Boh io c'ho provato forse il fluff non è il mio forte. Questa storia è stata in cantina due anni comunque😅

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