Dolore

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Sono le due del mattino e sento il cellulare di mia madre squillare,dio ma abbassare la suonerio no eh?

E poi chi cavolo è a quest'ora? Cerco di non farci caso,in dormiveglia sento mia madre alzarsi dal letto ed andare a prendere il cellulare,bah.

Sento a malapena la voce,mi sto per riaddormentare...

"Cosa?Come?" Sento mia madre quasi urlare,vorrei quasi ricordarle che sono le due,ma troppo sonno.

"Come è successo?Lì ma che cavolo!" Lì?Mia zia,ma coss,alle due.

Sento la voce di mia madre strana,sembra quasi che stia per piangere,cazzo,spalanco gli occhi e cerco di ascoltare quello che dice mia zia dall'altra parte del telefono.Sta piangendo anche lei,oh cazzo,no no no no,dai porca merda,

Dopo circa cinque minuti la telefonata termina e lei si dirige verso il letto,mentre passa davanti la mia stanza la chiamo.

"Maa..."

"Oh"

"Che è successo?" La mia voce inizia a tremare,perchè già oso immaginare.

Mia madre non risponde e non mi degna di uno sguardo,continua a guardare il vuoto con una mano sulla bocca.Dopo un pò prende parola,

"E' morto nonno." Cazzo,lo avevo capito,porca merda,ma daai.

Inizio a piangere,abitano in un altro paese,ma ci sentiamo sempre e vado lì nelle festività e d'estate,è un piccolo paesino di montagna,conosco tutti,da quando avevo tre anni.

Perchè mio nonno?Con lui ho trascorso momenti indimenticabili.

Lui mi ha insegnato a giocare a carte quando avevo cinque anni, lui per me faceva delle passeggiate lunghe, so che non ce la faceva, perché ogni tanto ci dovevamo fermare e doveva prender fiato è così asciutta l'aria di montagna, quasi toglie il fiato.
E poi lui mi aspettava sempre, sul suo divano quando ero piccola mi faceva scivolare sulle sue gambe.
Ma lui ora non c'è, e io non so più cosa fare. Lui non può essere andato via, non può, non è possibile.

Mia madre ancora scioccata dalla notizia, piano si incammina verso il letto, io rimasi li immobile, a elaborare il tutto, dopo cinque minuti non riuscivo a stare allungata a letto, nel mio.
Allora prendo il cuscino e il mio pupazzo, Giò e vado nella camera di mia madre.

Lei si sposta un pò e mi fa allungare al suo fianco.

Guardo il soffitto, bianco. E resto tutta la notte a fissarlo e a piangere.

Oltre Te Non C'è NessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora