Gita

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Finalmente arrivò la gita,due giorni,Pisa e Firenze ero felice non perchè era una gita ma perchè sarei evasa un pò,ogni tanto fa bene.

Partenza alle sei,che stress trooppo presto vabeh basta pensare che è per passare due giorni con lei.

Arrivo,dopo circa cinque minuti arriva l'autobus,scesi dall'auto,presi il bagaglio e andai verso l'autobus come fecero anche gli altri.

Salimmo tutti in autobus a prendere posto,ma non vedevo Martina la solita ritardataria.

Presi il cellulare dalla tasca e piggiai su blueyes dopo circa tre squilli rispose:

"Oi"

"Dove sei?"

"In macchina,sto arrivando"

"La solita ritardataria...noi siamo già in autobus"

"Oddì,dove sei seduta?"

"Al piano di sopra"

"Okay,dai arrivo"

"Okay ciao"

"Ciiiiao"

Terminai la chiamata e guardai fuori dal finestrino era ancora buio.

Dopo qualche istante mi girai e vidi la sua figura venirmi incontro.

"Buongiorno"

"Buongiorno,ce l'ho faaatta!"

"Yeah" ridemmo entrambe.

Si sedette al mio fianco,era strana,diversa dal solito,non so perchè mi guardava in un modo diverso dal solito,i suoi occhi erano più attenti e accennava un sorriso,non capivo il motivo.

"Perchè mi guardi così?"

"Così" e sorrise ancora di più.Non so perchè ma mi faceva piacere il modo in cui mi guardava,sembrava quasi assorta da me,non lo aveva mai fatto.

Passamo le prime ore a parlare dei oned ,ascoltare musica assieme e ridere.Solo io e lei,come se attorno a noi nessun altro.

Verso le nove ci venne sonno,avevano detto che l'arrivo a Pisa sarebbe stato per le due del pomeriggio.

Mi allungai sulle sue gambe,piegando le mie,appoggiando i piedi alla base del finestrino.

La guardai,e lei sorrise di nuovo quello sguardo,era così bella.

Posò la sua mano sul mio seno sinistro.

Io la guardai stranita.

"Scusa ma non so dove appoggiare la mano,sei dappertutto!"

Scoppiai a ridere e lei con me.

Il suo telefono vibrò.

Uh Diego,ma fuuuuck bitch del cavooolo.

Rispose e poi ,STRANAMENTE lasciò il telefono.

Mi guardò,sospirò.

Era così bella da sotto,cioè guardarla da sopra le sue gambe.

Posò la sua mano di nuovo su di me,sul mio collo.

"Perchè?"

"Perchè mi va."

Che risposte del cavolo che dava a volte,cioè non ha senso che le va di posare la mano sul collo,perchè cioè dico è un gesto direi dolce,cosa strana che non ha mai fatto ,come quel suo sguardo.

Mi guardava ancora in quel modo,i suoi occhi fissavano i miei come non aveva mai fatto.

Oltre Te Non C'è NessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora