Mi mancherai, piangeró e ti urleró di non tornare

25 3 0
                                    

Dopo più o meno 8 giorni, scherzo, gli ho contati, ho contato le 192 ore, i 11520 secondi, aspettavo solo un suo messaggio, una sua chiamata....poi mi decisi, presi il telefono, aprii quella cazzo di chat, iniziai a scrivere sulla solita cazzo di tastierina virtuale, ci mette un po a spingere invio, poi lo feci...
"Ehi,passa al bar da Gino per le nove che beviamo qualcosa offrì tu " ma sperando di non fargli capire quanto cazzo mi é mancato...

Arrivarono le 9 e lo vidi arrivare. I suoi capelli gli contornavano il viso, i suoi occhi erano puntati verso il basso quasi volessero non incrociare il mio sguardo e naturalmente il suo Parka verdolino. Era una giornata piovosa e fredda ma ci sedemmo fuori. Io avevo addosso una camicetta bianca e azzurra, un paio di jeans blu un po strappati.
Io non dissi nulla, lui non disse nulla, si creò un silenzio decisamente imbarazzante.
Lui poi mi disse che non riusciva bene a parlare perché aveva male alla gola.
Io rabbrividi dal freddo. Lui si tolse il caldo Parka e me lo mise sulle spalle, delicatamente. Lo guardai e i miei occhi dicevano già tutto, non sono mai riuscita a trovare un modo per controllarli..

James
I suoi occhi dicevano tutto, aveva paura di buttarsi perché le avevo fatto capire che non mi interessava e adesso la coccolo, vengo al bar....
Comunque, nonostante tutto lei è sempre bellissima. I suoi capelli color nocciola, al sole sembrano biondi, ma oggi con le nuvole si esalta il loro colore, i suoi occhi, ti ci puoi perdere dentro... insomma è tutto quello che un ragazzo vorrebbe poter abbracciare per tutta la vita....
Bevemmo il caffè, la accompagnai a casa sua e me ne andai salutandola freddamente. Che stronzo pensavo, sei proprio una merda. Sei sicuro che sia quella giusta e la tratti come fosse la prima puttanella che trovi...

Il ragazzo in ParkaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora