ne avevo bisogno

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Sono passati un bel po di giorni, io intanto ho fatto amicizia con dei vicini, apparentemente nulla di strano, staremo a vedere. William mi ha scritto "Ehi scusa amore, non volevo, di anche a quel coso che mi dispiace "
"Quel coso si chiama James..."
"Bon Bon. ..."
" comunque non chiamarmi più amore, noi non stiamo più insieme "
" Perché? "
" prova a pensarci "
" Ah si ho già chiesto scusa "
"E secondo te una scusa falsa come questa, può bastare a rimediare una simile figura di merda?"
Non mi ha più risposto....
" Ehi, ho bisogno di vederti, passa al bar per le due e mezza. Baci James "
"Ci sarò "

Sono le due e ventotto. Sto per arrivare al bar. Lo vedo! Inizio a correre verso di lui. Lui inizia a correre verso di me...ci abbracciamo. Non c'è niente di più bello di quando abbracci qualcuno e lui ti stringe più forte, fino a spaccati le costole.....
L sua pelle e a contatto con la mia, la mia fronte non è mai stata così a suo agio, tranne che sulla sua spalla. Sento che piano piano le sue mani si stanno abbassando, il mio fantastico sedere e a contatto le sue mani. Mi alza e mi prende in braccio. Gli occhi di tutta la gente sono su di noi, ma a noi non che ne frega proprio niente, anzi possono amirarci. Non dico nulla .lui non apre bocca, semplicemente e delicatamente la appoggia sulla mia. Sento un'emozione grandissima, indescrivibile. Stiamo così per i n tempo lunghissimo. Le nostre labbra sembrano fatte come le collane che si regalano alle migliori amiche, perfette, combaciano perfettamente.
Ci stacchiamo.
Lui mi dice che era una cosa di cui aveva proprio bisogno, non poteva farne a meno. " Non poteva fare a meno di me" penso." Jenna non illuderti "

Il ragazzo in ParkaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora