Sono passati un po' di settimane da quella domenica, da quella violazione di privacy come anche dall'inizio delle minacce, da quel giorno alcune cose sono combiate, da quel giorno mi guardo sempre le spalle e penso due volte prima di parlare, da quel giorno ho paura di quel ragazzo che sembrava tanto docile ma che in realtà si è dimostrato l'esatto opposto.Per il resto la situazione al castello è piuttosto normale ci sono studenti del quinto e settimo anno agitati per gli imminenti esami, persone che si godono le giornate di sole che ora sono sempre più presenti e persone che al contrario preferiscono bearsi ancora del calore della sala comune magari leggendo un buon libro.
In questo periodo ho riflettuto molto, e sono arrivata alla conclusione che se non parlo Johanna potrebbe essere un'altra delle vittime di Simon. Quindi ho deciso di affrontare il tutto e parlarne, non servirebbe a nulla nascondersi.
La prima cosa che faccio è informare Michael della mia decisione, lui già sa tutto sull'accaduto.
Quindi mi dirigo verso la sua sala comune, entro, grazie alla password fornitami da Michael stesso e mi dirigo verso la sua camera.
Apro la porta senza pensarci e la scena che mi si presenta davanti é una delle più dolci a cui io abbia mai assistito, c'è Michael con le mani fra i capelli di Jonathan mentre quest'ultimo ha le mani dietro il suo collo e si stanno baciando. Non posso fare ammeno di guardarli con un sorriso stampato sulle labbra, Michael è più felice da quando conosce questo ragazzo e quindi sono più felice anche io.
Jonathan é un ragazzo molto bello a mio parere, piuttosto alto, poco più di Michael, magro. É moro, occhi verdi e ha due adorabili fossette ai lati della bocca. Davvero bello.
Caltha:ehm ehm
mi schiarisco la voce per far notare la mia presenza.
Michael:Amo posso spiegarti tutto
Dice quasi agitato
Caltha:Zitto tu, fammi presentare
dico ridendo per poi avvicinarmi a Jonathan per porgergli la mano
Caltha:Piacere Caltha
dico sorridendogli
Jonathan: Piacere Jonathan
Dice affermando la mia mano, subito dopo si alza e mi stringe tra le sue braccia
Caltha:Grazie, da quando ci sei tu Michael è più felice
gli sussurro all'orecchio mentre lo stringo a me, lui arrossisco subito ed è quasi senza parole.
Una volta sciolto l'abbraccio mi avvicino a Michael e gli stampo un bacio sulla guancia.
Caltha:Amo ti devo dire una cosa
Michael:Dimmi tutto
Dice buttandosi sul letto, quasi battendo la testa sulla testiera di quest'ultimo
Caltha:Ho deciso di parlare con Johanna, voglio dirle tutto, non può vivere con un mostro accanto
Michael:Cal, sai di cosa è capace quel ragazzo, se tu ne parli con Johanna e lui lo viene a sapere.....porco Salazar... non voglio nemmeno pensare a quello che potrebbe fare
Dice imprecando
Caltha: Lo so, ma Johanna non può stare con quell'essere e se io continuo a tacere lei potrebbe passare ciò che ho passato io...
Michael:Cazzo...
Caltha:Non posso fare altrimenti
dico accarezzandogli una guancia
Jonathan:Ehm... io non so cosa sia successo ma se questa Johanna sta con quel ragazzo e quel ragazzo è pericoloso direi che ha ragione Caltha... non può tacere
detto questo anche lui si accomoda sul letto
Michael:ti rendi conto contro chi ti stai mettendo, PENSI ALLE CAZZO DI CONSEGUENZE CHE POTREBBERO ESSERCI
Dice arrabbiato, alzando la voce
Credo Jonathan abbia visto la mia espressione proprio per questo ha messo la sua mano sulla mia in segno di conforto
Jonathan:Michael, basta, la spaventi
Caltha:Tranquillo Jonathan... amo non posso fare altro, non posso tacere ancora, come lo ha fatto a me lo può fare a molte altre ragazze e non è giusto
detto questo do un bacio sulla guancia ad entrambi ed esco dalla stanza diretta verso quella di Johanna, che è anche la mia
Fortunatamente la trovo da sola.
Caltha:Jo, sono qui per parlati di una cosa importante
dico proprio mentre sta per proferire parola.
Johanna:Dimmi tutto
Caltha:Hai presente quella sera, quella in cui abbiamo fatto l'uscita a quattro
Johanna:Si tesoro... ah approposito non mi hai più detto perché così all'improvviso sei scoppiata a piangere
Caltha:Sono qui proprio per parlarti di questo
Johanna:Sono tutta orecchie
Caltha:Beh... quella sera mi lasciaste da sola con Simon, il tuo fidanzato, ho sempre visto un qualcosa di ambiguo in lui, come se avesse un qualcosa di inquietante quasi sinistro, il mio sesto senso mi diceva che non era una brava persona... sapevo di dovergli stare lontano. Poi si è messo con te e da lì stargli alla larga é stato impossibile, quando tu andasti al bagno,Remus si alzó per andare a pagare così Simon si accomodó accanto a me, inizió a fare apprezzamenti poco piacevoli sulla mia scollatura e in generale su di me.... e beh subito dopo...
ed è proprio in questo punto che la mia voce viene rotta dal pianto
Johanna:Tesoro non dirmi che...
Dice iniziando a capire qualcosa e mettendomi una mano sulla spalla
Johanna:Se ti fa star male non continuare tranquilla
Caltha:No... devi sapere...
dico prendendo un respiro profondo per poi ricominciare a raccontare di quella spiacevole sera
Caltha:mi piazzó una mano sulla coscia, inizió a sfregarla su di essa... e soprattutto inizió a salire fino ad arrivare alla mia parte più intima, più privata, ed fu proprio in quel momento che le sue dita iniziarono a farsi spazio e introdursi nella mia intimità. Ero pietrificata, provavo dolore ma soprattutto una sensazione di sporco e...
Johanna:Non posso crederci...il mio fidanzato a fatto tutto ció...
Lei quasi sbianca mentre io annuisco
Caltha:Non potevo non dirtelo
dico asciugando le ultime lacrime con il dorso della mano
Fatto ciò la abbraccio ed esco da quella stanza.
Avrò fatto la cosa giusta?
Oramai quello che è fatto è fatto, ne subiró le conseguenze...Me:
ehiii, ecco a voi il capitolo spero sia di vostro gradimentoHave a good day/night❤️
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𝑬𝒈𝒐 𝒔𝒖𝒎 𝒒𝒖𝒊 𝒔𝒖𝒎| 𝑹𝒆𝒎𝒖𝒔 𝑳𝒖𝒑𝒊𝒏
Фанфик[COMPLETA] Correva l'anno 1976 quando Hogwarts stava per essere travolta da una novità... l'arrivo di una nuova alunna, Caltha Harvey, ragazza forte che nonostante le difficoltà affrontate nella vecchia scuola trovava ancora la forza di rialzarsi e...