Zayn

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Dopo quella giornata estenuante a scegliere il suo completo per il matrimonio, tutto quello che voleva Zayn era tornare immediatamente a casa per dormire altre undici ore ma il suo treno era in ritardo, come a solito, così si mise seduto su una panchina a cazzeggiare col telefono in mano.

Aveva provato a chiamare Louis da tutto il giorno ma non rispondeva, aveva più di vent'anni e si comportava ancora come un ragazzino, ma il moro non poteva nascondere il suo sorriso, sarà per sempre il suo fratellino.

In quel momento gli passò un ricordo per la testa, non sapeva neanche perché, era semplicemente arrivato; qualche anno fa Louis l'aveva chiamato, stava piangendo, lui non aveva fatto domande, era semplicemente partito portando con se delle birre.
Finirono in un parcheggio a riempire il cruscotto di bottiglie vuote, parlando senza aver concluso davvero qualcosa, alla fine loro erano quelli col passato in fiamme, quelli con tanti amici ma con cui non hanno mai davvero condiviso qualcosa di importante.

Erano sempre stati loro due contro il mondo e cazzo quante ne avevano passate.
Solo Louis, suo fratello, sapeva quanto dura fu per lui la vita, ricordava tutte le volte in cui vedeva sua madre piangere, non poteva nemmeno immaginare la delusione di quando lei tornava a casa e ad aspettarla cera solo il silenzio di quando Zayn si nascondeva dalla realtà.
Ricordava ancora le urla dei professori: «Sei marcio dentro!» dicevano.
Ma che ne sapevano loro, che ne sanno gli altri? Alla fine lui la sua vita l'ha vissuta come meglio credeva seguendo sempre i suoi ideali e alla fine ce l'ha fatta a trovare la sua felicità in due bellissimi occhi color cioccolato in cui puoi vedere il tramonto.

Liam era la cosa migliore che gli fosse capitata, la sua anima gemella se vogliamo metterla sul sentimentalismo, sposarlo sarebbe stata la cosa più bella della sua vita.

Alla fine c'era riuscito, fanculo tutti, aveva dimostrato a sua madre il suo valore, aveva dimostrato ai suoi professori che non era marcio e aveva dimostrato di essere un perfetto fratello maggiore, si era laureato in legge e ora era un avvocato pronto a sposarsi con un dottore e chissà, forse avrebbero avuto dei bambini.
Sperava soltanto che anche suo fratello potesse essere di nuovo felice, da quello che Louis gli raccontò lui e un altro ragazzo si erano spezzati il cuore a vicenda, probabilmente vivevano entrambi con la consapevolezza che l'altro l'amasse ancora, lui gliel'aveva detto di cercalo se l'amava veramente, il liscio non rispose e non ne parlarono più.
Sperava che anche loro avessero avuto il loro per sempre felici e contenti.

Il treno stava arrivando, prese il telefono e lascio un ultimo messaggio nella segreteria telefonica di Louis, probabilmente stava lavorando e non aveva toccato il telefono per tutto il giorno, pensò.

«Hey Tommo, che fine hai fatto? Ringraziami che mi sono svegliato dopo di te e ho ripulito il casino che hai fatto, poi mi spieghi perché il pavimento della cucina era pieno di uova e c'erano le tue mutande dentro il water» ridacchiò. «Comunque, ho preso il vestito, appena esci da lavoro torna subito a casa così te lo faccio vedere... ho preso anche dei gemelli uguali per tutti e due, così al matrimonio saremo abbinati, so che sembra ridicolo ma a me sembra carino.
Tua madre mi ha chiamato oggi, ha detto che verrà anche lei, la metteremo vicino a noi ma abbastanza lontana da Mark e mamma, non si sa mai» si interruppe per poco, teneva il telefono contro la guancia mentre cercava un posto a sedersi dentro il treno. «Ora ti saluto, sono in treno, ci vediamo più tardi, ti voglio bene Lou, ciao fratellino».

***

"Un fratello è un diamante,
appuntito e prezioso, amico e nemico, porto sicuro e uscita di sicurezza
È l'abbraccio più sincero
è la mano che lava l'altra, è la conquista di uno spazio

Un fratello è un insegnante,
attento e minuzioso, puoi copiare senza interrogare, puoi imparare senza sapere
È l'abbraccio più semplice
è un gioco senza giocattoli, è un giocatore di lungo corso

Un fratello è uno zaino,
carico di esperienze da condividere, ripieno di "è mio", svuotato spesso di spazi e tempi rubati
È l'abbraccio di un esempio
è l'esempio che forse un giorno rinnegherai, è un po' di te a tratti diverso

Un fratello è una bugia,
detta solo per coprirvi, è l'essere complici senza reati, è l'essere uniti e contrapposti
È l'abbraccio a braccia tese
è il coraggio di dire no occhi negli occhi, è la sincerità nelle differenze

Un fratello è "solo" un fratello
È un abbraccio, l'abbraccio.

Il tuo abbraccio nel suo."

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