Cap V - Parole e fatti

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Il sole ti sveglia, è mattino presto e ti senti totalmente stordita. Apri per un secondo gli occhi, vedi le lenzuola bianche splendere sotto il bagliore dell'alba, poi, all'improvviso, ricordi tutto e scatti seduta.

"Auch...ma cosa..."

Il tuo basso ventre risente del movimento improvviso, provocandoti un forte dolore. Arrossisci al ricordo di quel che è avvenuto col biondo poche ore prima nel cuore della notte, ti guardi intorno, ma lui non c'è, così ti rannicchi a te stessa abbracciando il cuscino, nel disperato tentativo di alleviare il tuo dolore.

"Cosa diavolo è successo?...È stato rude, ma allo stesso tempo sentivo una passione incredibile venire da lui ed era evidente quanto stesse pensando a me. Come ha potuto abbracciarmi in quel modo dopo che ho provato ad ucciderlo? Chiunque altro mi avrebbe stuprata furiosamente per poi uccidermi, lui invece..."

<...sembrava mi amasse davvero> sussurri, persa nei tuoi pensieri.

"...ma se mi ama davvero, allora perché non è qui?"

Il fatto che ti abbia lasciata sola ti confonde e ferisce, tanto che ti viene quasi da piangere.

"Al diavolo, che mi importa se mi ama o no? Lui è il nemico"

Rimani nel letto a fissare il vuoto per ore, poi ad un certo punto, bussano alla porta facendoti prendere un colpo, ma in cuor tuo, una piccola parte di te è contenta e spera sia Lui.

<Avanti...>

Ad aprire la porta però è Momo, che con le guance arrossate dalla ovvia situazione, entra portando biancheria pulita.

M: <Allora? Come ci si sente ad essere la Signora del castello?> chiede per prima cosa, poggiando la biancheria ai piedi del letto.

Proprio non riesci a mentirle e senza nemmeno girarti verso di lei, le dici la verità:

<...uno schifo...mi fa male tutto> sussurri a voce spenta.

Per un secondo, la mora non capisce, poi nota del sangue sulle lenzuola che la spiazzano, facendola andare un pò in panico, poi deglutisce e cerca di risollevarti in morale, come suo solito.

M: <...non dire così, è normale che la prima volta faccia un pò male, sono sicura che Lord Bakugou non ne avesse alcuna intenzione>

<...è stato rude, gli ho detto più volte di rallentare ma non mi ha minimamente ascoltata...> inizi a piangere stringendoti al cuscino, lasciando Momo senza parole.

<...e stamattina quando mi sono svegliata non c'era. Mi sbagliavo su di lui, è solo un maiale, ha avuto quel che voleva e mi ha lasciata sola!>

Ormai sei caduta in un pianto disperato, Momo viene ad abbracciarti e tu ti stringi forte a lei, ma le lacrime non accennano a smettere.

M: <Vieni, ti preparo un bagno caldo, vedrai che starai meglio...>

Il calore dell'acqua allevia i dolori del tuo corpo, ma non del tuo cuore. Ti senti usata, anzi che capirlo sempre più, ti ritrovi a capirlo sempre meno. Momo cambia le lenzuola del letto e ti aiuta ad indossare una vestaglia pulita, poi ti lascia in camera portando con se i panni sporchi e ti dice che tornerà per portarti il pranzo.
Ti rimetti a letto, stanca da morire e riprendi a piangere in silenzio.

"...Perché sono così delusa?..."

Bakugou's POV

Bakugou ha passato la mattinata a studiare strategie di guerra con il capo delle guardie e suo più fedele amico Kirishima, più altri importanti membri delle sue fila. A riunione finita, il biondo si butta nella sua sedia come sfinito e lamenta mal di testa, così il suo amico, lo stuzzica:

Bakugou x Reader - From enemies to loversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora