Bakugou x Reader - From enemies to lovers

Cap VII - Ritrovarsi

Sono passati sei mesi da quando Bakugou è partito, quattro dall'ultima e unica lettera ricevuta, che custodisci gelosamente. Gli mandasti una lettera di risposta, che non fu mai ricambiata. Non ce la fai più, l'attesa è snervante e ti senti ad un passo dalla follia, quando un giorno, nel pieno della notte, senti il sigillo apposto al ragazzo, venire spezzato.

"No. No, no, no, no, nooo!"

Urli e piangi così forte che alcune ragazze e delle guardie accorrono nella tua stanza, temendo ti sia successo qualcosa. Finisci col prendere una febbre fortissima che ti costringe a letto per molti giorni.
Non fai che pensare che possa essere morto. Spezzare un sigillo così potente, non è cosa da poco e ti senti lacerare il cuore. Caduta letteralmente in depressione, Momo per aiutarti, ha preso ad inviare corvi a Lord Bakugou in segreto quasi tutti i giorni, a cui ricevette però risposta, solo settimane dopo.
La lettera non è firmata dal Lord, cosa che fa gelare il sangue alla mora, che ti porta la carta giallastra con mani tremanti, spaventata del contenuto.

M: <È da Kirishima...>

Quando te la porge, l'afferri velocemente, aprendola in un attimo: hai bisogno di sapere.

"Cara Momo,

Lord Bakugou è rimasto gravemente ferito in battaglia, la guerra sembra essere finita, ma siamo frequentemente vittima di attacchi da parte dei ribelli rimasti. I nemici hanno ucciso tutti i corvi individuati e per questo fino ad ora non siamo stati in grado di metterci in contatto. Spero che questo messaggio vi arrivi più che mai, sapendo delle condizioni di Milady. Presto intraprenderemo la via di casa. Preparate cibo e vestiti per i rifugiati, se possibile, anche giochi per le bambine. Lord Bakugou è un uomo forte, ce la farà.

Nel frattempo, prenditi cura di Milady."

<È vivo!> urli scoppiando in lacrime.

<È ferito, ma è vivo!> continui.

Abbracci Momo, ringraziandola mille volte.
Ti alzi, ti metti davanti allo allo specchio, ti sei trascurata tantissimo da quando il sigillo si è spezzato un mese prima e sei ridotta ad uno straccio, troppo magra, ad un passo dall'anoressia, le occhiaie scure, i capelli spettinati:

"Non voglio che mi veda così" pensi.

Momo si accorge del tuo sguardo cupo, si avvicina prendendo a pettinarti i capelli.

M: <Torneranno presto, dovresti mangiare un pò, che ne pensi?> ti chiede con estrema gentilezza.

Accennasti un sì e da lì iniziò per te un vero e proprio percorso di riabilitazione, aggrappata alla speranza di poterlo rivedere. Ti rimettesti in sesto lentamente, iniziasti a curare il tuo aspetto molto più di quanto avessi mai fatto, pensando di voler apparire ai suoi occhi come la più bella del mondo, al suo ritorno. Prendesti peso, ritrovando le tue forme ancora più sinuose e i tuoi capelli, curati sapientemente da Momo, divennero come seta. Circa un mese dopo, arrivò un altro corvo, ancora una volta, poche parole:

"Sto bene. Non vedo l'ora di vederti. Ti amo più di prima"

Quelle poche lettere, scritte a mano sulla carta rovinata, ti diedero la forza di andare avanti come mai prima, soprattutto ora che, eri sicura stesse bene. Facesti del tuo meglio per prenderti cura di tutto in attesa del suo ritorno, poi un giorno, sentisti un gran baccano venire dal cortile e il cuore ti esplose dal petto. Corresti verso il blcone che dava sul cortile più veloce che potevi, erano tornati, erano tornati davvero!

"Ma dov'è lui?"

Lo cerchi con lo sguardo, non lo trovi, scendi le scale, vai verso la folla che ti saluta con inchini e sguardi tinti di sorrisi dolceamari che ti fanno preoccupare, poi senti un ruggito familiare, ti giri di scatto, è la tigre magica del biondo e lui è appena sceso da essa. Il cuore prende a palpitarti all'impazzata, poi capisci il perché di quei sorrisi amarognoli. Il corpo del giovane è devastato da cicatrici e ferite, temprato come una divinità greca dal fuoco della battaglia, poi quando si gira verso di te, vedi una cicatrice enorme a tagliargli il viso orrizzontalmente, dell'orecchio sinistro fino all'inizio dell'occhio destro, capisci che deve essere stato quello, il motivo della rottura del tuo sigillo. I vostri occhi sono gia persi uno dentro l'altro, ti accenna un sorriso: