Capitolo 1

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Forse qualcuno, leggendo questa storia, la ricorderà.
Si tratta di una delle 365 storie scritte nella raccolta "365 Sterek" che ho scritto tra l'anno scorso e due anni fa, la #91. 

Ho perso il conto di quant* mi hanno chiesto di svilupparla e considerando che ero la prima a volerlo, eccola qui. Diecimila parole, tutte vostre e anche tutte grazie a voi. Ovviamente è già conclusa, ma sarà divisa in capitoli che spero di ricordare di pubblicare. 

Come qualcuno di voi sa, è per problemi di salute che ho deciso di prendermi una pausa. Almeno avete questa cosuccia che vi terrà compagnia per un po' (non che io abbia la presunzione di credere che abbiate bisogno delle mie storie per avere compagnia). 

Grazie ancora e buona lettura. 

Blu. 

Per Sara, per aver lenito quei dolori così simili ai suoi e per avermi dato, a volte, la speranza di un futuro ricco di amore.

sterek293
sterek293

Stiles saluta Melissa che gli apre la porta e sale subito, di corsa, in camera di Scott. Sa che il suo amico sta dormendo, è domenica mattina e sono entrambi in ferie per Natale. Solo che è un'emergenza.

"Stiles? Cosa ci fai qui alle undici di domenica mattina?"
Appunto. Scott nemmeno apre gli occhi, glielo chiede da sotto il piumone.
"Scott, ho avuto uno strano incontro" risponde Stiles, sedendoglisi di fianco.
"Strano Tipo?" Chiede Scott, ora decisamente più sveglio, seduto al centro del letto, con gli occhi gonfi di sonno. "Tipo che era un essere sovrannaturale?"
"No!" si affretta a dire Stiles. "Tipo che ero a fare la spesa e un bambino di...boh, tre anni? Mi si è attaccato ai pantaloni."

Scott sbuffa. "Stiles, ti succede ogni volta che incontri un bambino perché gli sorridi e loro subito ti si appiccicano."
"Ma l'incontro strano non è stato con il bambino" continua Stiles.

Scott si ributta con la testa sul cuscino, un braccio a coprirsi gli occhi.
"Stiles, ti prego, mi sono appena svegliato. Dimmi tutto senza che io faccia domande."

Ora è Stiles a sbuffare.
"Oookay! Il bambino si è appiccicato e lo stava rincorrendo un uomo, un uomo bellissimo. Hai presente quei tizi che sembrano tutti photoshoppati sulle riviste? Lui era perfetto dal vivo!" Dice, con enfasi e gesticolando come suo solito.
"E ti sei preso una cotta? Anche quello ti capita spesso."

Stiles vorrebbe prenderlo a cuscinate.
"No! Cioè, si! Ma il punto è che lui mi ha staccato il bambino dai jeans, poi ha alzato lo sguardo, suppongo per scusarsi, solo che appena mi ha guardato in faccia...si è irrigidito ed è scappato!"
"Hai beccato un tizio bello e maleducato. Complimenti."
"Ma sembrava quasi spaventato! È stato stranissimo! E poi da quando se n'è andato, ho una stranissima sensazione, come se qualcosa mi sfuggisse. Mi sembrava di conoscerlo."
"Beacon Hills è piccola, l'avrai sicuramente incrociato da qualche parte. Dai, andiamo a fare colazione."

Scott si alza dal letto, scalciando via le coperte e prendendo Stiles per un braccio, spingendolo verso la porta. Solo che si blocca, prima di lanciarlo verso le scale e annusa l'aria.

"Scottino, tutto bene?" chiede l'umano.

"Sì" annuisce Scott. "Benone. Ma pensavo mi avessi almeno portato la colazione, solo che non sento odore di dolci."

Stiles alza gli occhi al cielo.

"Vado di sotto a farti dei pancake, ma non farci l'abitudine!"

Scott sorride, poi si chiude in bagno, non prima di aver afferrato il cellulare dalla scrivania. Manda subito un messaggio.

(Ore 11:24) Stiles ha appena fatto irruzione in camera mia. È venuto da me confuso. Cosa fai, torni e non avvisi? Aveva l'odore di Tommy addosso. SM
(Ore 11:29) Scott. Non pensavo di incontrarlo. Sono venuto perché Cora ha finito di ristrutturare villa Hale. Tra pochi giorni torno a New York. DH

Scott si prende un momento prima di rispondere, lavandosi il viso con acqua fredda. Derek è davvero lì.
(Ore 11:32) Come stai? SM

La risposta di Derek gli fa male al cuore.
(Ore 11:34) Come qualcuno che ha incontrato il suo compagno, ma ha dovuto far finta di non conoscerlo perché lui, dando alla luce vostro figlio, ha rischiato di morire e ha perso la memoria. DH
(Ore 12:17) Mi dispiace, Derek. Vi voglio bene. SM

Derek non risponde più e Scott decide di non fare altre domande. Magari gli chiederà solo di vedersi, prima che vadano via. Non li vede da un anno e mezzo, da quando Tommy aveva tre anni e Derek aveva deciso di trasferirsi definitivamente a New York, invece di passarci solo undici mesi all'anno. Era andato via a nove mesi dal parto, quando Stiles era guarito quasi totalmente, ricordando tutto. O almeno quasi tutto. Nessuno si era spiegato il perché di quella mancanza di memoria, del perché non ricordasse nulla di loro, della gravidanza.

Stiles fa colazione con Scott, poi lo lascia libero di riposarsi. Si avvia verso casa, ma, mentre è in strada, decide che è troppo una bella giornata per sprecarla chiuso lì dentro. Si ferma giusto per cambiarsi le scarpe, mettendone un paio più comodo e abbastanza vecchio, poi si avvia verso la riserva. Ha piovuto pochi giorni prima, ma ora c'è sole e si sta benissimo. Poi non ci torna dall'inverno precedente.  

Remembering you | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora