capitolo2

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Il tempo passava ed io ero sempre più aggitata all'idea di conoscere l'investigatore più famoso di Londra, cercai di immaginarlo poichè non lo avevo mai visto personalmente e persi anche la cognizzione del tempo. Finalmente arrivarono le tre ed ero fuori la locanda che aspettavo accanto a me c'erano altre due ragazze che aspettavano paziente mente l'arrivo di qualcuno, finalmente dopo un pò di tempo vidi un uomo venire verso di me dal profumo dedussi che era Doyl poichè di quel profumo ne avevo già sentito l'odore sulla lettera, era molto diverso da come lo avevo immaginato: era molto alto e snello a differenza di quello che avevo immaginato e camminava con un bastone nero con il pomello argentato i suoi occhi erano di un castano molto scuro ed i capelli non troppo corti color biondo cenere.
Arrivato vicino a me disse: "Nikky loro sono le tue collaboratrici Sam e Lea" "collaboratrici! quali collaboratrici?!" "quelle di cui ti avevo parlato nella lettera! Ti sei già dimenticata!?" Doyl mi guardò con un espressione rimproverante ed io annuii timidamente.
Entrammo nella locanda e Doyl ci spiegò che la leggenda del cervo di bronzo aveva incuriosito molti investigatori che però non erano riusciti a dare una svolta alle loro indagini, si trattava di un cervo dal manto di bronzo che riusciva a far fermare il tempo, ovviamente era solo una leggenda ma io dentro di me sapevo che ci doveva essere qualcosa di vero.
Oltre a parlare del cervo conobbi bene anche le ragazze ed entrambe mi raccontarono di aver ricevuto anche loro delle lettere con le stesse parole della mia e scoprii che avevamo molte cose in comune: Sam era una ragazza molto estroversa e simpatica, aveva capelli castani un pó più chiari dei miei e occhi color nocciola anche essi più chiari dei miei ed era molto magra e alta.
Lea invece aveva capelli biondi ed occhi color cioccolato anche lei era molto simpatica ma un pò più timida rispetto me e sam, era molto alta e magra e aveva la pelle un pò più rosastra rispetto alla mia che era pallida quasi come quella di un cadavere. Finita la conversazione Doyl ci diede in mano tre paia di chiavi tutte uguali e ci disse: "per questo caso dovrete andare a vivere in una casa insieme poichè avrete bisogno di confrontarvi e di raggionare insieme e insieme a voi ci saranno anche due miei amici che vi ospiteranno nella villa che noi chiamiamo.....villa del misteroooooo!!!!" Era un pessimo tentativo di spaventarci ma mi scappò un risolino per la buffa espressione che aveva fatto.
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Arrivate all'esterno della "villa del mistero" notammo due ragazzi venirci incontro erano molto carini e si presentarono a noi con i nomi di Jeak e Mettiw: Mettiw aveva capelli castani molto ricci e occhi di un verde acqua mischiato al castano a prima vista sembrava molto solare e socevole ma anche un pò esibizionista però non tanto.
Invece Jeak aveva capelli lisci castani molto scuri e occhi molto luminosi color cioccolato era molto introverso e per niente socevole ma sapevo che dopo un pò sarebbe diventato più aperto, forse era così solo con chi non conosceva.
I due ci invitarono ad entrare e ci mostrarono la villa: era molto grande ed era al centro di una distesa di erba, alle spalle c'era un bosco e a giudicare dal suono era anche vicina ad un fiume. Era ben arredata e aveva 7 camere da letto tra le quali le nostre con il camino e 4 bagni molto grandi. Il soggiorno affacciava sul bosco e si vedeva il sole tramontare dietro le colline, la cucina era molto calda e accogliente e perfetta per cucinare.
Dopo esserci sistemate i ragazzi ci offrirono una tazza di cioccolata calda che sorseggiammo tranquillamente insieme sul divano a parlare per conoscerci un pò.

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Era arrivata finalmente la sera, ero distrutta, troppe emozioni in un giorno e appena mi misi a letto sprofondai lentamente in un sonno profondo immaginando come sarebbe stato il giorno seguente

il cervo di bronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora