Dazai si strinse un po' di più nel cappotto: Kunikida lo aveva mandato in missione nel freddo gelido insieme ad Atsushi nonostante le sue incessanti proteste e, alla fine, non aveva avuto altra scelta che eseguire gli ordini.
Atsushi starnutì accanto a lui e si portò un dito al naso mentre sorrideva timidamente.
«Fa freddo oggi, vero, Dazai-san? Anche oggi mi sono completamente dimenticato di portare una sciarpa».
Dazai assunse un'espressione esasperata e sollevò entrambe le braccia mentre alzava le spalle.
«Certo che fa freddo, Atsushi-kun. Ma non è freddo come il cuore di Kunikida». Rabbrividì quando il vento li superò. «Ci manda fuori in una giornata del genere», ha continuato, piagnucolando, Dazai. «Com'è crudele da parte sua.»
Atsushi poteva solo sospirare mentre il suo mentore continuava a lamentarsi.
«Onestamente Atsushi-kun. Questa giornata non potrebbe andare peggio-»
La voce di Dazai si interruppe bruscamente quando il moro si scontrò con qualcuno mentre camminava. Una figura minuta con indosso un cappello entrò nel campo visivo dei due detective.
Dazai sorrise. «Be', se non è il più piccolo dirigente della Port Mafia. Sei così basso che non riuscivo a vederti nemmeno con il tuo cappello di cattivo gusto Chuuya.»
Il moro si aspettava che una raffica di insulti gli si sarebbe riversata addosso in risposta dato che aveva insultato sia l'altezza che il cappello di Chuuya, ma non ricevette nulla in risposta.
Chuuya si fermò per un breve momento e girò la testa in direzione di Dazai.
Gli occhi caramellati si spalancarono leggermente mentre osservavano l'aspetto fisico di Chuuya. I capelli rossi, normalmente scintillanti, del dirigente avevano perso la loro lucentezza e gli pendevano flosci intorno al viso. Gli occhi azzurri di Chuuya, che normalmente avevano la stessa quantità di forza di una violenta tempesta oceanica, lo fissarono, senza alcuna traccia della sua vibrante personalità.
Dopo aver scambiato un breve contatto visivo, Chuuya si allontanò senza dire una parola mentre Dazai emetteva un piccolo sospiro. Atsushi guardò la scena svolgersi davanti a lui confuso. Alzò lo sguardo sul viso del suo mentore e vide un accenno di preoccupazione.
«Dazai-san?»
La voce di Atsushi riscosse Dazai dai suoi pensieri muti.
«Mh?»
«Qualcosa non va?»
Il moro fece un sorriso allegro e scosse la testa.
«Niente affatto Atsushi-kun.»
Allungandosi, Dazai fece qualche passo avanti all'altro. «Sbrighiamoci e finiamo la missione prima che io muoia completamente congelato con questo tempo. Può piacermi il suicidio, ma questo tipo di dolore non è come voglio che vada~»
Atsushi inclinò la testa di lato prima di inseguire il detective più alto. Anche dopo tutto questo tempo non riusciva a capire appieno cosa stesse pensando il misterioso moro. Scosse la testa. Dopotutto, era comunque meglio non interrogare Dazai.
***
La missione era relativamente semplice e i due la completarono con facilità. Tuttavia, durante la missione, Dazai sembrava perso nei suoi pensieri e rispondeva solo quando Atsushi chiamava ripetutamente il suo nome. Atsushi si aspettava che Dazai tornasse prontamente in ufficio visto quanto si era lamentato del freddo per tutto il tempo che erano stati all'aperto.
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A Spring Without You Is Coming || Soukoku
Fanfiction«Chuuya quando è stata l'ultima volta che hai dormito?» «Non sono affari tuoi, Dazai.» DISCLAIMER: La storia non è mia, la sto traducendo dall'inglese dalla ff originale di likeshining, sul sito "Archive of Our Own", quindi tutti i diritti vanno a l...