Autumn

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Le sfumature dorate dell'estate si erano lentamente insinuate nelle foglie quando l'autunno ha reso nota la sua presenza. Con il passare dei mesi, Chuuya si era indebolito sempre più velocemente mentre perdeva rapidamente peso, rendendolo sempre affaticato e a malapena in grado di parlare.

Dazai si avvolse la sciarpa intorno al collo un po' più stretta, proteggendola dal morso del vento. Non poteva permettersi di ammalarsi, non con Chuuya già così debole fisicamente. L'insonnia del dirigente era progressivamente peggiorata al punto che Chuuya non riusciva affatto a dormire. Dazai si morse il labbro per la frustrazione. Era andato da Yosano per informazioni sulle condizioni di Chuuya solo per tornare con ciò che già sapeva. Gli disse che l'unica cosa che poteva fare per Chuuya ora era di tenerlo il più a suo agio possibile.

Il moro sentì crescere la sua frustrazione mentre rifletteva sulla propria impotenza. Indipendentemente da ciò che la vita gli aveva riservato, riusciva sempre a trovare soluzioni con facilità. Tuttavia, Dazai si era trovato le mani legate dietro la schiena, incapace di fare altro che guardare mentre la privazione del sonno consumava lentamente Chuuya sia fisicamente che mentalmente.

Dazai aprì la porta dell'appartamento. «Chuuya, sono a casa~»

Una falsa allegria echeggiò nella stanza e Dazai rabbrividì al suono della propria voce.

Sbattendo le palpebre lentamente, Chuuya lo salutò dal soggiorno.

«... Ben... tornato a... c-casa, Dazai.»

Il moro si avvicinò a Chuuya e si sedette. Prendendo la mano fredda di Chuuya nella sua, Dazai appoggiò la testa su quella di Chuuya, facendo la stessa domanda che faceva ogni giorno.

«Come ti senti?»

Chuuya spostò la testa per incontrare gli occhi di Dazai. Lo sfinimento riempiva i suoi occhi di zaffiro normalmente scintillanti. Il dirigente si appoggiò alla spalla di Dazai prima di sussurrare la sua risposta.

«Stanco.»

L'investigatore poteva solo portare un braccio intorno alla testa dell'altro, attirandolo più vicino e confortandolo silenziosamente come meglio poteva.

I due sedettero in silenzio mentre Dazai erano occupati entrambi con i propri pensieri.

Il primo a rompere l'atmosfera tranquilla che li circondava fu Chuuya.

«D-Dazai?»

«Mh?» Mormorò in risposta.

I morbidi capelli solleticarono la guancia di Dazai mentre Chuuya si voltava verso di lui.

«Io... Io v-voglio v-vedere il Sole... tramontare»

Gli occhi caramellati si spalancarono alla richiesta.

«Chuuya pensi di farcela?»

Dazai non poteva fare a meno di esprimere della preoccupazione impregnata nella sua voce anche se sapeva che l'altro se ne sarebbe accorto. La rapida perdita di peso di Chuuya, accompagnata dalla sua incapacità di dormire, lo aveva indebolito a tal punto che Dazai temeva che una forte raffica di vento avrebbe travolto il piccolo dirigente come una delicata bambola di carta.

A Spring Without You Is Coming || SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora