travel to a new life

INCONTRI NON GRADITI

Dylan' s pov
<<ma si può sapere cosa ci fai un in messo alla strada?>>
sento una voce risvegliarmi dai miei pensieri e mi rendo conto di trovarmi davanti una ragazza che mi sta urlando contro. Rimango per un attimo spiazzato della sua bellezza, ha i capelli castano chiaro e degli occhi di un verde intenso molto chiaro. mi rendono conto che la ragazza, con la sua statura da un metro e un tappo, cerca in tutti i modi di risvegliarmi dai miei pensieri sventolandomi una mano di fronte al viso e continuando ad urlarmi contro.

<< ma ti vuoi levare di mezzo?>> mi urla con la sua voce stridula da perfettina, proprio non la sopporto. Mi limito a squadrarla dalla testa ai piedi e a risponderle nel modo più irritante possibile  <<  ma datti una calmata>>. 

Queste figlie di papà con un'aria così da viziate mi stanno proprio sul cazzo. Continuo a guardarla mentre rientra in macchina e starnazza con la sua amichetta, un'altra ricca sfondata che nella vita non fa altro che usare i soldi di 'papi'. Le vedo mettere in moto e partire e io i dirigo a scuola, o inferno chiamatelo come volete.
Arrivo lì e vedo che tutti mi stanno fissando manco fossi il Michelangelo di Donatello, non potevo passare inosservato e potermene stare per i fatti miei? no, Dylan, a quanto pare no.

Decido di fermare un ragazzo e chiedergli dove si trovi l'ufficio del preside, che il moro mi indica come la stanza alla destra alla fine del corridoio. Senza troppi giri di parole mi dirigo a passo spedito verso il punto indicatomi dal tipo. Quando apro la porta ritrovo seduta su una poltroncina, di quelle situate nella larga stanza, la ragazza che era in macchina con la nanetta perfettina. Ora che la guardo meglio noto che ha gli occhi azzurri e i capelli di un biondo, tinto sicuramente, chiarissimo, lei sembra riconoscermi e sul suo viso si forma una smorfia 'stai tranquilla che non ci tengo manco io a stare in tua compagnia eh' penso.
Subito la vedo prendere dalla sua borsa Hermes il cellulare e digitare velocemente sui tasti, no scusate volevo dire 'provare a digitare velocemente' perché con le unghie che ha le è difficile persino accendere quel telefono che si ritrova in mano. Subito vengono interrotti i miei pensieri dalla segretaria, appena entrata nella stanza, che mi guarda incantata per un attimo ma che poi prende a parlare in modo fluido <<tu devi essere Dylan Miller, mi avevano detto che saresti arrivato oggi.  Attendi un attimo che stampo il tuo orario settimanale e poi Tiffany, non so se vi siate già presentati, ti accompagnerà a fare il tuor della scuola>>.

Non fa in tempo a finire che la frase che la fotocopiatrice posta di fianco a lei emette un rumore come per stare a significare che sia pronta . Subito mi mette in mano un foglio e posso leggere che la materia della prima ora è matematica, ma almeno una materia decente ce la potevo avere? Sarà una lunga giornata.

Allison' s pov

Sono appena entrata a scuola e sento gli occhi di tutti addosso. Purtroppo al momento sono affiancata solo da Jacob, il mio migliore amico, e non anche da Tiffany, la mia migliore amica, perché è stata chiamata urgentemente dalla segreteria siccome la ragazza che solitamente faceva i tour della scuola si è data per malata e hanno deciso di farlo fare a lei per oggi, essendo una persona con una buona parlantina.

Sento il trillo che emette il mio nuovissimo telefono,  che mi ha regalato papà per natale, è un messaggio di Tiffany, anzi mi correggo, sono una raffica di messaggi di Tiffany,

' ho rivisto il bono che hai quasi investito stamattina'
'che antipatico questo'
'è troppo bello ti giuro'
'devo fargli fare il tour della scuola'
'si chiama Dylan Miller che bel nome😍'.

Leggo solo una parte dei 30 messaggi che mi ha scritto, seguiti dal suo sticker con gli occhi a cuore o con le stelline mandato a ripetizione.
Ma io potevo avercela una migliore amica normale?
Ignoro i venti sticker e le rispondo solo con un breve messaggio 'mi dispiace per te, racconta poi' che le invio seguito dal mio sticker che manda un bacio volante, siamo proprio migliori amiche.
Sento Jacob chiamarmi perciò gli rivolgo la mia attenzione
<< oddio ma chi è quello?>> non ci devo manco pensare, so già a chi si stia riferendo lui, a Dylan, sono rimasta stupita pure io davanti a tutta questa bellezza e spero che lui non se ne sia accorto per nulla, anche perché non è da me.
<< lui? è il ragazzo che stamattina ha deciso di fissarsi come un chiodo in mezzo alla strada e che stavo per investire>> gli rispondo in modo disinteressato al discorso.
<< cooooosa? Tu stavi per investire un manzo galattico e non sei venuta a chiamarmi per conquistarlo facendo la mia mossa da superman per salvarlo dalle tue grinfie?>> spero di aver sentito male,  <<tu stai delirando veramente se pensi->> non faccio in tempo a finire il discorso che vengo trascinata per un braccio da quello che un tempo reputavo il mio migliore amico verso la figura di Tiffany con quel ragazzo bellissimo.
'Ma cosa vai a pensare Allison?' Mi diedi uno schiaffo mentale solo per averlo pensato ciò.

<<Ciao piacere io sono Jacob Williams e lei è Allison Smith, la mia migliore amica>>  faccio in tempo a vedere Jacob che porge la mano a Dylan prima di schiantarmi addosso alla mia migliore amica.
<<nanetta vedo che non sono l'unico sulla quale oggi hai deciso di schiantarti>> sento dire da lui. Aspettate un attimo, penso di aver capito male.
<<come mi hai chiamato ?>> gli domando.
<<nanetta>> risponde a chiare lettere lui, sbeffeggiandomi.
Penso che in questo momento abbia una faccia a dir poco scioccata perché sia lui che tutti quelli intorno a noi, compresi Tiff e Jac, iniziano a ridere. Ci mancava solo il classico tossichello a cui non sbatte nulla di nessuno a rovinarmi la giornata, anche se però devo ammettere che è proprio bello come ragazzo, ha quel qualcosa che attrae, saranno i suoi occhi scuri o il fisico scolpito che si ritrova. Mi rendo conto di star di nuovo fantasticando quindi forse è meglio che stacchi per un po' il cervello.

le autrici
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eii❤️
eccovi il quarto capitolo della storia!
speriamo vi stia piacendo.