Prelude ( The Family Trip)

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There's no earthly way of knowing
Which direction we are going
There's no knowing where we're going
Or which way the wind is blowing Is it raining? Is it snowing?
Is a hurricane a-blowing?


Harry non segue più le stupide regole dei Dursley.

Ha quasi quindici anni ed in quella mattina, nel salotto di casa Dursley, con suo zio che sbraita invettive dietro la sua schiena, ride e si lascia scivolare la furia dell'uomo, le parole inacidite della palla di lardo sembrano stampate nei disegni della tappezzeria dell'atrio, perché Harry si sforza di studiarli attentamente, per non scoppiare a ridere.

Comunque ha già tirato la corda in maniera pericolosa, ed ha vinto.

Essersi voltato per tornarsene nella sua stanza ( nella seconda stanza di Dudley) mentre lo zio sta ancora urlando é già abbastanza rischioso.

Se zio Vernon lo sente anche ridere, potrebbe decidere di inchiodare la porta della sua stanza.

O fare qualsiasi altra carognata. Rosa pallido e rosa salmone.

"... e non azzardarti mai più a comparire in giro per casa vestito in quel modo INDECENTE!!! Mi hai capito, dannato ragazzo?!"

Harry afferra con un sorrisetto rischioso la maglia della sua taglia che zia Petunia gli porge. La donna ha le labbra serrate, bianche.

Il braccio che regge la maglietta è rigido, e non appena Harry la prende; la donna zampetta frettolosamente giù dalle scale, come se la vicinanza o il contatto con il nipote fossero fonte di contagio.

Harry adesso ha qualche vestito da mago che naturalmente non può indossare nel mondo Babbano, ma avrebbe potuto prendersi degli abiti Babbani a Londra da solo, ora.

Invece di ritorno a King's Cross, in attesa dell'auto dei Dursley imbottigliata nel traffico, indeciso se attraversare o meno la strada in direzione del discount più vicino per comprarsi una maglietta, con addosso la felpa bucata e quasi completamente scolorita di suo cugino, ecco quell'idea.

Per molti aspetti folle come 'ehi voliamo in macchina fino ad Hogwarts' , però gli è piombata addosso come un fulmine ed Harry l'ha fatta sua senza indugiare un attimo. Avrebbe obbligato i Dursley a comprargli dei vestiti. Niente più stracci vecchi di Dudley.

Sapete come sono a volte i pensieri, che ti girano in testa e poi quando ti decidi a parlare, con sorpresa pensi: ehi, l'ho detto davvero.

Allo stesso modo quella mattina un Harry piuttosto sorpreso di se' stesso si sente dire, dopo pranzo ai suoi zii : "Voglio dei vestiti nuovi. Non posso continuare ad indossare questa roba" Secondi di sbigottito silenzio. Zio Vernon è semplicemente scoppiato a ridere, finché ha rischiato di soffocare, il suo faccione è diventato paonazzo. Harry l'ha preso come un no.

La sera stessa, uno zio Vernon con piccoli occhi scintillanti di malignità gli ha comunicato con aria pratica che poteva ritenersi fortunato se non lo buttavano fuori di casa seduta stante, e che gli abiti smessi di Dudley andavano più che bene, come sempre.

La mattina seguente Harry si è presentato a colazione senza maglietta. Zio Vernon non ha fatto una piega, ma la mano con cui taglia il bacon trema, tanto che lascia cadere il coltello ben due volte.

La mattina dopo ancora, Harry si presenta a colazione con addosso solo un delizioso paio di boxer stinti. Sua zia è arrossita fino all'attaccatura dei capelli ed è stata sul punto di dire qualcosa, ma zio Vernon si è limitato a lanciargli una mezza occhiata di sfida ed a versarsi il latte.

La sera stessa, Harry si siede in poltrona, nudo.

Il Quidditch ha scolpito il suo corpo esile, modellandolo, delineando sodi muscoli adolescenziali.

Sono circa le quattro del pomeriggio, e di lì a poco zia Petunia farà il suo ingresso in salotto per il tè delle cinque, che talvolta si serve munificamente anche in mancanza di ospiti. Puntuale come un orologio, la zia entra.

Puntuale come un orologio, ecco l'urlo. Zia Petunia ha fatto finire il vassoio fin quasi all'altro capo della stanza, Harry si è alzato ed ha abbandonato con calma il campo. Le grida sono riprese al piano di sopra, al ritorno di Vernon.

Così Harry ha avuto la sua maglietta.

Portrait of an English FamilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora