Ka-Boom Ka-Boom

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Ka-Boom Ka-Boom

I won't do it with you
I'll do it to you
I hope this hook gets caught in your mouth
I won't do it with you
I'll do it you
Don't say no
Just say now

"In realtà non...non è stato qualcosa che mi ha fatto. Capisci cosa intendo? Era qualcosa che io gli vedevo dentro quando mi guardava. Penso che non si arrivato mai a farlo perché... perché è mancata l'occasione giusta. Perché aveva paura, probabilmente, Però il modo - in cui mi guardava, in cui mi toccava non avrebbe dovuto essere quello. Capisci?"

Harry capisce.

Dudley è in piedi come uno scolaretto, giocherella distrattamente con il polsino della sua enorme camicia, sembra uno scolaro che confessa un misfatto al proprio maestro, non fosse per la sigaretta che pende dal labbro inferiore e quell'espressione.

Quell'espressione terribile. Hanno bevuto delle birre, non sono ubriachi, solo un po' caldi, e Dudley all'improvviso ha parlato.

Gli ha detto proprio quella cosa, ha risposto alla domanda inespressa di Harry.


Dudley continua a tenere lo sguardo basso, è pomeriggio, la luce gialla sembra glassa, è morbida come glassa su un dolce ma anche tanto, tanto spietata. Dudley tiene il viso abbassato da troppo tempo e le lacrime sono nell'aria. Harry dovrebbe sentirsi in imbarazzo, invece è una sorta di misterioso senso di trionfo quello che la confessione di Dudley ha inaugurato dentro di lui.
Prevedeva ansia, invece si sente calmissimo.

Poche volte nella sua vita si è sentito altrettanto calmo.
Tutto sembra carico di un qualche significato, anche la sigaretta di Dudley, che adesso lui fuma nervosamente. "Sei pronto?"
"Alla guerra?"
Gli domanda Dudley di rimando, con voce stranamente vibrante.
"E guerra sia"
"Fuoco, allora Ka-boom Ka-boom."


"Come diavolo si usa questo coso? Hai salvato?"
"Si. Invio. No, non ho salvato da nessun altra parte, tranquillo."

Dudley preme pazientemente il tasto invio, Harry lo lascia fare, assicurandosi solo che trascriva correttamente quanto lui gli detta.

Alla fine la discussione è postata, e Dudley deve cancellare la cronologia ed attendere il log out sulla pagina. Questo è il decimo forum in cui si registrano con l'ennesimo indirizzo e-mail creato appositamente, per postare un messaggio pressoché identico, che varia leggermente a seconda del pubblico di destinazione.
Appassionati di videogiochi, ragazzi del liceo, club del francobollo, per ognuno di loro le istruzioni sono state introdotte in modo diverso.

All'inizio la prendono come uno scherzo, d'altra parte Harry e Dudley specificano sempre che il succo non è seguire le Istruzioni a pennello, il succo è l'atteggiamento che deve esserci dietro, perché difficilmente le sfuriate e l'aggressività funzionano verso famiglie come le loro, che a quanto pare sono notevolmente diffuse.
I messaggi di risposta ( e sono tantissimi, le rare volte in cui effettivamente controllano vedono risposte ai messaggi dei messaggi dei messaggi originariamente inviati) sono scettici, prendono in giro, alcuni pieni di parole di rinuncia e di sconfitta a priori. "Impossibile amico" e "i miei mi ammazzerebbero se mi azzardassi a presentarmi in salotto in reggiseno" cose simili. Loro rispondono che bisogna avere coraggio, che senza rischio non c'è vittoria.


Ma dopo il primo mese, quei messaggi di risposta negativa sono diminuiti, sostituiti da semplici ringraziamenti, persone che ormai conoscono le Istruzioni e le avevano già viste in giro quando loro postano, perchè la faccenda ha iniziato a diffondersi a macchia d'olio.

In fondo è bastato fare il lavoro grosso all'inizio. La cosa davvero inquietante e magnifica secondo Harry è come, una volta immesso in quella che Dudley chiamava la rete, il messaggio ha letteralmente iniziato a camminare con le proprie gambe.

Portrait of an English FamilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora