𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 1

1.2K 4 0
                                    

Cazzo. Per colpa delle mie amiche i bicchierini che ho svuotato erano molto più di uno. Ma una volta tanto va bene, no?

Mi sento leggera, come se potessi volare. Divento subito euforica se esagero un po' con l'alcol e le ragazze ridono di fronte a me, soddisfatte dell'effetto ottenuto. Però, è ancora tutto sotto controllo.

Un ragazzo si avvicina a Sydney, che si gira per ascoltare cosa ha da dirle. Dopo qualche istante il ragazzo sparisce nella folla e lei si gira verso di noi con un ghigno malefico. «È arrivato il momento!» urla tutta emozionata.

Lya in tutta fretta abbandona l'ennesimo bicchiere vuoto sul bancone e si sistema la gonna aderente. «Julie muoviamoci sennò iniziano senza di noi!»

Le guardo confusa facendo il broncio. «No. Non ho ancora finito con i miei amici bicchierini...»

Le due mi prendono per il gomito e mi guidano attraverso la calca di gente che continua a ballare. Con un paio di gomitate arriviamo a salire una lunga scala che ci porta al piano di sopra.

Nonostante il buio, si riescono a distinguere almeno tre o quattro porte per lato nel corridoio in cui siamo finite. Dio, questa casa deve essere enorme.

Sento le ragazze discutere su quale delle tante camere scegliere, ma non ci faccio tanto caso. Dopo qualche altro secondo di indecisione, ci ritroviamo in una specie di salotto ampio e scuro.

Un forte odore di fumo mi arriva alle narici e mi fa storcere il naso. Ma quello su cui cade la mia attenzione subito dopo è un gruppetto di ragazzi che stanno seduti per terra creando un cerchio in cui manca ancora qualche membro. Chiacchierano fra di loro, ma quando entriamo noi scatta un applauso che li scatena tutti.

Un ragazzo si alza di slancio venendo verso di noi con un sorriso e riconosco quello che prima è sceso a parlare con Sydney. «Ragazze, aspettavamo giusto voi!»

Il suo sguardo finisce poi su di me. «Una novità! Che sorpresa!»
Mi guarda un secondo di troppo e poi ci fa strada verso il gruppo.

Io mi avvicino a Lya quasi attaccandomi al suo corpo. Il nuovo ambiente ha messo il mio cervello sull'attenti. «Ma che facciamo qui? Non è che mi faccia impazzire questo tizio...»

Lei mi prende per mano e ci sediamo insieme agli altri formando un cerchio perfetto. La mia amica sorride e mi fa un occhiolino eloquente.

Prevedo un sacco di guai.

Per fortuna ho una gonna morbida e riesco a sistemarmi a gambe incrociate. Inizio a spiare il resto del cerchio approfittando della penombra. Sono tutti studenti della mia scuola... che odio. La ragazza più popolare, il capitano della squadra di nuoto, qualche cheerleader.

Mentre li scruto sento la strana sensazione di venire osservata.

Il ragazzo di prima si piazza in mezzo al cerchio e ora che lo guardo meglio deve avere qualche anno in più di noi. Per questo non riuscivo a ricordarmelo in classe.
«Dato che stasera abbiamo delle new entry, mi presento. Sono Sam e se siete capitati in questa stanza significa che avete voglia di fare delle nuove esperienze...»

Mentre parla, ci guarda uno ad uno e quando arriva a me mi sorride sornione. Io impallidisco e mi sporgo verso Lya. «Questo Sam tu lo conosci?»
Lei mi fa segno di fare silenzio e di ascoltare.

«"Non ho mai" è un gioco semplice. A turno qualcuno dirà qualcosa che non ha mai fatto in vita sua, se gli altri l'hanno fatto bevono altrimenti aspettano il prossimo turno. È molto semplice.»
Sam continua a parlare e nel frattempo ha distribuito bicchieri e vodka a volontà, ma io non lo sto più ascoltando.

Passo ancora in rassegna i visi che mi circondano, quando finalmente lo vedo.

Due occhi scuri si agganciano ai miei e un brivido mi scorre lungo la schiena quasi nuda.

Non posso credere a ciò che sto vedendo.

Nicholas Black. Lui in persona.

Il mistero in carne ed ossa. E anche il sesso in carne ed ossa. Non basterebbe una serata per ricordarsi di tutte le sue conquiste negli anni di scuola.

Nik continua a guardarmi senza distogliere lo sguardo e io vado in panico. Improvvisamente inizio a sentire un gran caldo e i miei polmoni hanno bisogno di ossigeno.
Dicevano fosse in prigione, che ci fa qui?

Non ho mai - Vuoi giocare con me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora