chapter six

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io e ciro siamo usciti dall'isolamento da un paio di giorni totó cerca di parlarmi ma non lo calcolo , cerco di parlare con ciro ma lui mi ignora bello stronzo

soprattutto bello
mi ricorda la mia coscienza e stai zitta cosicenza

sono nel laboratorio di arte  che stopitturando le mattonelle per il murales

siamo entrati da una settimana nel mese di ottobbre che lo odio perché mi fa ricordare la mia mamma , qualcuno si avvicina a me ed é viola ultimamente ci stiamo litigando molto

"ops" disse guardando e prendendo una bella ciocca di capelli ch emi ha tagliato

menomali di poco ma sempre i miei bambini non li voglio toccati

"ma c sfaccim fai" dissi indicando i miei capelli troppo corti per me , "ti ho giá detto scusa piccola puttanella"

mi fiondai su di lei e gli desi un pugno nella faccia, quando qualcuno mi sollevó di dietro ed era proprio lui ciro..

"ohh calmt" mi disse lui mentre mi fissava e cazzo che occhi "ij l'accir" dissi cercando di dimenarmi da lui e andare da quella troia

mio fratello si avvicina e dice "oo tutto bene" io lo guardo e dico "bene , ti sembra tutto bene" dissi piangendo é troppo...

mentre nunzia arrivó insieme alla direttrice e il comandante mentre a viola cola il naso

"a leoness a colpit ancora" disse priucchio mentre ciro gli lanció uno sguardo omicida

"c safccim sta succeren cá" disse il comandante mettendosi in mezzo a viola con il naso corrente di snague e io con con i capelli tagliati

"comandá hann tagliat i capill a sole" disse naditza menttre era vicino a me , "viola , in isolamento" disse il comandante mentre mi indicó la barberia

"vai va, mo viene milos" disse il comandante , nunzia mi aprí la barberia mentre milos mi raggiunse con ciro e mio fratello

"allora cí mi passi le forbici" avevo una paura fottuta , mentre lui mi ha fatto uno shampoo e mi ha tagliato i capelli i miei bei capelli...

dopo un oretta di disse , "abbiamo finito" e nunzia si congratuló con milos per aver fatto un bel lavoro come me lia veva conciati lui smebravano ancora lunghi

"grazie milos" dissi sorridendo e abbracciandolo , procurandomi un occhiataccia da mio fratello e ciro.

........................
era pomeriggio quando io ero nel mio letto mentre liz mi disse "hai visite" disse mentre sorrideva, io andai con lei nella sala colloqui e subito nella mia visione c'era mio padre e quella puttana

"carlotta" lei mi guarda squadrandomi e disse "sole" e poi rivolsi lo sguardo verso a mio padre, "com stai" disse lui mentre mi ha messo una mano sulla guancia e poi lui dietro di me passó ciro mentre al tavolo suo c'erano sua sorella suo fratello e suo padre ma quella e rosa , appena mi vide sia alzó e io pure

"rosa" dissi ioa bbracciandola , "sole" disse lei mentre mi dava tanti baci sulla guancia , "sei nei gui" disse lei mentre i i suo famigliari mi squadravano d acapo a piedi

"o sacc" lei mi guardó e disse , "statt ca rint la for ti stanno cercando tutti..."

io annui e poi andai da mio padre "so della litigata di oggi" disse lui toccando i miei capelli e poi parló carlotta "e che cosa ti aspetti da una criminale" mentre si guardava le unghie laccate in rosso , "ij na criminal , ti par ca chill scemm l'aggiá accis p scherz , p parziá o per difendermi da uno strupro , illuminami con le tue teorie del cazzo , dimmi carlotta valletta" dissi mentre restavo calma e nella sua faccia comparí un sorriso strano

~|tutta a vita mij|~/ciro ricciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora